CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 92/A

INTERROGAZIONE PILI, con richiesta di risposta scritta, sul programma di emissione obbligazionaria della Regione Autonoma della Sardegna per l'ammontare di euro 2.500.000.000.


Il sottoscritto chiede all'Assessore regionale della programmazione bilancio, credito e assetto del territorio:

- di conoscere se sia realmente intenzione della Giunta regionale emettere bond per oltre 5.000 miliardi di vecchie lire, pari a euro 2.500.000.000 e se in tal senso abbia deliberato in data 4 novembre 2004;

- di poter disporre con urgenza di tutti gli atti sino ad ora vietati al Consiglio regionale della Sardegna relativamente all'operazione finanziaria che la Giunta avrebbe in animo di mettere in atto senza aver garantito nessun tipo di comunicazione preventiva in grado di garantire trasparenza e legittimità degli atti compiuti o da compiere.

La decisione assunta dalla Giunta regionale, coperta sino ad oggi da uno stretto riserbo, aprirebbe infatti uno scenario di "casualità" davvero sorprendente se venissero confermate informazioni relative all'operazione.

L'interrogante chiede dunque di conoscere ufficialmente tutti gli atti deliberativi e quelli che in termini propedeutici hanno consentito la predisposizione degli atti conclusivi e in particolar modo le relazioni intercorse con vari soggetti privati (istituti di credito) e quei funzionari regionali che si sarebbero resi responsabili delle trattative con i medesimi soggetti privati.

In considerazione della delicatezza della materia e consapevole che certe relazioni non possono svolgersi in termini verbali e amichevoli, ma che necessitano di approfondita trattazione documentale, il sottoscritto chiede di conoscere:

- se risulta vero che la Giunta regionale ha affidato a trattativa diretta ed esclusiva, senza alcun tipo di procedura di evidenza pubblica, a due banche straniere sia l'incarico di arranger per l'organizzazione e costituzione del programma, sia l'incarico di bookrunner/lead manager per l'emissione inaugurale di bond all'interno dello stesso programma;

- se risulta vero che le due banche discrezionalmente individuate sarebbero la J.P. Morgan Securities Ltd (JPMorgan) e Royal Bank of Scotland plc (RBS);

- se corrisponde al vero che la Giunta regionale nell'atto deliberativo abbia espresso "il massimo gradimento" per le due banche;

- se a garantire e ad esprimere tale gradimento sia stata l'intera Giunta in base ad una relazione scritta da un funzionario responsabile e competente e, nell'eventualità che esista tale relazione, si chiede di fornirne copia;

- se tale scelta di carattere gestionale non fosse in capo ai funzionari;

- in base a quale presupposto la Giunta abbia invece espresso tale gradimento e soprattutto in relazione a quale tipo di rapporto amministrativo;

- se risulta vero che la Giunta regionale ha dichiarato nella delibera che la JPMorgan è la stessa banca con la quale la Regione ha operato nel 1997 per le emissioni di Bor per 460 milioni di dollari, omettendo che la stessa banca non ha invece mai concorso a quell'emissione di titoli.

A seguito di questi elementi che si richiedono:

- si ritiene necessario conoscere i motivi che hanno indotto l'esecutivo, o chi per esso, ad affiancare alla banca richiamata, omettendo l'estranietà della stessa ai bond del 1997 e anzi millantandone l'operatività nella prima emissione, un nuovo istituto di credito;

- si chiede di sapere se la Giunta regionale ha ritenuto di dover affiancare alla banca JPMorgan un altro soggetto in seguito ad una valutazione negativa sul subentro nella prima emissione di Bor del 1997 da parte della JPMorgan o se non sia stata invece ritenuta capace di gestire l'intera operazione senza l'ausilio di un ulteriore apporto di un nuovo istituto;

- si ritiene doveroso, in relazione alla paventata operazione finanziaria, conoscere il motivo che ha indotto la Giunta regionale ad affiancare una nuova e ulteriore banca alla JPMorgan. 

Soprattutto, risulta indispensabile conoscere i motivi per i quali la scelta è ricaduta proprio su The Royal Bank of Scotland. Un quesito che non può essere soddisfatto, in virtù della delicatezza della scelta e delle implicanze che ne derivano, con la semplice motivazione che tale banca risulterebbe tra le più accreditate nell'emissione dei bond con particolare riferimento ad aziende private.

Si chiede pertanto di sapere:

- chi, e a che titolo, nella Giunta regionale ha garantito per questa banca;

- chi ha espresso il "massimo gradimento" per questo istituto che risulta totalmente assente da qualsiasi relazione con la Regione sarda;

- quale ruolo hanno svolto i funzionari regionali nella scelta di questo soggetto e se risulti da un qualsiasi atto la responsabilità degli stessi nella scelta di tale banca;

- se risulta vero che la motivazione addotta nella scelta della banca sarebbe stata quella di un sondaggio di una rivista denominata EuroWeek;

- se non si ritiene troppo labile il motivo addotto per affidare ad una banca l'emissione di bond per 2.500.000.000 di euro in relazione ad un sondaggio di una rivista giornalistica. 

Il sottoscritto intende conoscere anche le ragioni che avrebbero indotto la stessa Royal Bank of Scotland, con uno slancio di encomiabile generosità, ad offrire gratuitamente alla Regione le spese legali per l'operazione.

In particolar modo si chiede di sapere:

- per quale motivo la banca avrebbe offerto gratuitamente le spese legali alla Regione sollevandola dal pagamento;

- se non si ritenga che in tal caso si sia potuta generare una quanto meno inopportuna commistione tra il ruolo del legale e il soggetto terzo, venendo a mancare i presupposti di fiducia di chi deve tutelare la Regione e invece riceve compensi proprio dal soggetto dal quale la Regione dovrebbe essere tutelata;

- se non si ritenga inopportuno che la Regione accetti gratuitamente simili prestazioni che, per delicatezza e fiducia del mandato, dovrebbe garantire autonomia e indipendenza proprio dalla banca privata con la quale si intende stipulare un rapporto convenzionale.

