CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 173/A

INTERROGAZIONE CACHIA, con richiesta di risposta scritta, sulla crisi della Meridiana.


Il sottoscritto,

premesso che:

- nei giorni scorsi la società Meridiana ha avviato, ai sensi della Legge n. 233 del 1990, le procedure di esubero per 192 dipendenti (30 piloti, 60 assistenti di volo, 102 unità di personale di terra) adducendo come motivo le difficoltà finanziarie in cui versa l'azienda (il bilancio 2004 non ancora presentato dovrebbe registrare una perdita di euro 20 milioni);

- contemporaneamente l'azienda ha annunciato la fermata di tre aeromobili, decidendo di ridurre la propria attività commerciale;

- lunedì prossimo, 7 marzo, avrà luogo il secondo incontro tra l'azienda e le organizzazioni dei lavoratori, come previsto dalla Legge n. 233 del 1990;

fortemente preoccupato per il fatto che:

-      il ridimensionamento dell'attività aziendale segni l'avvio di una lenta agonia, anche in considerazione del fatto che altre società di trasporto aereo stanno effettuando investimenti in previsione della prevista ripresa del mercato;

- l'azionista di riferimento non abbia condiviso i piani industriali di rilancio predisposti dalla dirigenza aziendale;

- la flotta aerea è costituita da aeromobili in gran parte obsoleti, inquinanti, costosi nella gestione e rumorosi, fuori norma rispetto alle recenti direttive comunitarie;

- questa condizione, ben nota alla società, aveva fatto decollare un programma di ammortamento della flotta, iniziatosi con l'acquisto di tre airbus francesi di nuova generazione, destinati alla sede secondaria di Firenze e poi sospeso;

- l'attuale dimensione aziendale, secondo gli esperti, non consente a Meridiana di competere a livello europeo;

tutto ciò premesso e sottolineato;

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere:

1) se intendano prendere iniziative per scongiurare il ridimensionamento dell'azienda, i cui effetti parrebbero insufficienti a migliorare il conto economico, dal momento che verrebbero mantenuti i costi fissi, mentre si andrebbe verso una riduzione della produttività aziendale;

2) se la Giunta intenda promuovere o richiedere una disciplina dei voli low cost che, a causa del trattamento diversificato (mancato pagamento delle tasse aeroportuali di atterraggio, di sosta tecnica e assistenza a vettori e passeggeri) consentono ad alcune compagnie di lavorare in regime di dumping, praticando le tariffe sottocosto, e quindi in regime di concorrenza sleale rispetto alle compagnie tradizionali; considerato che il trasporto aereo nazionale è un mercato povero ed ha registrato, anche per i motivi su accennati, un progressivo impoverimento (basti pensare a qualche anno fa il load factory, per far viaggiare l'aereo senza perdite, era del 50 per cento, mentre oggi deve superare l'80 per cento) in queste condizioni si riavvia il pericolo che Meridiana (come del resto la stessa compagnia di bandiera Alitalia) possa abbandonare la Sardegna come sede operativa principale puntando su tratte più redditizie, in particolare fra le grandi città e i paesi dell'est, determinando un forte disagio all'utenza locale, che verrebbe adeguatamente assistita solo nei mesi di punta (quelli che premiano i voli low cost); sarebbe un pericolo da evitare a qualunque costo, né il sottoscritto ritiene (ed in proposito chiede il parere alla Giunta regionale) che la efficienza dei collegamenti aerei possa essere affidata all'attuale progetto di continuità territoriale, considerato che solo quattro tratte sono riconosciute economicamente valide, mentre tutte le altree sono destinate ad essere effettuate in perdita.

Il sottoscritto invita infine la Giunta regionale a scongiurare i tagli preannunciati dall'attività delle procedure di esubero, non solo per l'evidente danno economico e sociale, anche per la dispersione di professionalità che hanno contribuito, negli anni, al successo della Meridiana.

Cagliari, 10 marzo 2005