CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore della difesa dell'ambiente all'interrogazione MASIA - BALIA sui gravi danni causati dagli attacchi di lepidotteri defogliatori al patrimonio boschivo isolano, in particolare alle querce da sughero.
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Premessa.
Il problema fitosanitario principale dei boschi di quercia da sughero in Sardegna è costituito dai Lepidotteri defogliatori Lymantria dispar, Malacosoma neustria e Tortrix viridana. Gli attacchi di questi insetti provocano fondamentalmente una riduzione della biomassa fotosintetica che si traduce in un'alterazione delle condizioni fisiologiche della pianta che ha ripercussioni anche sulla produzione di ghiande e sughero. L'entità del danno provocato dipende dalla densità larvale, che in certi anni può arrivare a livelli tali da provocare la completa defogliazione di interi comprensori forestali.
Questi insetti sono soggetti negli anni a fluttuazioni di densità. Nel caso di L. dispar e di M. neustria, in alcune aree della Sardegna, le fluttuazioni sono cicliche e alquanto regolari presentando i massimi di defogliazione ogni 9 anni circa. La T. viridana, al contrario, manifesta una fluttuazione di tipo irregolare con defogliazioni che possono verificarsi ad intervalli superiori ai 10 anni.
Per l'adozione delle strategie di controllo sono attualmente disponibili diversi metodi di campionamento, basati sul conteggio delle ovature, sulla cattura degli adulti mediante trappole luminose e a feromoni, sul campionamento delle larve e sulla valutazione visiva delle superfici defogliate. La lotta può essere affrontata sia mediante l'impiego di insetticidi (solo in particolari situazioni e dopo un'attenta scelta del principio attivo), sia attraverso mezzi biotecnici, quali per esempio, i feromoni ma, soprattutto, con la lotta microbiologica basata sull'utilizzo del Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki.
Sul punto 2 relativo alla verifica delle attività messe in essere dagli enti locali:
La LR 1 giugno 1999 n. 21 ha trasferito le funzioni concernenti il controllo e la lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell'uomo, degli animali e delle piante alle Province, che autonomamente effettuano i controlli e gli interventi, per i quali possono avvalersi della collaborazione della Regione, dei Comuni, delle Università ed altri istituti scientifici e delle Aziende Sanitarie Locali Ai fini del coordinamento dell'attività svolta dalle Province, l'Assessore Regionale alla Difesa dell'Ambiente convoca annualmente le conferenze programmatiche fra Regione (Assessorato Ambiente - Settore Fitosanitario) e le Province al fine di concordare e suddividere le risorse disponibili, assegnate secondo criteri connessi alle condizioni igienico-sanitarie, alla dimensioni e alla geo-morfologia dei territori, alle situazioni climatiche delle singole zone e all'entità del personale comandato o trasferito.
In seguito l'Assessore alla Difesa dell'Ambiente, visto il parere favorevole di legittimità del Direttore Generale, sottopone all'approvazione della Giunta Regionale la proposta di ripartizione rispondente ai criteri sopraelencati.
La Regione, quindi, contribuisce alle spese per l'esercizio delle funzioni trasferite alle Province, concernenti il controllo e la lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell'uomo, degli animali e delle piante con erogazioni annuali. Ai sensi dell'art. 2 della LR 1 giugno 1999 n. 21, per l'anno finanziario 2005 sul capitolo 05256-00 del bilancio Regionale è stata stanziata la somma di € 7.323.000,00.
Sul punto 3 relativo alla verifica della possibilità di utilizzare nuovi mezzi di lotta ai lepidotteri defogliatori:
negli USA hanno avuto un'effettiva applicazione già da 1978 per la lotta alla Lymantria dispar i virus della poliedrosi nucleare (NPV).
Tali agenti, sono già componenti naturali dell'ecosistema forestale, esplicano la loro azione in maniera altamente selettiva nei confronti della larva del defogliatore, determinando modificazioni biochimiche nell'emolinfa e nei tessuti per il progressivo accumulo di poliedri virali, e la lacerazione dell'epidermide.
Anche in Sardegna sono state eseguite prove di lotta contro la Lymantria dispar con l'uso di preparati virali.
I risultati ottenuti sono stati incoraggianti, tuttavia, le autorità competenti italiane non hanno finora autorizzato l'impiego e il commercio di tali prodotti sui quali permangono delle riserve di ordine sanitario.
Sul punto 4 e 5 relativo ai provvedimenti urgenti che si intendono adottare e agli altri mezzi eventualmente attivabili:
Attualmente il metodo di lotta più efficace è quello microbiologico, con l'utilizzo del Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki (Btk), il quale agisce sulle larve dei lepidotteri producendo una endotossina che disciogliendosi nell'intestino, provoca la paralisi dell'insetto.
È da segnalare che anche in considerazione delle elevate superfici e per l'orografia del territorio da trattare, il Btk è maggiormente efficace se somministrato con mezzi aerei. Attualmente, comunque, permangono dei limiti legati al suo impiego per il divieto dell'uso del mezzo aereo per la distribuzione.
A riguardo, l'Assessorato Regionale della Difesa dell'Ambiente ha inoltrato una richiesta (prot. 14653 del 06.05.2006) al Ministero della Salute di autorizzazione all'uso del mezzo aereo per la distribuzione del Btk contro i lepidotteri defogliatori.
I risultati ottenuti in via sperimentale con la distribuzione del Btk tramite mezzo aereo sono molto incoraggianti. Dalle sperimentazioni, infatti, emerge che la distribuzione del preparato a base di Btk non influisce negativamente sull'attività degli antagonisti naturali.
Vari preparati di Btk sono già in commercio, e per l'efficacia dimostrata nel contenimento delle infestazioni dei lepidotteri defogliatori, rimane al momento attuale uno dei sistemi di lotta più efficaci, specie se sarà superato il divieto alla sua distribuzione con mezzo aereo.
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