CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione MARRACINI sulla situazione delle Ferrovie della Sardegna.
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In riferimento all'interrogazione n. 699/A del 29 novembre 2006 - Interrogazione Marracini -desideriamo esprimere il nostro rammarico per il ritardo con cui rispondiamo, evidenziando, però, che tale interrogazione non è mai pervenuta all'Assessorato. In allegato, gli elementi di risposta in merito.
Con riferimento alla questione delle Ferrovie della Sardegna e ai servizi turistici svolti è opportuno focalizzare due macro temi, strettamente connessi l'uno con l'altro, ma caratterizzati da differenti livelli di ordine logica:
• come invertire la politica di lenta inesorabile agonia che ha caratterizzato l'azione dello Stato, per tramite dei suoi Commissari, degli ultimi dieci anni, complice un totale disinteresse anche della politica regionale;
• come promuovere in modo professionale e sistematico il prodotto "ferrovia turistica".La Giunta regionale, consapevole che l'unica azione destinata a far uscire le Ferrovie della Sardegna dalla situazione di inesorabile agonia in cui versa - a cui la finanziaria del Governo Berlusconi, che tagliava i fondi per le Gestioni Governative di circa il 30%, dava un'ulteriore accelerazione, fosse quella di attuare la regionalizzazione, pose la questione al Governo Berlusconi immediatamente e per la prima volta, nel settembre 2004. Il precedente Governo fornì risposta alle richieste regionali solo nel giugno 2005 e, soltanto, alla fine della legislatura, istituì un tavolo tecnico per il passaggio delle due aziende alla Regione Sarda.
Il Presidente della Regione Sardegna e l'Assessore regionale dei Trasporti hanno ripreso la questione della regionalizzazione con il Ministro Bianchi all'indomani dell'insediamento del Governo Prodi. L'iniziativa regionale e l'accordo politico sancito sul tema hanno prodotto, prima il comma 837 dell'articolo 1 della Legge Finanziaria 2007 che prevede il passaggio delle gestioni commissariali di Ferrovie della Sardegna e Ferrovie Meridionali Sarde e poi la redazione delle Norme di attuazione dello Statuto dalla Commissione paritetica Stato-Regione. Queste ultime sono state deliberate dalla Commissione paritetica il 18 giugno 2007, potendo, così, dar corso all'iter di approvazione previsto.
L'ingresso nel capitale regionale delle due Aziende, nel permettere, finalmente, alla Regione Sarda di poter governare pienamente il trasporto pubblico regionale, crea anche le condizioni per la nascita - attraverso l'integrazione tra Ferrovie della Sardegna, Ferrovie Meridionali Sarde con l'Azienda regionale Sarda Trasporti - di una grande azienda pubblica di trasporto collettivo. In questo senso, Ferrovie della Sardegna può trovare una nuova dimensione organizzativa nell'ambito del progetto regionale di investimento e rilancio del trasporto pubblico locale.
Per quanto riguarda più specificatamente la promozione del "prodotto turistico", è necessario, una volta avvenuta la regionalizzazione, innanzitutto, creare una sua separazione - nel governo dei servizi - dall'azienda ferroviaria che gestisce servizi di trasporto pubblico locale ed infrastruttura ferroviaria.
Questo passo è propedeutico per innestare professionalità specifica nella promozione turistica che potrà avvenire anche attraverso l'ingresso di operatori turistici privati, che permetteranno di uscire dalle politiche del "buonavolontarismo" che hanno caratterizzato le attività fin qui svolte.