CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 186/A

INTERROGAZIONE PETRINI, con richiesta di risposta scritta, sulla inadeguatezza dei mezzi di trasporto a favore dei disabili, sia cittadino e/o metropolitano, che nelle reti di collegamento extra cittadine gestite dall'ARST e dalle società di trasporto viario come le Ferrovie Complementari Sarde e le Ferroviarie dello Stato.


Il sottoscritto,

constatato che:

- il Decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1996 (Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) al comma 7 dell'articolo 1 recita: "Non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al presente regolamento";

- la Regione Sardegna ai sensi del comma 5 dell'articolo 26 della Legge n. 104 del 1992 e dell'articolo 14 della Legge n. 21 del 1992 deve disciplinare le modalità attraverso le quali deve essere garantita la mobilità delle persone con disabilità in tutti i mezzi pubblici, compresi quelli non di linea come i taxi o quelli a noleggio con conducente, i quali, recita la norma, devono essere fruibili anche dalle persone con disabilità;

- al giorno d'oggi non esiste nella Regione Sardegna nessuna rete pubblica di trasporto che garantisca l'accessibilità e l'utilizzo degli stessi da parte di cittadini con disabilità e, regolarmente, vediamo circolare mezzi non accessibili che riportano spudoratamente la scritta di come sono stati acquistati con il contributo della Regione Sardegna;

- il CTM, attraverso il cosiddetto "Progetto Sole" finalizzato al trasporto dei disabili solo nella stagione estiva, rimarca offensivamente una condizione sociale svantaggiata, occupandosene esclusivamente in un limitato periodo dell'anno;

considerato che:

- è evidente la grossa difficoltà di mobilità nella nostra regione, causata dalla totale inadeguatezza dei mezzi di trasporto, sia cittadino e/o metropolitano, che nelle reti di collegamento extra cittadine gestite dall'ARST e dalle società di trasporto viario come le ferrovie complementari sarde e le ferrovie dello stato;

- quasi tutte le società di trasporto pubblico usufruiscono di contributi pubblici che ancora oggi vengono investiti su infrastrutture e mezzi che non garantiscono la fruibilità di tutta la popolazione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti affinché:

1) si rivedano radicalmente i canoni standard dei mezzi di trasporto che nella loro identità di pubblico servizio devono essere confortevoli ed ospitali per tutti i cittadini, compresi coloro che versano in condizioni di disabilità fisica e/o sensoriale;

2) si dia termine a questo sopruso che non solo continua a discriminare un cittadino rispetto all'altro, ma esprime palesemente un'azione ghettizzante delle persone con disabilità;

3) si consideri che gli ultimi, proprio perché tali, meritano la prima e assoluta delle attenzioni.

Cagliari, 23 marzo 2005