CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione CONTU - LICANDRO - PETRINI - LIORI - GALLUS sulla situazione dell'Ospedale civile di Cagliari San Giovanni di Dio e del Santissima Trinità.
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In riscontro all'interrogazione in oggetto si trasmette in allegato, quale elemento utile alla risposta, la nota Prot. N° 36554 del 7 luglio 2006 predisposta dalla Direzione Generale dell'Azienda ASL n. 8 di Cagliari.
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In riferimento alla Vostra nota prot n. 18883/2.1/1 del 29.05.06 con la quale sono stati richiesti a questa Azienda elementi di conoscenza rispetto a quanto in oggetto si comunica quanto segue.
Al momento dell'insediamento di questa Amministrazione la situazione di degrado in cui versavano i Presidi Ospedalieri S. Giovanni di Dio e SS.Trinità era imbarazzante.
Le strutture apparivano fatiscenti, disseminate di cumuli di spazzatura e ingombre di cataste di vecchi arredi e discariche del materiale più disparato in disuso accatastato talvolta al fianco dei letti di degenza, te zone di passaggio erano tappezzate da materiale informativo e tazebao, di natura spesso non attinente alla sanità, affisso senza la opportuna valutazione di chi di competenza e non inserito in bacheche autorizzate. I luoghi di attesa per i pazienti, che spesso per rigidità strutturali purtroppo sono localizzati negli anditi, erano costituiti da sedute indecorose, vecchie e visibilmente frutto di acquisti disseminati nel tempo senza una logica di comfort.
Le motivazioni di tale straordinario degrado sono facilmente motivabili: negli ultimi dieci anni non sono mai state predisposte gare uniche per 1) manutenzioni ordinarie e straordinarie degli immobili, 2) manutenzioni ordinarie e straordinarie degli ascensori, 3) manutenzioni programmate delle aree verdi, 4) manutenzioni ordinarie e straordinarie degli impianti tecnologici, 5) manutenzioni preventive e correttive delle attrezzature biomedicali, 6) acquisizione di arredi e sedute. Ogni piccolo intervento su questi temi è stato affrontato parzialmente, in maniera parcellizzata nelle 110 sedi aziendali, spesso con piccole e plurime "garette", spessissimo con interventi parcellizzati e straordinari e la giustificazione sempre addotta è stata la insufficienza dei fondi ci cui all'art 20 L. 67/88, come se nessuna opera di manutenzione o acquisto di arredi potesse essere effettuata se non con tali fondi statali.
L'unica parziale eccezione a tale situazione aziendale è rappresentata dall'Ospedale Is Mirrionis, per il quale nel passato è stato predisposto un cosiddetto "global service" operazione che non solo non ha dato i risultati sperati ma che è considerata inadeguata ed illegittima dall'attuale Amministrazione e per questo è stata denunciata alla Corte dei Conti con nota Prot. n. 17139 del 22 marzo 2006 ed alla Procura della Repubblica con nota Prot. n. 17140 del 22 marzo 2006.
Pur consapevoli di non poter far fronte a tale degrado, frutto di decenni di trascuratezza, in poco tempo è iniziato un processo di riordino che probabilmente non avrà compimento in tempi brevi ma che riteniamo debba poi trasformarsi in una costante opera di mantenimento.
La lotta al degrado può dare risultati accettabili se si compie contestualmente un'opera di sensibilizzazione degli operatori, medici e infermieri, che purtroppo con difficoltà si rendono conto dello stato di incuria e degrado e che poco credono nella possibilità di raggiungere un miglioramento delle condizioni di assistenza. I lavori di tinteggiatura sono iniziati da diverso tempo, procedono con regolarità e non hanno coinvolto, a tutt'oggi, solo l'ingresso ma tutti gli spazi comuni del P.O. S. Giovanni ad esclusione dell'ultimo piano che verrà realizzato solo dopo i lavori di impermeabilizzazione della copertura già programmati. Tutti gli interventi finora svolti sono stati effettuati da personale dipendente, formato di un'unica squadra operante oggi a livello aziendale ed a disposizione di tutti i plessi.
Gli interventi di ripristino proseguiranno con gli spazi comuni di altri Presidi e dopo si inizierà con il risanamento all'interno del singoli reparti.
La rigidità strutturale del P.O. S. Giovanni, costruito in tempi ormai lontani in cui le esigenze e le conoscenze erano molto diverse, è stata più volte evidenziata anche da questa Amministrazione che tuttavia se ne è fatta carico proponendo nei piano Strategico Aziendale alcune modifiche organizzative che risolveranno, per esempio, il trasporto dei pazienti del Pronto Soccorso alla Radiologia che verrà accorpata al piano terra dei presidio e sarà da questi raggiungibile con un montalettighe dedicato. Presso il Pronto Soccorso è inoltre in corso di predisposizione la "camera calda" per la sosta dei mezzi di soccorso o privati che trasportano i pazienti in urgenza.
Sempre in riferimento al Presidio S. Giovanni si informa che una trattativa privata espedita di recente (e che per la prima volta ha a riferimento la manutenzione delle aree verdi di tutti gli ospedali dell'Azienda), ha affidato alla ditta aggiudicataria l'intervento di ripristino delle aree verdi su cui si è già intervenuto.
