CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 518/A

Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione CASSANO sulla soppressione da parte delle Ferrovie della Sardegna della prima corsa Sassari-Cagliari.

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In riferimento alla nota di codesta Presidenza, Prot. n. 3579/gab del 7 giugno 2006, si forniscono, in allegato, gli elementi di risposta in merito all'interrogazione di cui all'oggetto.

Innanzitutto riteniamo utile fornire all'Interrogante alcune precisazioni che possono meglio inquadrare le affermazioni fatte nella lunga premessa dell'interrogazione:

"premesso che l'Assessore regionale dei trasporti, durante il dibattito in Consiglio regionale, sui trasporti, aveva garantito che il passaggio delle corse dalla Pani alle FdS non avrebbe comportato alcun taglio alle tratte esistenti" - "considerato che, nella stessa occasione, il rappresentante della Giunta regionale aveva garantito che il servizio sarebbe migliorato sia con l'aumento delle corse, sia con una migliore qualità del trasporto" - ritenuto che il comportamento dell'Assessore sia deplorevole, in quanto nonostante la assicurazioni esposte in Consiglio regionale ha, ancora una volta, completamente disatteso le aspettative dei sardi".

Parliamo di cifre e dati oggettivi, di cui evidentemente l'Interrogante non è in possesso.

I servizi sulla direttrice Cagliari-Sassari-Nuoro, prima effettuati dalla Pani e attualmente gestiti dalle Ferrovie della Sardegna, sono stati oggetto di una ripianificazione volta - a parità di risorse investite, circa 1,8 milioni di euro - a migliorare complessivamente il livello del servizio su queste linee interprovinciali. Il risultato è stato immediato: con le stesse risorse impegnate dalla Regione su quelle direttrici, fino al 31 dicembre 2005, si effettuavano circa 1.100.000 chilometri di servizi, oggi ne vengono effettuati quasi 1.500.000. In altre parole, per ogni euro speso dalla Regione si avevano - prima - 0,611 chilometri di servizi, oggi 0,833 con un incremento della produttività delle risorse investite del 36%. In questo senso concordiamo con l'Interrogante: abbiamo disatteso le aspettative di quei sardi che si attendevano che continuassimo a spendere denaro pubblico - dei sardi - senza farci delle domande su come fossero spesi e se ci fosse un modo più efficace di utilizzarli.

Continuiamo a parlare di cifre e dati oggettivi.

Al miglioramento quantitativo segue, inoltre, quello qualitativo in termini di tempi di percorrenza, non solo tra Cagliari, Sassari e Nuoro, ma anche tra Macomer e Sassari, tra Oristano e Sassari.

Qualche esempio:

sulla direttrice Sassari - Cagliari, Pani effettuava solo 2 collegamenti no-stop, oggi sono 3. Pani effettuava altri 4 collegamenti non diretti con un tempo di percorrenza di oltre 4 ore, oggi i collegamenti non diretti sono 8, tutti con tempi di percorrenza inferiori alle 4 ore, in media 3 ore e 34 minuti con un miglioramento medio dei tempi di percorrenza dei servizi non diretti del 10%.

Sulla direttrice Nuoro - Sassari, Pani effettuava 6 collegamenti con un tempo di percorrenza di 2 ore e 32 minuti, nessuno no-stop, oggi ci sono 3 collegamenti no-stop con un tempo di percorrenza di 1 ora e 50 minuti (un miglioramento di oltre il 25% e pari a 42 minuti), a cui si aggiungono altri 4 non diretti per un totale di 7 collegamenti complessivi.

I cittadini sardi della provincia di Nuoro che ci avevano chiesto di velocizzare il collegamento da Nuoro verso Sassari per favorire i loro figli studenti all'Università di Sassari, crediamo, non ritengano di aver visto disatteso le loro aspettative.

Si potrebbe continuare così, andando ad investigare le direttrici Nuoro-Cagliari, Oristano-Sassari (vogliamo dire che si può andare da Oristano a Sassari in 1 ora e 45 minuti o in 2 ore contro i precedenti 2 ore e 22 minuti del collegamento Pani), Oristano-Nuoro e Macomer-Sassari; tuttavia, ci sembrerebbe un inutile ribadire un metodo di lavoro, di cui gli esempi sopra riportati, possono considerarsi sufficientemente esaustivi.

In ogni caso e ad ogni buon conto si allega il prospetto riepilogativo dei principali collegamenti sulla direttrice Sassari - Cagliari.

