CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1342/A

Risposta scritta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica all'interrogazione VARGIU sul pericoloso stato di abbandono del complesso immobiliare della Bussola del Poetto.

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Con riferimento alla nota n. 0004975 del 09/09/2008, relativa all'interrogazione indicata in oggetto, si trasmette copia della relazione tecnica contenente elementi di risposta alla stessa, forniti dagli Uffici della Direzione generale degli Enti locali e Finanze.

D'ordine dell'Assessore
Il Capo di Gabinetto
Pistuddi

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Si riscontra la nota prot.n. 374/Gab. del 15 settembre 2008 e, in riferimento alla interrogazione in oggetto, si forniscono di seguito gli elementi per la predisposizione della relativa risposta.

A seguito della delega sulle funzioni esercitate sul demanio marittimo per finalità turistico-ricreative, operata dall'art.46 del D.P.R. 19 giugno 1979, n.348, la Regione è subentrata alla Capitaneria di Porto nei rapporti concessori per l'utilizzo della pertinenza demaniale denominata "La Bussola" sita nella località Poetto viale Lungomare del Golfo del Comune di Quartu Sant'Elena, rilasciata al sig.Collu Aldo allo scopo di mantenere dei fabbricati di proprietà dello Stato per mq.360 {iscrizione al n.97 del Registro Mod.23/D) e di altri fabbricati non demaniali per mq.1.160 destinati a bar, ristorante, sala dancing, ecc. oltre ad un'area scoperta di mq. 1.480 per una superficie complessiva di mq.3.000.

Alla morte del concessionario, sig. Collu Aldo, gli eredi fecero richiesta di subingresso nella concessione, ma, stante una situazione di debito pregresso quantificato dall'Agenzia del Demanio in € 250.000 circa, l'Amministrazione Regionale, di concerto con la stessa Agenzia, decise di affidare il bene con il procedimento concorsuale pubblico.

Nel luglio 2003 venne indetta una gara d'appalto (determinazione n.1318/D del 16.07.2003) con il sistema della licitazione privata per l'affidamento in concessione ventennale dell'immobile demaniale con l'obiettivo della riqualificazione ed ammodernamento dello stesso.

Nel mese di novembre dello stesso anno la concessione venne aggiudicata alla ditta Duemila Servizi che assunse impegni per € 2.000.000 circa per la riqualificazione del bene.

Poiché al punto 10) del bando di gara era previsto che l'aggiudicatario, tra gli altri obblighi, dovesse presentare a questa Amministrazione, prima della stipula dell'atto di concessione, copia del progetto definitivo relativo alla riqualificazione ed ammodernamento dell'immobile e copia della concessione edilizia comunale, la ditta Duemila Servizi presentò al Comune di Quartu Sant'Elena detto progetto per il rilascio della concessione edilizia, trovando fin da subito difficoltà per il fatto che nell'immobile in argomento erano presenti opere abusive.

Occorre specificare che le opere edificate in assenza di concessione edilizia, e per le quali il Comune di Quartu Sant'Elena aveva ingiunto la demolizione, peraltro mai eseguita, vennero acquisite dallo Stato, per il tramite dell'Agenzia del Demanio, nel marzo, 1997 giusto testimoniale di Stato del marzo 1997 e successiva iscrizione nel registro Mod. 23/D al n. 175 per una superficie coperta complessiva pari a mq.2.014.

In considerazione di quanto esposto, presso il Comune di Quartu Sant'Elena venne convocata in data 15 giugno 2004 una conferenza di servizi al fine di consentire una più spedita conclusione del procedimento alla quale parteciparono tutti gli uffici interessati tranne il Genio Civile OO.MM.

In tale sede, mentre l'Agenzia del Demanio sostenne la tesi che "dal momento in cui tale opere sono state acquisite con Testimoniale, lo Stato ritiene la non necessità di effettuare alcuna sanatoria", tesi condivisa dal Servizio Centrale Demanio e Patrimonio, di contro l'Ufficio Tutela del Paesaggio, il Servizio della Pianificazione Urbanistica e il Comune di Quartu Sant'Elena sostennero la tesi che non si potesse esaminare il progetto di riqualificazione senza la preventiva definizione della pratica di sanatoria.

La conferenza concludeva che preliminarmente all'esame del progetto di riqualificazione dovesse essere definito l'iter della sanatoria degli abusi edilizi.

In ordine alle diverse posizioni assunte dagli Uffici in sede di conferenza di servizi si rappresenta che, se da una parte l'art.54 del codice della navigazione stabilisce che l'Autorità marittima ingiunge al contravventore la demolizione delle opere provvedendo d'ufficio qualora detta demolizione non venga eseguita, dall'altra l'art. 15 comma 13 della legge 28 febbraio 1977, n.10, dispone che l'opera sia acquisita gratuitamente al demanio dello Stato, salvo il potere di ordinarne la demolizione qualora contrasti con rilevanti interessi urbanistici e ambientali.