I lavori di ristrutturazione della Clinica Otorino sono svolti a cura del Genio Civile e non a cura dell'azienda, e creano/creeranno comunque un disagio inevitabile se si vuole raggiungere l'obiettivo di strutture nuove e decorose.
Per quanto attiene il Presidio SS.Trinità si precisa che gli stabili in disuso adibiti un tempo a cucine sono indubbiamente fatiscenti ma non pericolanti e si è recentemente provveduto a recintare la zona onde evitare l'intrusione di personale non autorizzato. Le aree verdi sono invece seguite dalla ditta aggiudicataria del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria dello stabile che ci risulta operare correttamente.
Si è ritenuto opportuno accelerare la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso che oltre alla opportuna presenza di una ampia "camera calda" offre spazi dedicati alla diagnostica tradizionale e TAC, all'osservazione breve e all'attività di sala operatoria. Pertanto non si intervenuto sul vecchio reparto che a breve cambierà destinazione d'uso.
Si è provveduto a dare avvio allo smaltimento di quanto impropriamente accumulato nei cortili interni ed esterni dei P.P.O.O. e a dare disposizioni affinché si vigili per impedire che si perpetui una antica usanza degli operatori.
Alcuni iniziali acquisti quali le sedute a barra per le sale d'attesa e i luoghi di sosta per parenti e pazienti o, ancora, le nuove bacheche per il materiale informativo hanno già ridato, a nostro avviso, decoro agli spazi generali.
Questa Amministrazione ha rilevato anch'essa lo stato di insufficiente decoro in cui versano tutte le camere mortuarie dei Presidi Ospedalieri la cui cura e riordino rientra in un programma di riorganizzazione complessivo.
Sul servizio di sorveglianza e di sicurezza nell'ospedale SS.Trinità di Cagliari, è opportuno effettuare alcune precisazioni in merito.
La scadenza della gara d'appalto del servizio di sorveglianza ha reso necessaria una revisione del servizio stesso. Per il futuro si prevede la presenza di un Servizio Portineria / Sorveglianza (dotato di sette operatori) ubicato presso lo stabile di Malattie Infettive operativo sulle 24 ore e già dotato di un sistema di vigilanza e controllo costituito da apparati TVCC (TV Circuito Chiuso), segnalata da cartelli monitori nel rispetto delle vigenti normative, che consentono la verifica costante e continua di tutti luoghi dove potenzialmente possono verificarsi situazioni critiche per la sicurezza collettiva.
Presso il Pronto Soccorso sarà presente urta unità di vigilanza armata sulle 24 ore.
Come appare evidente, il sistema consente, attraverso una dislocazione articolata delle risorse di vigilanza e portineria, supportate dalle risorse tecnologiche illustrate, di controllare in modo attivo, sia presso il Pronto Soccorso sia presso la Divisione di Malattie infettive, gli ingressi e le aree di attesa.
Relativamente aita tutela della privacy le immagini sono visionabili solo ed esclusivamente dal personale addetto alla sorveglianza e le registrazioni possono essere messe a disposizione solo ed esclusivamente dalle autorità competenti come previsto dalle norme vigenti.
In riferimento alla denuncia di possibile istituzione di un nuovo primariato di chirurgia vitroretinica si desidera precisare qui di seguito quali ragionamenti hanno portato alla proposta di un reparto di tale specialità presso il P.O. Binaghi.
Con la futura costituzione dell'Azienda Mista, la Clinica Oculistica Universitaria del San Giovanni, che dispone di eccellenti professionalità, transiterebbe nella nuova Azienda, privando la ASL 8 della possibilità di assistere chirurgicamente i propri residenti: ecco perché, nell'ottica del superamento dei confini aziendali, in accordo con l'Azienda Ospedaliera G. Brotzu, si è ipotizzato di trasferire presso il presidio Binaghi la Struttura di "Oftalmologia Diabetologica che attualmente svolge un'attività clinica e chirurgica di primo piano. Si creerebbe cosi un reparto di chirurgia di eccellenza, con una dotazione di circa 12 pl., per eseguire una attività chirurgica ad elevata complessità, come la chirurgia vitreoretinica, per la quale esiste attualmente una elevata mobilità verso strutture del continente. Con un potenziamento di ridotta entità della struttura si potrebbe ragionevolmente raggiungere l'obiettivo di azzerare la mobilità passiva verso altre regioni per tali forme patologiche.
Nella proposta di trasferimento della Struttura dall'Azienda Brotzu alla ASL 8, non si richiede la sua trasformazione in Struttura Complessa, ma semplicemente la possibilità da parte della ASL 8 di disporre di un agile e moderno Reparto attrezzato per la chirurgia vitreoretinica, utilizzando personale già operante nel SSN. Inoltre, in tal modo, potrà essere utilizzato al meglio il blocco operatorio del Binaghi.
Nella speranza di aver dato esaustivo riscontro alla Vostra nota si rimane, in ogni modo, a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Il Direttore Generale
Gino Gumirato