CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 788/A

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione VARGIU - PISANO - DEDONI - CASSANO sulla dilatazione delle liste d'attesa in sanità.

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In risposta all'interrogazione in oggetto si forniscono gli elementi utili alla risposta:

Si ricorda che obiettivo del Piano sanitario regionale è di consentire all'Ospedale di dare le risposte alle richieste di assistenza da parte dei malati che sono proprie del servizio ospedaliero decentrando sul territorio le risposte che sono erogabili dai Servizi territoriali.

La maggioranza dell'offerta di prestazioni specialistiche in Sardegna proviene dalle strutture pubbliche in particolare i costi maggiori sono legati alla necessità di rispondere a richieste di assistenza nell'arco delle 24 ore non seguite da ricovero. I costi del privato accreditato è sgravato di questi oneri, peraltro i costi risultano superiori a quelli riportati nell'interrogazione, come è facilmente verificabile dal bilancio della sanità, così come il numero di prestazioni complessive è nettamente inferiore a quello indicato nella stessa interrogazione.

E' noto che il fenomeno delle attese rappresenta una vera e propria emergenza per tutte le nazioni occidentali anche per l'innegabile dilatarsi della domanda che, in base alle ultime rilevazioni dell'ISTAT, presenta un incremento annuale delle sole visite specialistiche del 10% l'anno. E' pertanto evidente che il fenomeno non si può affrontare col solo incremento dell'offerta di prestazioni

In questi anni quest'Assessorato si è fortemente impegnato sul fronte del contenimento dei tempi di attesa, con un lavoro continuo che ha visto anche il coinvolgimento delle Aziende, delle Associazioni sanitarie di categoria e del volontariato.

Con l'obiettivo di favorire lo sviluppo di un sistema d'accesso alle prestazioni sanitarie che risponda ai necessari requisiti di trasparenza, efficacia ed equità, l'Assessorato, con le note n. 37543/3 del 26 ottobre 2005 e n. 43786/3 del 16 dicembre 2005, ha fornito alle Aziende Sanitarie ed ai Policlinici Universitari ulteriori indicazioni per il governo delle liste di attesa e per il miglioramento delle modalità di accesso ai servizi di specialistica ambulatoriale e di ricovero ospedaliero. Le problematiche riguardano nello specifico il Centro Unico di Prenotazione aziendale, le agende di prenotazione e le priorità cliniche di accesso alle prestazioni con particolare interesse verso l'informazione agli assistiti.

A seguito della Legge Finanziaria 2006 che fissa alcuni punti per quanto riguarda gli adempimenti in materia di tempi d'attesa meglio definiti dall'Intesa Stato - Regioni del 28 marzo 2006 relativa al "Piano Nazionale di contenimento dei tempi d'attesa 2006-2008", sono state approvate le Deliberazioni della Giunta Regionale n 28/15 del 27.06.2006 e n 4/7 del 30.01.2007 che contengono rispettivamente il "Piano Regionale attuativo di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008, di cui all'art 1, comma 280 della Legge 23/12/2005 n 266 e l'Adeguamento del Piano già allegato alla Deliberazione n 28/15 del 28.06.2006.

Secondo quanto previsto dalla suddetta D G R n 4/7, entro 60 giorni dalla sua emanazione le Aziende USL ed i Policlinici Universitari hanno il compito di definire la struttura dei Programmi attuativi aziendali di contenimento dei tempi di attesa.

Tra l'altro, in linea con quanto previsto dall'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 23 marzo 2005, la Regione promuove, senza maggiori oneri, l'attuazione nel proprio territorio di adeguate iniziative dirette a favorire lo svolgimento presso gli ospedali pubblici di accertamenti diagnostici e strumentali. Tale misura ha l'obiettivo di ampliare l'offerta dei servizi, di garantire continuità di risposta, di assicurare la copertura del servizio nei sette giorni della settimana, di ridurre le giornate complessive di degenza.

L'intervento sulla domanda di prestazioni è inteso a migliorarne l'appropriatezza attraverso l'attività di formazione dei medici prescrittori, a favorire la differenziazione della prenotazione a seconda della priorità cliniche per vane discipline e specialità.

L'intervento sull'offerta avviene anche attraverso la promozione dell'informatizzazione delle prenotazioni (CUP) del pubblico e del privato che consentirebbe una gestione più agevole delle doppie prenotazioni, dell'overbooking, la pulizia sistematica delle liste più lunghe, la diversa strutturazione delle agende prevedendo l'aumento del numero di visite/ora e di conseguenza delle prestazioni/ora e il monitoraggio dei tempi di attesa.

E' attualmente in fase di realizzazione il Nuovo sistema informativo sanitario regionale (NSISR) che andrà a integrarsi al monitoraggio periodico trimestrale dei tempi d'attesa delle prestazioni traccianti, previsto a livello nazionale dall'Intesa Stato-Regioni del 28 marzo 2006, con cadenza semestrale II NSISR consentirà un monitoraggio specifico delle prestazioni e delle eventuali sospensioni delle attività di prenotazione che permetterà un confronto dei tempi massimi d'attesa fissati a livello regionale.

In attuazione della Legge regionale 28 luglio 2006 n. 10, le Aziende sanitarie locali hanno avuto mandato di provvedere alla definizione del fabbisogno di prestazioni specialistiche attraverso l'analisi dei bisogni e della domanda, anche in relazione alla quota di attività da acquisire da erogatori privati. A tal fine le Aziende sanitarie locali hanno predisposto i primi Piani preventivi, che hanno tenuto conto della esigenza di riequilibrare la produzione complessiva per singole specialità, agendo sul mix di prestazioni, di migliorare l'appropriatezza dell'assistenza, di valutare le modalità di erogazione e le condizioni di accesso da parte degli assistiti.

In sede di consolidamento regionale si è provveduto a rendere le previsioni delle singole Aziende compatibili con gli obiettivi economico-finanziari previsti dalla programmazione regionale, anche ai sensi dell'articolo 6 dell'Intesa Stato - Regioni del 23.3.2005 n 2271. Di conseguenza, sono stati assegnati alle ASL obiettivi economico-finanziari e tetti di spesa per l'acquisizione di prestazioni da soggetti erogatori privati. Il tetto di spesa definito per l'assistenza specialistica da erogatori privati per il 2007 è stato comunque superiore del 3% rispetto ai valori di liquidato documentati per l'anno 2005.