CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 177/A
INTERROGAZIONE SANCIU, con richiesta di risposta scritta, sull'istituzione della conservatoria delle coste.
Il sottoscritto,
premesso che:
- in data 9 marzo 2005, con apposita deliberazione, la Giunta regionale su proposta dell'Assessore della difesa dell'ambiente, ha istituito la conservatoria delle coste;
- l'organismo, preso a modello da altri istituti operanti in alcuni paesi europei, avrebbe il compito di tutelare, anche attraverso l'acquisizione da parte della Regione di proprietà immobiliari, le coste o porzioni di territorio costiero di particolare rilievo sotto il profilo paesaggistico e ambientale;
considerato che:
- la gestione del territorio costiero, con particolare riguardo all'aspetto vincolistico della tutela paesaggistica, è oggetto della legge regionale n. 8 del 2004 che sospende e blocca qualsivoglia attività edificatoria entro i 2 mila metri dalla linea di battigia;
- il suddetto vincolo, la cui vigenza ha una durata di 18 mesi dall'approvazione della legge, oltre a rappresentare un forte e ingiustificato limite ad eventuali interventi che possano deturpare il paesaggio, ha determinato la sospensione di numerose attività economico-imprenditoriali, con la conseguente perdita di ingenti risorse economiche e di migliaia di posti di lavoro;
- l'istituzione della conservatoria delle coste apporterebbe un ulteriore vincolo nella gestione dei territori da parte degli amministratori locali, ai quali verrebbe negata la possibilità di predisporre interventi di valorizzazione, sotto il profilo paesaggistico, culturale e turistico dei medesimi territori;
- il provvedimento risulterebbe ulteriormente limitativo per gli stessi operatori economici ai quali verrebbero sottratti, in caso di acquisizione da parte della Regione, terreni rilevanti per lo sviluppo turistico ed economico;
- il settore turistico, strategico per l'economia della Sardegna, e i vari comparti collegati ad esso, quali l'edilizia, l'agricoltura e l'artigianato, stanno attraversando un periodo di profonda incertezza determinato, anche, dall'approvazione della legge regionale n. 8 del 2004, alla quale non ha fatto subito seguito l'apposita circolare esplicativa;
- la Regione, lungi dall'acquisire e gestire il territorio, dovrebbe svolgere il prezioso e fondamentale compito di offrire un quadro normativo entro il quale gli operatori e gli amministratori possano agire nel rispetto del patrimonio ambientale;
- da quanto appreso dai mezzi di comunicazione, in assenza di una celere trasmissione degli atti della Giunta regionale al Consiglio, sembrerebbe che il provvedimento conferirebbe eccessivi poteri discrezionali al Presidente della Regione nell'attività di programmazione e gestione della conservatoria;
- la gestione dell'ambiente non può essere accentrata su un unico organismo, ma, per la varietà e diversità dei territori, necessita del coinvolgimento di abitanti e amministratori locali,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) se la Giunta intenda portare, in tempi brevi, a conoscenza del Consiglio i contenuti, le finalità e gli obiettivi della delibera istitutiva della conservatoria delle coste;
2) se la Regione non ritenga opportuno verificare l'effettiva utilità dell'organismo e se questa non rappresenti un limite nella gestione del territorio da parte delle amministrazioni locali e allo sviluppo dell'economia isolana;
3) quali iniziative la Regione intenda adottare per garantire che l'organismo sia frutto di una scelta collegiale e sia amministrato in linea con gli intendimenti del Consiglio regionale e degli enti locali.
Cagliari, 10 marzo 2005