CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 738/A

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione CUCCA - BIANCU - CUCCU G. - SABATINI sul mondo delle scrapie, meglio conosciuta come malattia della pecora pazza. 

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In riferimento alla interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi di risposta.

Si premette che la scrapie è una malattia infettiva trasmissibile provocata da un prione, che colpisce esclusivamente gli ovini e i caprini. Le misure di profilassi previste in Italia sono tra le più avanzate al mondo, in quanto prevedono che si abbattano esclusivamente gli animali che presentano un genotipo sensibile alla malattia. Vengono lasciati in vita gli animali che invece presentano un genotipo resistente.

In riferimento al punto 1) della interrogazione

l'Assessorato all'igiene e sanità, in collaborazione con i Servizi veterinari delle ASL, con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, l'ERA Sardegna, l'Associazione Regionale Allevatori e le Associazioni Provinciali Allevatori, ha predisposto e sta attuando un Piano di selezione genetica al fine di incrementare il numero degli ovini resistenti alla scrapie (Decreto Assessore Igiene e Sanità n°13 del 7 luglio 2006).

Giocano altresì un ruolo fondamentale al fine di produrre una graduale diminuzione della diffusione della malattia, l'individuazione ed il risanamento degli allevamenti infetti attraverso gli abbattimenti selettivi di cui sopra.

In riferimento al punto 2)

non sono state individuate fino ad oggi procedure atte ad indennizzare il mancato reddito, per esempio in termini di mancata produzione lattea, derivante dall'abbattimento coatto in caso di focolaio, anche se un impegno in tal senso è presente nell'accordo sottoscritto il 26 marzo 2006 dalla Regione e dalle Organizzazioni agricole. Si precisa che ai proprietari degli allevamenti spettano comunque gli indennizzi ai sensi della Legge 218 del 1988 volti a compensare il valore degli animali abbattuti.

 

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