CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 123/A
INTERROGAZIONE PORCU - BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sul "Progetto sistema di raccolta e depurazione dei reflui" in comune di Stintino.
I sottoscritti, chiedono di interrogare l'Assessore della difesa dell'ambiente, l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e l'Assessore dei lavori pubblici per sapere se risulta vero che:
- in relazione al progetto di un sistema di depurazione in comune di Stintino, la Commissione Europea nell'ottobre del 2004 ha inviato all'Italia un parere motivato contro l'attribuzione diretta di un contratto senza bando in violazione della direttiva 71/305/CEE;
- nonostante il Corpo Forestale e vigilanza ambientale (CFVA), nel corso dell'istruttoria, abbia avvisato della presenza di una importante e rara, associazione vegetale (macchia mediterranea a ginepro e olivastro) in via di estinzione, i lavori siano proseguiti con l'interessamento di ben undici ettari in un'area di grande pregio naturalistico e paesaggistico e con l'estirpazione di migliaia di piante che il CFVA ritiene di difficile reimpianto;
- l'Ufficio regionale SIVEA abbia licenziato il progetto senza sottoporlo a valutazione di impatto ambientale (VIA), nonostante il forte impatto sull'ambiente e sul paesaggio;
- i lavori siano proseguiti nonostante una ordinanza del TAR su ricorso dei proprietari con il pretesto della messa in sicurezza del cantiere (a questo proposito risulta in corso una inchiesta per abuso di ufficio da parte della magistratura);
- le autorizzazioni dell'ufficio SIVEA e dell'Ufficio Tutela del Paesaggio di Sassari si siano basate su una relazione agronomica contenente false rappresentazioni della realtà, (poche decine di piante da estirpare in luogo di migliaia, 4 ettari interessati dai lavori in luogo di 11 espropriati) nonostante le denuncie di cittadini e associazioni sul reale stato dei luoghi;
- a completamento della contestatissima opera è prevista la realizzazione di un grande bacino di lagunaggio con il quale si rischia di stravolgere il delicato ecosistema dello stagno di Casaraccio e del tratto di costa attiguo;
i sottoscritti chiedono inoltre di interrogare l'Assessore alla difesa dell'ambiente, l'Assessore dei beni culturali, l'Assessore e dei lavori pubblici per sapere se non sia il caso, stante il pericolo di devastazione in un tanto pregevole e delicato sito naturalistico, fondamentale per i flussi turistici tra il parco nazionale dell'Asinara, il Parco regionale di Capo Caccia, Alghero, Stintino e Castelsardo, e stante la contraddittorietà dell'iter, di sottoporre a nuova verifica lo stato della pratica allo scopo di evitare ulteriori danni all'ambiente e all'economia dell'area.
Cagliari, 28 gennaio 2005