CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica all'interrogazione SERRA sui nuovi assetti provinciali.
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Con riferimento alla nota n. 5023/Gab del 27.07.2006, relativa all'interrogazione indicata in oggetto, si trasmette copia della relazione tecnica contenente elementi di risposta alla stessa, forniti dagli Uffici della Direzione generale degli Enti locali e Finanze.
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L'interrogazione in oggetto riguarda il nuovo assetto delle province sarde approvato dal Consiglio regionale il 31 marzo 1999, nell'ambito del quale 23 comuni sono passati da una provincia istituita con legge dello Stato ad un'altra istituita anch'essa con legge dello Stato.
Considerato che tali comuni ed i loro abitanti si trovano ancora in gravi difficoltà per l'adempimento di importanti funzioni burocratiche e amministrative in relazione ai rapporti che intrattengono con uffici o servizi pubblici su base provinciale, il Consigliere regionale Serra chiede di interrogare l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
1. quali iniziative intenda intraprendere per avviare a soluzione questi importanti problemi a distanza di alcuni anni dall'approvazione del nuovo assetto;
2. se non ritenga opportuno attivare un tavolo negoziale con il rappresentante del Governo al fine di garantire un livello di tutela amministrativa e di servizi che rientrino negli standard ordinari degli ambiti territoriali provinciali attualmente definiti.
In relazione alle questioni sollevate si comunica che il Presidente della Regione con nota n. 2185 del 21 febbraio 2005, acquisita informalmente e che si allega, indirizzata all'allora Ministro dell'Interno On. Giuseppe Pisanu e concernente la fissazione delle date delle elezioni comunali e provinciali, richiamava l'attenzione in ordine alla necessità di riordinare con la massima tempestività gli ambiti degli uffici periferici dello Stato e degli enti nazionali ubicati in Sardegna ed organizzati su base provinciale per adeguarne i confini territoriali con quelli del nuovo assetto delle province dell'Isola.
Ciò al fine di evitare l'innescarsi di conflitti positivi o negativi di competenza tra gli uffici dello Stato, della Regione, delle nuove Province e dei Comuni con grave pregiudizio sia per il buon andamento della pubblica amministrazione in senso lato quanto per l'aggravio dei procedimenti per i cittadini e gli amministratori pubblici.In tale nota, il Presidente auspicava un urgente intervento di carattere legislativo finalizzato a ridelimitare e adeguare alla nuova realtà gli ambiti territoriali degli uffici statali normalmente istituiti su base provinciale (Prefetture, Questure, comandi dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri della Guardia di Finanza etc.) e quelli degli Enti pubblici di rilevanza nazionale.
Il Presidente, inoltre, richiamava l'attenzione, anche alla luce degli adempimenti previsti dall'art. 12 comma 2 della legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4 1 in capo alla Regione, sulla necessità di avviare un percorso mirato ad adeguare, anche logisticamente, il decentramento statale al nuovo assetto territoriale provinciale della Sardegna.Nella stessa nota, infine, proprio per la rilevanza delle questioni trattate manifestava piena disponibilità, anche all'avvio di iniziative congiunte tese al loro approfondimento in un'ottica di fattiva collaborazione.
A seguito di ciò, tuttavia, l'allora Ministro competente, con la nota dell'11 marzo 2005 (che si allega) si è limitato a rispondere in ordine alla indizione ed alla gestione delle, allora imminenti, elezioni comunali e provinciali.
Si fa presente, infine, che ad oggi l'intervento legislativo auspicato non è stato ancora emanato.
Il Direttore Generale
Ubaldo Serra
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Gli allegati sono agli atti del Consiglio.