Di fatto l'Agenzia del Demanio, quando ha motivo di ritenere che la demolizione delle opere, pur abusive, non sia certa, ne ordina l'acquisizione nel testimoniale di Stato e le iscrive nel registro inventario dei beni del demanio.

Con provvedimento dell'aprile 2005 il Comune di Quartu Sant'Elena dispose la sospensione della richiesta di concessione edilizia per la riqualificazione del complesso sostenendo testualmente che "l'intervento proposto si riferisce ad un fabbricato difforme dalla concessione edilizia originaria e dalla richiesta di concessione in sanatoria per abusi edilizi presentata in data 30 marzo 1995 dal precedente concessionario peraltro non ancora definita".

La Società Duemila Servizi presentò alla Regione la richiesta di proroga dei termini di presentazione del progetto. La Regione accolse l'istanza.

L'aggiudicatario, al fine di poter sciogliere le riserve manifestate dal Comune, predispose uno studio dettagliato sulle opere abusive realizzate e le relative possibilità di sanatoria dichiarandosi disponibile alla realizzazione di un nuovo progetto in cui fosse prevista la demolizione di circa 20% dei volumi presenti, la sanatoria delle opere sanabili a totale carico dell'aggiudicatario e la riqualificazione dei volumi restanti.

In data 26.01.2006 la Direzione Generale della Presidenza convocò, in esecuzione della delibera della Giunta Regionale n.1/1 del 10.01.2006, una conferenza di servizi con lo scopo di individuare le problematiche relative alla sanatoria delle opere abusive realizzate sul compendio demaniale al fine di consentire la definizione del procedimento concorsuale di affidamento in concessione dello stesso, in particolare sull'applicabilità delle previsioni contenute all'art.56 comma secondo del D.P.R. 348/1979.

Nella conferenza il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio, l'Agenzia del Demanio, il Comune di Quartu Sant'Elena e il Servizio Pianificazione urbanistica e vigilanza dichiararono pertinenti le previsioni contenute nell'art. 56 comma secondo del D.P.R. 348/1979 e che le stesse potevano essere applicate al caso in esame. Il Servizio Infrastrutture e Trasporti e la Capitaneria di Porto di Cagliari sostennero, invece, che l'acquisizione al patrimonio dello Stato del bene attraverso testimoniale poteva sanare l'abuso.

L'Ufficio Tutela del Paesaggio e il Servizio del Genio Civile, in quella fase, non ritennero di esprimere il proprio parere; la conferenza concluse i lavori rinviando ad un incontro successivo per approfondire l'argomento.

In data 20 marzo 2006, in applicazione dell'art. 56 comma secondo del D.P.R. 348/1979, il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio chiese alla Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica, al Servizio Pianificazione Urbanistica Territoriale e al Servizio provinciale Gestione e Controllo del Territorio di Cagliari-Carbonia ed Iglesias, di porre in essere tutti gli atti per la soluzione definitiva della sanatoria delle opere abusive.

Il Servizio Pianificazione Urbanistica Territoriale, in data 17 maggio 2006, rispondendo alla richiesta del 20 marzo 2006, dichiarò ammissibile l'applicazione dell'art. 56 comma secondo del DPR 348/1979 salvo la verifica da parte dell'Ufficio Tecnico comunale dei parametri urbanistico edilizi relativi all'intervento di riqualificazione.

In conseguenza di ciò, in data 6 giugno 2006, il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio invitò formalmente il Comune di Quartu Sant'Elena a procedere all'esame del progetto di riqualificazione presentato dalla Duemila Servizi ed a comunicare le risultanze dell'istruttoria.

Intanto la Società Duemila Servizi chiese ed ottenne dal Servizio Centrale Demanio è Patrimonio una proroga dei termini per la consegna delle autorizzazioni edilizie e non.

In data 13 settembre 2006 il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio chiese alla Società Duemila Servizi quali iniziative avesse intrapreso per l'ottenimento della concessione edilizia e l'approvazione del progetto di riqualificazione ed ammodernamento del complesso immobiliare, considerato che i documenti di qui all'art.10 dell'allegato B della determinazione n.1318/d del 16 luglio 2003 dovevano essere prodotti improrogabilmente entro la data del 31 dicembre 2006.

In data 22 gennaio 2006 la Società Duemila Servizi richiese, tramite i propri legali, che gli venisse concessa una proroga adeguata dei termini per la presentazione dei documenti di cui all'art. 10 dell'allegato B della determinazione 1318/D del 16 luglio 2003.

In data 22 gennaio 2007 il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio accolse la richiesta di proroga.

