CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 880/A

Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione CASSANO, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione dello scalo ferroviario del nord Sardegna.

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Nella recente riorganizzazione delle attivitą e delle logiche della Divisione Cargo di Trenitalia, gli scali merci di Sassari e di Olbia sono abilitati a ricevere e spedire solo treni completi.

Al traffico diffuso, a singolo carro o gruppi di carri, sono abilitati gli scali da e per Chilivani e da e per Monti.

Al di lą, tuttavia, della "caratterizzazione" dello scalo da parte di Trenitalia, la questione sostanziale relativa allo scalo di Sassari consiste nel fatto che la produzione della sola CEMAT satura completamente lo scalo, non permettendo di servire altri clienti.

Qualora il traffico generato da Ottana venisse dirottato sullo scalo di Macomer, ciņ permetterebbe di liberare spazi a Sassari per i clienti del traffico diffuso o di offrire altri servizi.

Sulla operativitą dello scalo merci di Monti era aperto un contraddittorio tra la Direzione Aziendale e la locale R.S.U.

Trenitalia, infatti, sosteneva che la dotazione di organico dello scalo fosse adeguata, qualora il personale eseguisse - come avviene ad esempio in altri scali merci della Sicilia e dell'Emilia Romagna - determinate operazioni dettate dai regolamenti di sicurezza.

La locale RSU, riteneva che queste operazioni esulassero dalla competenza degli addetti, i quali, pertanto, si rifiutavano di eseguirle.

Il risultato di questa situazione era una perdita di produttivitą complessiva dello scalo che, sostanzialmente spiegava i 10 giorni medi di attesa che, talvolta, i clienti erano costretti ad attendere.

Tuttavia il 30 di luglio 2007 la Direzione Aziendale e le Organizzazioni Sindacali hanno raggiunto un accordo che ha sostanzialmente ricomposto la questione permettendo allo scalo di Monti di operare con piena efficienza.