CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAInterrogazione n. 13/A
INTERROGAZIONE PISANO - CAPPAI - MURGIONI, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di grave inefficienza del servizio di Tesoreria e di Cassa comunale prestato dal Banco di Sardegna a favore dei comuni della Sardegna.
I sottoscritti,
premesso che la Regione autonoma della Sardegna in data 20 dicembre 2001, ha stipulato la convenzione per il servizio di Tesoreria per gli anni 2002-2006 con il raggruppamento temporaneo d'imprese costituito da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banco di Sardegna S.p.A., Banco di Sassari S.p.A., Intesa BCI S.p.A., Banca CIS S.p.A. e che ai sensi dell'articolo 18 di detta convenzione il servizio di Tesoreria deve essere assunto gratuitamente a favore degli enti locali territoriali, a richiesta della Regione, con le stesse modalità di resa del servizio, di tassi e di valute accordate alla Regione;
considerato che lo stesso citato articolo 18 recita che il servizio di Tesoreria e di Cassa a favore degli enti locali è reso presso lo sportello che verrà indicato da ciascun ente;
rilevato che da alcuni mesi si protrae un grave stato di inaccettabile inefficienza nell'erogazione del servizio di Tesoreria e di Cassa a favore dei comuni da parte del Banco di Sardegna, che arreca un grande disagio e danno alle popolazioni amministrate, per via dell'adozione di una diversa procedura e di un differente sistema organizzativo che ha portato in maniera generalizzata al mancato rispetto dei tempi previsti in convenzione intercorrenti tra la presentazione dell'ordinativo di pagamento e l'effettiva disponibilità di cassa a favore dei singoli beneficiari (cittadini, imprese, fornitori di servizi);
accertato, infatti, che oggi mediamente per poter concretamente riscuotere un mandato di pagamento il creditore deve attendere dai quindici ai venti giorni, nonostante la convenzione stipulata tra Banco di Sardegna e singoli comuni della Sardegna, secondo lo schema-tipo adottato, preveda che il termine per l'ammissione al pagamento dei titoli di spesa massimo sia di 48 ore (limite massimo) dalla presentazione agli uffici della Tesoreria, tutto ciò a fronte anche delle comprensibili urgenze che sono riconducibili alla riscossione di molti ordinativi di pagamento di carattere socioassistenziali;
considerato che gran parte dei comuni hanno regolarmente provveduto ad affidare il servizio di Tesoreria e Cassa al Banco di Sardegna, per il periodo 2002-2006, sulla base della nota n. 39047 dell'11 ottobre 2002, in quanto risultava essere l'unica azienda di credito operante nel territorio e quindi non era concretamente possibile individuare ipotesi alternative;
constatato che il disagio e il disservizio venutisi a creare sono stati recentemente anche denunciati dai numerosi Sindaci di comuni della Sardegna e ampiamente riportati dalla stampa, come recentemente è avvenuto per i Comuni della Planargia e del Muntiferru, e che il disservizio in ogni caso non è mai riconducibile a motivi imputabili alle singole agenzie territoriali del Banco di Sardegna, ma a dei fattori organizzativi generali e ad un provvedimento di adozione di una nuova procedura per la quale ogni agenzia è costretta inviare gli ordinativi di pagamento ricevuti dai singoli comuni ad altre sedi di coordinamento,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere:
1) se siano a conoscenza dell'attuale grave stato di inefficienza che caratterizza l'erogazione del servizio di Tesoreria e di Cassa da parte del Banco di Sardegna a favore dei comuni della Sardegna;
2) se non ritengano di dover assumere, con la massima sollecitudine, ognuno per le proprie competenze, tutte le iniziative necessarie nei confronti del Banco di Sardegna e della Banca Nazionale del Lavoro, capofila del raggruppamento temporaneo di imprese bancarie, perché venga urgentemente ripristinata e assicurata la funzionalità dei servizi di Tesoreria e di Cassa a favore dei comuni della Sardegna e vengano tassativamente rispettati i termini previsti nella convenzione regionale e nelle specifiche convenzioni sottoscritte da ogni singolo ente con il Banco di Sardegna;
3) se intendano accertare i motivi e le eventuali responsabilità in ordine al disservizio venutosi a creare a danno dei comuni della Sardegna e attivare anche ogni forma di controllo, ai sensi dell'articolo 15 della stessa richiamata convenzione regionale, in ordine alla corretta applicazione di ogni clausola contrattuale a favore dei comuni sottoscrittori.
Cagliari, 5 agosto 2004