CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 47/A
INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sull'organizzazione dell'Ufficio stampa della Regione, sul ruolo della piccola editoria, sulla valorizzazione del pluralismo e sulla opportunità di indire la Conferenza regionale dell'informazione.
La sottoscritta,
premesso che:
- l'editoria in Sardegna può vantare due testate giornalistiche "storiche" e che solo di recente il panorama della stampa quotidiana si è arricchito dell'apporto di tre quotidiani, uno appena nato a Cagliari, gli altri due editi rispettivamente a Cagliari, da due anni, e a Quartu Sant'Elena, da sei anni;
- un ruolo determinante nell'informazione lo svolgono da sempre la piccola editoria, con periodici, e il sistema radio-televisivo locale garantendo nel territorio, specialmente in "periferia", la pratica della libertà d'informazione e di espressione nonché la valorizzazione della lingua sarda;
- la Regione promuove e sostiene lo sviluppo del sistema di comunicazione di massa, il pluralismo delle fonti di informazione e le attività editoriali con un'apposita legge che disciplina anche la pubblicità istituzionale;
appreso che:
- la Presidenza della Regione ha rinnovato l'organizzazione dell'Ufficio stampa anche con l'intento di avviare un rapporto con gli organi di informazione più ricco e articolato per offrire un migliore servizio sull'attività dell'esecutivo e favorire un costante confronto con i cittadini;
- da qualche giorno non figurano più nella "rassegna stampa" "L'Obiettivo" e "Il Corsivo";
considerato che all'interno dell'Ufficio stampa sono impegnati da anni giornalisti professionisti che, tra l'altro, curano un'agenzia di stampa on-line e seguono l'attività degli Assessorati;
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se risponda al vero che siano stati omessi dalla rassegna stampa i due quotidiani "minori" e quali criteri siano stati adottati nella individuazione delle testate da inserire;
2) se non ritengano opportuno procedere alla costituzione di un Ufficio stampa che, avvalendosi di giornalisti iscritti agli albi professionali, interni ed esterni all'amministrazione, possa operare come un'agenzia in grado di garantire l'informazione istituzionale ai cittadini e la circolazione delle notizie tra i dipendenti, i funzionari, gli Assessorati e gli enti strumentali sull'esempio di quanto avviene in Consiglio regionale;
3) se, infine, considerata l'importanza della valorizzazione degli apporti pluralistici dei mezzi di comunicazione di massa - editoria quotidiana, stampa periodica, radio-televisiva, notiziari telematici - e il ruolo che il settore sarà chiamato ad assumere nel nuovo Statuto Speciale, non intendano indire la Conferenza regionale dell'informazione. L'appuntamento, d'intesa con l'Ordine e il Sindacato dei giornalisti, potrebbe offrire l'occasione per una rivisitazione delle norme vigenti, per la predisposizione della legge istitutiva del Co.re.com, ormai indilazionabile, e per l'individuazione di nuovi provvedimenti tesi a garantire, favorire e sviluppare il pluralismo, le relazioni e gli scambi fra il sistema locale e le altre realtà nazionali e internazionali.
Cagliari, 6 ottobre 2004