CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore della difesa dell’ambiente all’interrogazione CONTU sull'acquisizione di informazioni sull'ipotesi di inquinamento dei terreni e delle falde acquifere nello stabilimento delle ex Ferriere acciaierie sarde in agro di Elmas (CA).
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In riscontro all'interrogazione di cui all'oggetto ed ai punti 1), 2) e 3) della stessa, si trasmettono gli elementi utili alla risposta forniti, con nota prot. n. 23029 del 15/9/2008, dal competente Servizio della Direzione generale dell'Ambiente dello scrivente Assessorato:
punto 1): Se corrisponde al vero che all'interno dei capannoni e nelle pertinenze dell'ex-FAS sono stoccati materiali tossici e residui di lavorazione.
L'area FAS, inquinata da rifiuti di varia natura, è stata oggetto negli ultimi mesi di importanti interventi di messa in sicurezza di emergenza. E' stato inoltre presentato, a cura della Villa del Mas di recente proprietaria dell'area, il progetto esecutivo di bonifica del compendio, attualmente in fase di esame dell'Ufficio.
Prima dell'inizio degli interventi di MISE, si riscontrava uno stato di contaminazione come di seguito descritto:
Presenza di "scorie di acciaieria -EER 100903" derivanti dalle lavorazioni durante il periodo di operatività della FAS e riportati al di sopra di quota parte del terreno naturale della superficie non coperta del lotto A, con concentrazioni di inquinanti più significativi in corrispondenza:
• della vasca il calcestruzzo (A7);
• Bacino fanghi (A7);
• discariche interne disposte tra capannoni e ferrovia all'interno del lotto A (A7) e ad est dei
capannoni (A10); ;
• scarpata verso il muro perimetrale sud (A7). :Si riscontrava inoltre la presenza di un cumulo di rifiuti, prevalentemente "scorie di acciaieria", che erano stati disposti in mucchio sopra la superficie del suolo nel lotto B, durante le fasi finali di attività dell'acciaieria (B1).
Come riportato anche nel progetto definitivo del 1 luglio 2008, i sondaggi e prelievi effettuati mostravano che i capannoni acciaieria e laminatoio presentavano cavità in cls colmate con materiali che non rappresentavano condizioni di particolare pericolosità perché confinati e disposti al di sopra di orizzonti argillosi. Nel capannone acciaieria si riscontravano fumi, soprattutto in corrispondenza dei carri-ponte, con alta concentrazione di metalli pesanti. Si riscontravano ancora parti di terreno imbibite di olio ed un cumulo di materiale disposto sul piano di calpestio con alta concentrazione di metalli pesanti.
Prima dell'inizio degli interventi di messa in sicurezza di emergenza si riscontravano anche:
• spandimento d'olio sul terreno in corrispondenza dei trasformatori della cabina elettrica del
vecchio forno (area A6), che ha interessato una certa parte del lotto (B3);
• Superficie con presenza di metalli pesanti all'esterno dell'area ex- FAS in prossimità della
foce del rio Sestu;
• presenza di spandimento di olii in prossimità della relativa vasca di contenimento (area A8).I dati raccolti durante la caratterizzazione dell'area, hanno messo in evidenza che non vi è stata contaminazione della falda, e che la dispersione dei contaminanti in area, avvenuta durante l'attività produttiva, ha riguardato prevalentemente l'interno dello stabilimento.
2) Qualora effettivamente risultassero abbandonati tali materiali nell'area in oggetto, quali provvedimenti intende adottare la giunta regionale al fine di tutelare la salute pubblica ed in particolare dei cittadini che lavorano e transitano quotidianamente nei pressi dell'ex FAS di Elmas.
A seguito dell'acquisizione della proprietà ex-FAS da parte della società Villa del Mas s.r.l., sono stati già eseguiti alcuni interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE), mentre altri sono previsti a breve, anche sulla base delle autorizzazioni di rito. Sono previsti, inoltre, nel progetto esecutivo del 1 luglio 2008, interventi di messa in sicurezza permanente. Gli interventi di MISE già effettuati (come da comunicazioni del 22 maggio e del 18 giugno) sono:
• Pulizia pareti e carri-ponte del capannone acciaieria (conclusi il 16 maggio 2008);
• Riparazione tubazione danneggiata durante gli scavi delle trincee;
• lavori di MISE relativi allo sversamento d'olio combustibile, posto sul lato capannone acciaieria, terreni classificati con codice 17053* - pericolosi, compresa la rimozione dei due serbatoi;
• asportazione del terreno del lotto "B3" interessato dallo sversamento proveniente dai trasformatori presenti in area (A6);
• bonifica vasca contenente olio combustibile e terreno adiacente (area A8).
Con nota del 12 settembre 2008 è stato comunicato l'esecuzione anche dei lavori riguardanti:
• Pulizia pozzetti posti parallelamente alla linea ferroviaria esterna all'area FAS che addiceva al Rio Sestu, con rimozione del materiale presente all'interno;
• Pulizia barbacani muro perimetrale ferrovia con rimozione del terreno contaminato à ridosso dello stesso e pulizia dei fori di drenaggio nel sopra citato muro;Nella stessa comunicazione viene segnalato l'avvio delle operazioni di bonifica dell'area relativa alla foce del rio Sestu.
Si è in attesa di riscontro di avvenuta bonifica, nelle aree interessate da MISE, da parte degli Enti di controllo.
3) Se non sia il caso di effettuare serie ed approfondite indagini sulle falde acquifere e sui terreni circostanti e acquisire quanto prima informazioni circa la messa in sicurezza della struttura ih oggetto.
Per quanto riguarda le indagini su acqua e falda, fu presentato il Piano della Caratterizzazione a cura dell'Ufficio fallimentare del tribunale di Cagliari il 13/06/2003 (nostro prot. 23097 del 23/06/2003). Nella successiva conferenza dei Servizi del 25/07/2003 fu accolto favorevolmente il Piano di Caratterizzazione a condizione di alcune prescrizioni ed indagini integrative.
I dati raccolti durante la caratterizzazione dell'area hanno messo in evidenza che non vi è stata contaminazione della falda e che la dispersione dei contaminanti nella stessa, avvenuta durante l'attività produttiva, ha riguardato prevalentemente l'interno dello stabilimento.
Per quanto riguarda i terreni circostanti, si riscontrava inquinamenti dovuti a metalli pesanti sia sulla tubazione posata parallelamente alla linea ferroviaria che alla foce del rio Sestu.
Si veda al riguardo quanto descritto in precedenza sulle operazioni di MISE nelle dette aree.
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La foto allegata è agli atti del Consiglio.