CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1179/A

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione LIORI - DIANA sulla riorganizzazione dell'Ufficio Sau dell'Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari.

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In riferimento all'interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi di conoscenza.

La direzione generale della Azienda USL di Cagliari comunica che il dipendente di cui si parla nell'interrogazione, Sig. A.M., non risulta affatto essere stato individuato dal Dirigente Responsabile del servizio Medicina di Base, né dalla Direzione Aziendale quale Responsabile del procedimento per quanto riguarda la scelta e revoca del medico, come ipotizzato dall'interrogazione in oggetto; il dipendente non possiede peraltro una qualifica professionale idonea a ricoprire lo stesso.

Rientra nei compiti del dirigente responsabile assegnare il personale a disposizione nei Settori/Uffici in cui è articolato il Servizio e nelle sedi in cui si svolge la relativa attività, nel pieno rispetto della normativa giuslavoristica vigente: nel caso di specie il Sig. A.M. non è stato affatto trasferito, come asserito nell'interrogazione, ma assegnato ad un Ufficio ubicato nella stessa Sede di servizio (Via Nebida, 21 CA), strettamente collegato alla scelta e revoca del medico (Ufficio Rapporti Internazionali).

Non risulta affatto che siano stati trasferiti dipendenti del Servizio SAU come sostenuto nell'atto in questione e peraltro appare del tutto ingiustificato oltre che assurdo chiedere che vengano annullati dei trasferimenti in verità mai disposti.

La scelta di affiancare i dipendenti SAU con altro personale (n° 2 unità) proveniente da un Ente Regionale di Formazione (e non nazionale disciolto, come erroneamente descritto), nonché accogliere la richiesta di spostamento interno di un dipendente all'Ufficio SAU, rappresenta una scelta del tutto legittima.

Con riguardo all'assegnazione del Sig. A.M. all'ufficio Rapporti Internazionali trova la sua giustificazione con la necessaria sostituzione di un altro lavoratore (recentemente andato in pensione, avente pari qualifica professionale). Pare del tutto ingiustificato descrivere una riorganizzazione del servizio come "un trasferimento punitivo" nei confronti del dirigente UGL che avrebbe segnalato, nello svolgimento delle proprie funzioni di rappresentanza, "disfunzioni e problemi degli uffici".

Si fa presente infine che mai è stato negato al dipendente come ad altri l'esercizio dei propri diritti sindacali, come ad esempio, di partecipare ad incontri sindacali, indire un'assemblea o anche poter colloquiare con la Direzione aziendale o con il proprio responsabile di servizio per affrontare problematiche di lavoro, ecc., né allo stesso dipendente sono mai stati negati ferie o permessi riconosciuti.

L'Assessore
Nerina Dirindin