Con nota prot.n.7458 dell'11 febbraio 2007 indirizzata alla Società Duemila Servizi e per conoscenza al Comune di Quartu Sant'Elena, il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio espresse il proprio nulla osta alla sanatoria delle opere abusive legittimate dal Testimoniale di Stato e riportate nell'elaborato grafico discusso in sede di protocollo di intesa Stato-Regione, nonché alla realizzazione dèi progetto di riqualificazione.

Con nota prot.n.22507 del 16 maggio 2007 il Servizio Centrate Demanio e patrimonio invitò la Società Duemila Servizi a trasmettere, entro dieci giorni, la documentazione di cui all'art. 10 dell'allegato B alla determinazione n.1318/D del 16 luglio 2003.

Con nota prot.n.25689 del 1 giugno 2007 il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio prorogò il termine di presentazione della documentazione di cui al già citato art. 10 fino al 31 luglio 2007.

Con nota pervenuta il 2 agosto 2007 la società Duemila Servizi informò dì essere in possesso di tutta la documentazione richiesta, di essere in attesa del nulla osta del Genio civile e dell'Ufficio Tutela del paesaggio e che l'Ufficio Edilizia Privata del Comune di Quartu Sant'Elena condizionava il rilascio della concessione edilizia al raggiungimento dell'intesa ai sensi dell'art. 11 delle norme di attuazione del PPR e, per quanto atteneva alla pratica urbanistica, di ritenere concluso l'iter di propria competenza.

Con nota del 14 febbraio 2008 il dirigente del Settore Edilizia Privata del Comune di Quartu Sant'Elena comunicò al dirigente del Settore Pianificazione urbanistica del Comune di Quartu Sant'Elena e per conoscenza ai Servizio Centrale Demanio e Patrimonio, di essere in attesa di ricevere comunicazioni in merito alle risultanze della proposta di intesa deliberata dalla Giunta Comunale con atto n.204 del 13.12.2007, necessarie per il proseguo dell'iter amministrativo per il rilascio della concessione edilizia.

Con nota del 13 febbraio 2008 il dirigente del Settore Pianificazione Urbanistica del Comune di Quartu Sant'Elena ha ribadito al dirigente del Settore Edilizia Privata del Comune di Quartu Sant'Elena che con l'invio della proposta di intesa deliberata dalla Giunta Comunale l'iter di propria competenza è da ritenersi concluso.

Nelle more della definizione della proposta di intesa da parte della Pianificazione urbanistica il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio, con nota n. 14945 del 9 aprile 2008 e successiva nota n.21904 del 21 maggio 2008, ha comunicato di prorogare nuovamente il termine di presentazione della documentazione di cui all'art. 10 dell'allegato B della determinazione n.1318/D.

Con nota n.20407/PR del 28 luglio 2008, il Servizio della pianificazione Regionale ha trasmesso al Comune di Quartu Sant'Elena il verbale del tavolo tecnico svoltosi in data 4 aprile 2008 relativamente all'esito della procedura di intesa.

Il tavolo tecnico svoltosi il 4 aprile 2008 ha stabilito che l'intervento di riqualificazione dell'immobile denominato "La Bussola" non è procedibile in quanto sull'edificio risulta una pratica di condono edilizio non ancora conclusa; inoltre valgono le considerazioni di cui all'intervento n.1.

L'intervento n.1, proposto all'intesa dalia stessa amministrazione di Quarto Sant'Elena, relativamente ad un intervento di riqualificazione dei servizi balneari della spiaggia del Poetto é risultato anch'esso non procedibile in quanto "dovrà essere presentato l'intero PUL (Piano di utilizzo dei Litorali) e non una proposta procedurale generica; tale PUL dovrà sottostare alle discipline specifiche sull'uso turistico-ricreativo della spiaggia e delle zone demaniali nel suo complesso".

In sostanza l'intervento di riqualificazione dell'immobile denominato "La Bussola" dovrà essere rimandato alla redazione ed approvazione del PUL di Quartu Sant'Elena per essere ricompreso nelle previsioni pianificatone di tale strumento.

Con nota n.39749 del 3 settembre 2008 la società Duemila Servizi fa richiesta di proroga dei termini per la presentazione della documentazione di cui all'art. 10 dell'allegato B alla determinazione n.1318/D del 16 luglio 2003 di ulteriori 30 giorni in attesa che il Comune di Quartu Sant'Elena formalmente comunichi alla Società l'esito del tavolo tecnico svoltosi in data 4 aprile 2008 relativamente alla procedura di intesa.

Nelle more della definizione del procedimento in corso, il Servizio Centrale Demanio e Patrimonio ha peraltro posto in essere tutti gli adempimenti necessari per la messa in sicurezza del bene.

Tanto si comunica per quanto di competenza di questa Direzione Generale:

Il Direttore Generale
Ing. Gabriele Asunis