Al fine di poter valutare in tutta la sua portata l'atto eventualmente adottato si chiede di conoscere:

- lo studio legale incaricato e dalle cui spese la Regione viene sollevata dalla Royal Bank of Scotland;

- se lo studio individuato è denominato Allen & Overy - Studio legale associato.

Nel caso in cui lo Studio fosse quello summenzionato, si chiede di sapere se tale Studio ha mai svolto attività legali per conto della Regione sarda, in quale occasione e in quale periodo; qualora tale Studio non abbia mai avuto nessun tipo di rapporto con la Regione sarda, il sottoscritto intende conoscere i seguenti elementi:

- chi lo ha contattato?

- chi lo ha suggerito?

- chi ne ha fornito le credenziali?

Assume rilevanza, al fine della trasparenza amministrativa con la quale la Giunta ha operato, conoscere se tale Studio legale ha fornito prestazioni, dirette, personali o a società di proprietà, a esponenti del governo regionale e se tali prestazioni private rientrino nella fattispecie dell'emissione di bond.

Il sottoscritto ritiene utile conoscere le ragioni che hanno spinto la Regione ad individuare la borsa di Lussemburgo per l'eventuale emissione dei bond e se la stessa scelta sia da attribuire ad analoga scelta da parte di altre regioni italiane o se siano prevalse altre ragioni di natura strategica relativa alle migliori condizioni.

Considerata l'urgenza di conoscere gli elementi che hanno portato alla delibera della Giunta regionale del 4 novembre 2004, si ritiene necessaria la puntuale verifica su una serie di "casuali coincidenze" che avrebbero suggerito una ponderata valutazione, quantomeno in relazione alle opportunità politiche ed istituzionali di un simile atto.

A tal fine è necessario conoscere:

- se qualche componente della Giunta regionale ha mai avuto rapporti diretti e finanziari, personali o attraverso proprie società, con le banche individuate a trattativa diretta ed esclusiva dall'esecutivo;

- se risulta vero che la Royal Bank of Scotland ha partecipato direttamente come Co-Lead Managers all'emissione di bond per 150.000.000 di euro per una nota società di telecomunicazioni italiana con sede in Sardegna;

- se risulta vero che lo studio legale Allen & Overy risulti nella stessa operazione privata il Legal Advisers della stessa nota società di telecomunicazioni italiana con sede in Sardegna;

- se risulta vero che i bond della stessa società privata richiamata siano stati negoziati anch'essi nella Borsa di Lussemburgo.

Inoltre dalle notizie apprese dalla stampa si registra il nome del Dr. Gianfranco Mattei come managing director per l'Itala della Royal Bank of Scotland, già presidente di Banca IMI; a tal proposito il sottoscritto chiede:

- di sapere se il Dr. Mattei è lo stesso che ha guidato la Banca IMI nel periodo in cui la stessa banca emetteva bond per 200.000.000 di euro per la stessa nota società privata di telecomunicazioni;

- se risulta alla Regione che la stessa nota società è denominata Tiscali Finance.

L'interrogazione tende ad esortare la Giunta regionale a trasmettere con urgenza tutti gli atti relativi alla preannunciata operazione finanziaria e a sospendere qualsiasi iniziativa in tal senso per consentire l'accertamento e la verifica degli atti stessi.

Si chiede in particolar modo se la Giunta regionale, al fine di adottare tale simile atto, abbia applicato normative specifiche regionali e quali in particolare e, soprattutto, se abbia sottoposto tale operazione alla valutazione di organi superiori in relazione ad alcune precise valutazioni su:

- quale sia il momento più opportuno per l'effettiva attuazione dell'operazione di accesso al mercato;

- la ripartizione dell'importo nominale complessivo delle operazioni al fine di non far superare la quota del 25% del totale ad ogni singolo contraente.

Alla luce delle suesposte valutazioni si chiede:

- di sapere se la Regione sarda non abbia sentito il dovere di accompagnare una tale determinazione con una verifica delle azioni poste in essere da altre regioni italiane che hanno fatto ricorso a procedure di evidenza pubbliche ristrette, ma plurime, al fine di garantire la massima trasparenza delle operazioni;

- di riflettere su un'applicazione estensiva del decreto legislativo n. 157 del 1995  e in particolar modo dell'articolo 5 sugli appalti esclusi, con particolare riferimento ai contratti per servizi finanziari. Se infatti tale articolo sembrerebbe escludere in punta di diritto lo svolgimento di un appalto pubblico, è anche vero che all'articolo 4, comma 3, lettera b) dello stesso decreto legislativo si sostiene che "occorre tener conto nel caso di servizi bancari e altri servizi finanziari, di onorari, di commissioni, interessi o altri tipi di remunerazione".

Il sottoscritto:

- ritiene necessario sapere se la Giunta regionale abbia comunicato tale operazione ad organismi superiori di controllo al fine di garantire la Regione sulla affidabilità della stessa operazione e se non ritenga, qualora non lo avesse ancora fatto, di informare il Ministero competente, il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio e eventualmente la Banca d'Italia;

- chiede, infine, di conoscere il motivo dell'assenza del Presidente della Regione dalla deliberazione stessa con la quale sono state individuate le banche, i legali e le modalità dell'operazione e se tale assenza possa essere conseguente ad un palese dissenso o meditato distacco dall'operato della Giunta regionale o preferibilmente da urgenti e inderogabili impegni istituzionali.

Cagliari, 9 dicembre 2004