CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1083/A

Risposta scritta dell'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale all'interrogazione DEDONI - VARGIU - CASSANO - PISANO sulla sospensione dei finanziamenti per i corsi di formazione professionale.

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La manovra finanziaria per il 2008, al momento ancora in discussione, mira, sul sistema della formazione professionale in Sardegna, a concretizzare la fase di trasformazione necessaria per realizzarne la trasparenza, la competitività e l'efficienza in armonia con le linee di sviluppo prefissate.

L'indirizzo politica regionale, infatti, persegue l'obiettivo di far crescere la qualità dell'istruzione pubblica in Sardegna al fine di invertire in maniera radicale il preoccupante fenomeno della dispersione scolastica e, nel contempo, garantire il diritto all'apprendimento in tutte le fasi della vita creando un sistema integrato nel quale istruzione e formazione professionale abbiano pari dignità, interagiscano e si armonizzino in funzione della valorizzazione della persona.

In quest'ottica il DDL (finanziaria regionale 2008) ha previsto un programma di interventi contro la dispersione scolastica a favore delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna a cui far fronte con un impegno finanziario di € 10.000.000.

Nei corso dell'anno giovani di età compresa tra i 16 ed i 18 anni conseguiranno una qualifica professionale di primo livello, portando a compimento gli interventi formativi finanziati dal Fondo Sociale Europeo (bando POR Carlo Magno Misura 3.2). Detti percorsi formativi, frutto di un'attenta rilevazione del fabbisogno territoriale espresso dalle 8 province regionali, garantiscono una qualificazione spendibile nel marcato del lavoro isolano, assicurando nel contempo, per gli allievi che ne fossero privi, il conseguimento del diploma di licenza media inferiore.

Sulla base delle succitate previsioni la Regione ha quindi, per quanto attiene la materia dei corsi sperimentali, garantito una previsione economica tale da fornire esaudienti risposte alle esigenze formative nel tempo manifestate.

Inoltre, sulla paventata discriminante nei confronti degli istituti privati di formazione professionale occorre ricordare che già dal novembre 2004 il Ministro pro tempore dell'Istruzione, Letizia Moratti, invitava, con propria nota, il Presidente della Giunta regionale ad attivarsi per consentire il rientro dei giovani nel sistema dell'istruzione pubblica ed a programmare le attività di formazione e istruzione compatibilmente con le risorse disponibili.

Condividendo l'indirizzo ministeriale, la Regione Autonoma della Sardegna ha, a suo tempo, sottoscritto un protocollo d'intesa con la Direzione scolastica regionale per coordinare e gestire il rientro dei giovani nel sistema di istruzione pubblica e, contestualmente, stipulato accordi con i sindacati regionali ed i rappresentanti degli enti di formazione operanti in Sardegna per l'avvio, a favore dei giovani interessati, delle seconde annualità dei percorsi sperimentali adoperandosi per favorirne, in ogni caso, il rientro nella scuola pubblica.

Sulla scorta di quanto già realizzato lo scopo della riforma regionale intrapresa è quello di superare l'insostenibile dicotomia tra scuola pubblica e formazione professionale privata a favore di una formazione professionale pubblica.

A maggior sostegno di quanto sopra esposto occorre ricordare che anche il Programma Operativo Nazionale (PON Ob.2 - Azioni di sistema - 2007/2013) prevede, tra i processi di riforma sulle politiche e la strutturazione dei sistemi e delle reti per la formazione ed il lavoro, un intervento normativo volto a costruire un sistema di apprendimento permanente - "istituti tecnici superiori" e "poli tecnico- professionali" - in grado di raccordare, in modo organico, l'istruzione e la formazione tecnico professionale a tutti i livelli formativi con il sistema impresa e con i centri di innovazione e ricerca.

Conseguentemente, per il corrente anno, i percorsi sperimentali attivati dagli istituti scolastici in raccordo con le Agenzie formative del sistema regionale, che prenderanno avvio con un ulteriore finanziamento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione pari a c.a. € 500.000, saranno curati dalla Circoscrizione Scolastica Regionale in raccordo con il competente Assessorato della Pubblica Istruzione.