CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 147/A
INTERROGAZIONE LIORI - DIANA - ARTIZZU - MORO - SANNA MATTEO, con richiesta di risposta scritta, sulla rete telematica regionale.
I sottoscritti,
premesso che:
- un progetto concepito nella passata legislatura, finalizzato a dotare la Regione di una rete telematica autonoma entro l'anno 2005, una infrastruttura di alto livello che avrebbe permesso, per mezzo di un unico supporto trasmissivo, il trasporto di dati, fonia e immagini fornendo un supporto valido per l'interconnessione dei vari sistemi di telecomunicazione territoriali, è stato bloccato del Presidente Soru nel mese di luglio 2004;
- l'Amministrazione regionale attraverso il POR Sardegna 2000-2006 misura 6.3 "società dell'informazione", ha avviato le seguenti azioni:
- in data 29 maggio 2003, con determinazione n. 867 del direttore del servizio affari generali, sono state adottate le linee di programma relative alle annualità 2003-2004 degli "interventi per la realizzazione della rete telematica regionale";
- in data 19 giugno 2003 è stato predisposto il bando denominato "manifestazione d'interesse", rivolto ai comuni sedi degli uffici regionali (Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Tempio, Iglesias e Lanusei). Tali comuni sono stati invitati a manifestare il proprio interesse con la presentazione di progetti per la realizzazione delle proprie reti metropolitane, attraverso la posa di fibra ottica proprietaria, a fronte di incentivi finanziari regionali, provenienti dai fondi del POR Sardegna (scadenza per la presentazione delle domande il 1° settembre 2003); i comuni dovranno concedere in uso gratuito alla Regione parte della capacità trasmissiva dell'intera rete (non meno di 8 coppie di fibra ottica);
- sulla base dei progetti presentati dai comuni, si è proceduto alla formazione della graduatoria; in considerazione dell'entità della stanziamento per l'annualità 2003 (7 milioni di euro), lo stesso è stato ripartito tra i primi tre comuni (Cagliari, Sassari e Tempio) con i quali nel mese di dicembre 2003 si è proceduto all'avvio delle procedure per la stipula della convenzione e l'erogazione della prima parte del finanziamento; gli stessi tre comuni hanno proceduto ad appaltare i lavori per la realizzazione delle rispettive infrastrutture e completeranno le opere entro la primavera del 2005, consegnando contestualmente alla Regione la parte di fibra ottica concordata; nell'estate del 2004 si sarebbe dovuto procedere alla stipula della convenzione con i comuni di Nuoro e Lanusei per il finanziamento relativo alla realizzazione delle relative reti metropolitane;
- in data 17 dicembre 2003 sono stati predisposti i bandi di gara per la fornitura degli apparati di networking (gara a procedura ristretta) e per la fornitura di tecnologie per lo sviluppo e la realizzazione della telefonia su piattaforma IP a livello utenza (gara a procedura aperta); gli stessi sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea, sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana e sul Bollettino ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna; l'aggiudicazione della prima delle suddette gare, quella che avrebbe permesso di dotarsi degli apparati necessari per utilizzare la fibra ottica dei comuni, è stata sospesa;
- oltre agli interventi a carico dell'Assessorato enti locali, finanze ed urbanistica, un'altra iniziativa strategica è stata concretizzata dall'Assessorato dell'industria della Regione; il 19 maggio 2004 è stato infatti firmato il contratto per la posa di due cavi sottomarini che collegheranno la Sardegna rispettivamente con il Lazio e con la Sicilia; il committente è il consorzio Janna nato nel 2003 su iniziativa appunto del suddetto Assessorato dell'industria; il consorzio è composto dai seguenti soci:
- Regione Autonoma della Sardegna 49%
- EneLNet Spa 17%
- Ini-eroute Spa 17%
- Tiscali Spa 17%;
considerato che:
- la Regione, al completamento dell'opera, prevista per il mese di aprile 2005, avrebbe potuto disporre di una quota pari a 24 fibre ottiche per ognuna delle due tratte; oltre a realizzare la continuità territoriale telematica, l'intento era quello di permutare parte della fibra ottica a disposizione, con fibra ottica terrestre e creare un anello geografico proprietario (backbone) ed una infrastruttura di trasporto da mettere a disposizione di tutti gli enti territoriali con la creazione, quindi, di una rete unitaria regionale (RUPAR ieri, SPC o sistema pubblico di connettività oggi);
- è pertanto evidente che la strategia individuata nella passata legislatura è stata quella di realizzare una infrastruttura telematica proprietaria a fronte di finanziamenti straordinari (vedi POR) con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali interessate che, per la prima volta, cooperano con l'Amministrazione regionale in un'ottica integrata, realizzando le proprie reti in fibra ottica e condividendole con la Regione, grazie soprattutto ai contributi erogati da quest'ultima; una strategia che avrebbe posto la Regione e le amministrazioni comunali in una posizione di autonomia trainante, in termini di servizi telematici, nei territori di propria competenza; una strategia per mezzo della quale si potrebbero erogare servizi telematici di altissimo livello, utilizzando al meglio i fondi POR per realizzare un bene duraturo che permetterebbe l'azzeramento di tutti i costi di gestione relativi al noleggio dei circuiti di connessione e alla connettività Internet, forniture che oggi in Sardegna sono in regime di quasi monopolio per pochi operatori di telecomunicazione;
tutto ciò premesso,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione per conoscere in quale modo ritenga, cambiando strategia e obiettivi, di riuscire a realizzare entro il 2005, come promesso, una rete telematica degna di tale nome; una rete che non dovrà essere realizzata con il semplice affidamento ad un operatore di telecomunicazioni del servizio telematico di trasporto dati, ma a una infrastruttura proprietaria che diventi patrimonio di tutta la pubblica amministrazione in Sardegna ed, in particolare, in quale modo ritenga di realizzare tutto ciò entro il 2005 con gare di appalto ad evidenza pubblica sopra la soglia comunitaria.
Cagliari, 22 febbraio 2005