"avendo appreso che le FdS, con decorrenza 1° giugno p.v., intendono modificare alcune corse, su richiesta proprio dell'Assessorato regionale dei Trasporti" - "evidenziati i forti disagi che ne deriveranno per i cittadini sardi, che saranno costretti ad interrompere il percorso a metà strada per traslocare dall'autobus al treno".

Naturalmente, considerato il non banale impegno di risorse economiche, l'Assessorato ha monitorato i dati di frequentazione giornaliera su queste direttrici al fine di apportare quelle modifiche che possano aumentare la "produttività" delle risorse impiegate, un obiettivo, quest'ultimo, che una buona amministrazione di soldi "altrui" - le tasse dei cittadini - riteniamo dovrebbe imporsi.

Parliamo di cifre e dati oggettivi che riguardano la prima corsa Sassari-Cagliari.

Sulla no-stop delle 6.30 da Sassari a Cagliari hanno viaggiato - da 1° gennaio al 27 maggio di quest'anno - una media di 6 viaggiatori al giorno, mentre sulla Cagliari - Sassari delle 6.00 - nello stesso periodo - una media inferiore ai 5 passeggeri al giorno.

Considerata l'esiguità della frequentazione abbiamo ritenuto di intervenire sfruttando:

- l'integrazione ferro-gomma da Sassari a Cagliari, si parte alle 6.00, si arriva ad Oristano alle 7.45, si sale sul treno con partenza alle 7.55 e si giunge a Cagliari alle 9.11: tempo totale di percorrenza 3 ore e 11 minuti, meglio della no-stop che ci mette 3 ore e 15 minuti. Chi non volesse fare la "levataccia" alle 6.00, può decidere di utilizzare il treno da Sassari alle 6.54 che arriva a Cagliari alle 10.16 con un tempo di percorrenza di 3 ore e 22 minuti, a meno che non si rimpianga il precedente collegamento Pani che ci metteva poco più di 4 ore (6.36 da Sassari e arrivo a Cagliari alle 10.45 perché l'imprenditore privato aveva autonomamente deciso di non effettuare più la diretta della mattina per scarsa frequentazione…… quando si dice che coincidenza!!);

- l'integrazione gomma-gomma da Cagliari per Sassari - Infatti, basta salire su un autobus della Ditta Turmotravel alle ore 5.40 per giungere ad Oristano alle ore 7.00, dove si può prendere l'autobus in coincidenza delle Ferrovie della Sardegna in partenza alle ore 7.10 per arrivo Sassari alle ore 9.15 con un tempo di percorrenza pari a 3 ore e 35' (si passa per Macomer), comunque sempre meglio del precedente collegamento Pani che impiegava 4 ore e 12 minuti (5.12 da Sassari e arrivo a Cagliari alle 9.24);

- è certamente vero che l'integrazione di vettori comporta a disagio per il viaggiatore di scendere da un mezzo e proseguire con un altro. D'altro canto il disagio per i 6 viaggiatori medi può essere in parte controbilanciato dal fatto che non c'è - per questo motivo - un peggioramento del tempi di percorrenza o, magari, se pur poco si spende meno (14,30€ del servizio integrato contro i 17,00€ della no-stop). In una ottica complessiva e di sistema, l'utilizzo del treno - che il contribuente ha già pagato con le sue tasse - sulla direttrice Oristano-Cagliari permette di recuperare risorse che possono essere utilizzate per potenziare servizi là dove la domanda richiede frequenze o volumi di offerta consistenti. Desideriamo, comunque, rassicurare l'Interrogante, preoccupato dei "traslochi" dall'autobus al treno: nella maggior parte delle regioni italiani ed in quelle europee - anche in quelle considerate le "best practices" del settore, i viaggiatori "traslocano" tutti i giorni da un vettore ad un altro.

Mettere mano al sistema del trasporto pubblico dopo decenni di non governo è davvero complicato ed impegnativo. Certamente in questi due anni l'Assessorato regionale può aver commesso errori e, quando lo si è riscontrato sulla base di dati oggettivi - e non di generiche opinioni o "populiste" affermazioni, magari, solo per comparire sulla stampa -, non ha mai avuto difficoltà a tornare sulle decisioni prese. In tal senso, l'Assessorato è sempre a disposizione di chi vuol dare un contributo, ancorché critico, corretto, propositivo e con argomentazioni di spessore tecnico o politico al progetto di rilancio del trasporto pubblico in Sardegna.