CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interrogazione n. 15/A

INTERROGAZIONE FADDA Paolo, MATTANA, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata ripresa dei lavori di completamento della diga di Monti Nieddu.


I sottoscritti,

appreso dalla stampa locale che l'opera di sbarramento idrico di Monti Nieddu rischia di rimanere ulteriormente bloccata in quanto il CIPE, alla data odierna, non avrebbe ancora deliberato lo stanziamento dei finanziamenti necessari;

considerato che:

- la politica di tagli e rigore preannunciata dal Governo nazionale potrebbe condizionare negativamente le decisioni del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica relative a opere infrastrutturali da realizzarsi nel nostri territori;

- tali decisioni sono a spregio delle determinazioni assunte, per quanto attiene la problematica della diga di Monti Nieddu, dal Consiglio regionale a seguito delle numerose interpellanze e mozioni presentate dai gruppi del centrosinistra durante la scorsa legislatura;

richiamato l'ordine del giorno n. 54 approvato dal Consiglio regionale in data 21 febbraio 2002 che impegnava la Giunta regionale a reperire le risorse finanziarie necessarie per l'immediata ripresa dei lavori per il completamento della diga e a mettere in essere le necessarie intese con il Governo nazionale per una positiva e rapida risoluzione della vertenza;

considerato il gravissimo danno che si è già determinato presso le popolazioni del territorio con l'interruzione di tali lavori; 

considerato inoltre che:

- permane irrisolto il problema della crisi idrica e che l'opera in oggetto rientra tra quelle opere ritenute strategiche nel Piano per l'emergenza idrica in Sardegna;

- la mancata ripresa dei lavori non consente di attuare un programma di risanamento ambientale che si rende necessario per scongiurare danni irreparabili e definitivi al territorio che comunque sta pagando, per il bene della collettività, un prezzo ambientale altissimo;

- le aspettative delle popolazioni del territorio devono indurre a adottare tutte le decisioni utili a far riprendere i lavori senza ulteriori ritardi;

- l'ordine del giorno su indicato impegnava la Giunta regionale a trovare le soluzioni più idonee per garantire la continuità occupativi delle maestranze già impegnate nella costruzione della diga,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per conoscere:

1) se le notizie riportate dalla stampa corrispondano alla reale situazione che si è determinata nel CIPE;

2) quali iniziative urgenti intenda attuare per scongiurare l'adozione di provvedimenti, esterni alla Amministrazione regionale, che metterebbero a serio rischio la possibilità di una ripresa dei lavori;

3) quali misure, finora, siano state adottate dalla Regione Sardegna in relazione agli impegni sanciti dall'ordine del giorno succitato;

4) se non ritenga opportuno valutare già da ora quali iniziative assumere, per evitare il rischio di danno ambientale permanente nella zona interessata dai lavori di sbarramento;

5) quali determinazioni intenda adottare perché sia garantita da subito la ripresa dei lavori nel cantiere di Sa Stria per completare una infrastruttura che riveste una importanza primaria per i territori della costa sud occidentale oltre che rappresentare per i 70 lavoratori, già impiegati nella prima fase dei lavori, la tanto attesa ripresa occupazionale.

Cagliari, 6 agosto 2004