CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1061/A

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione SANJUST sulla chiusura del Servizio di anatomia patologica del Presidio ospedaliero della Cittadella universitaria di Monserrato.

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Con riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto, quanto alle premesse si precisa quanto segue:

1) l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari ha avuto capacità operativa con la nomina del Direttore Generale, effettuata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 45 del 07/05/2007, mentre l'insediamento dello stesso è avvenuto il successivo 14.5.2007.
La deliberazione di Giunta Regionale n. 13/1 del 30.3.2007 con la quale è stata costituita l'Azienda, ai sensi della LR n.10/2006 e del D.Lgs. n. 517/99 ha preso atto della Deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Cagliari del 27.3.2007 e dei Decreti Rettorali n. 679 del 29.3.2007 e n. 680 del 29.3.2007 con i quali il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Cagliari ha provveduto alla ricognizione, tra gli altri, dei beni immobili, mobili, attrezzature e arredi del Policlinico universitario di Monserrato. Nella scheda relativa alle attrezzature affidate al Servizio di Anatomia Patologica, sono presenti, salvo errori e/o omissioni n.25 attrezzature , recanti come causale <<comodato dell'Università di Cagliari, per un valore nominale complessivo di euro 131.394,40.
Si è provveduto pertanto, in ragione della differenza dei valori tra quanto affermato nell'interrogazione e la scheda in argomento, ad inoltrare una richiesta di precisazioni all'Ateneo, al fine di chiarire la questione.

2) Come noto, l'Azienda Policlinico era un'azienda dell'Università sprovvista di propria personalità giuridica, a differenza dell'attuale Azienda.
Dall'esame degli atti del Policlinico, questa circostanza ha comportato che avesse piena operatività il divieto di cui all'art.6 comma 5 del D.Lgs.n.502/92, secondo il quale <<È fatto divieto alle università di assumere nei profili indicati i laureati in medicina e chirurgia ed in odontoiatria>>.
In base a tale disposizione, il Policlinico non poteva procedere ad alcuna assunzione a tempo indeterminato se non di personale docente, ed ha potuto assicurare l'integrazione tra la didattica e l'assistenza solo stipulando contratti libero-professionali, che sono poi portati a temine di scadenza naturale con il Piano di superamento del precariato nella Sanità. Nel caso dell'Anatomia Patologica di Monserrato, non avendo portato alcun risultato la richiesta di comando di alcuni sanitari da altre aziende, è stata invece stipulata dal Policlinico una convenzione con la ASL 8.

3) Tali rapporti convenzionali sono cessati il 12.07.2007, non solo per l'onere sostenuto ma anche per gli adempimenti connessi al mandato conferito al Direttore Generale dell'Azienda, riferito al superamento delle duplicazioni "non adeguatamente motivate".
Il Piano Sanitario Regionale approvato dal Consiglio regionale il 19.1.2007 dispone infatti per l'Anatomia Patologica il principio dell'integrazione con. le altre strutture sanitarie che insistono nell'area metropolitana di Cagliari, prevedendo la riorganizzazione e la "progressiva riduzione delle Unità operative concentrate nei presidi ospedalieri di Cagliari".

4) Il 14 luglio 2007 , è stato disposto il comando della Dottoressa Daniela Onnis dal P.O. "San Giovanni di Dio", entrato a far parte con il Policlinico di Monserrato nell'Azienda, al fine di garantire la presenza continua di un medico nell'arco dell'attività lavorativa settimanale, coadiuvata dalle due biologhe contrattiste, debitamente «formate» dai consulenti del "Businco".

5) La chiusura della convenzione con la ASL 8 non ha portato alcun disservizio ai pazienti, in quanto la programmazione degli interventi chirurgici è stata realizzata in modo da garantire il servizio anche nei casi di <<estemporanea>>: i campioni bioptici sono stati inviati al Servizio di Anatomia Patologica del già citato "San Giovanni di Dio" e le biopsie estemporanee eseguite "in loco" mediante accordi diretti tra gli operatori.
Per quanto attiene al riscontro di <<gravi e palesi errori diagnostici>>, si comunica che non esiste agli atti nessuna denuncia da parte di pazienti che richiedono risarcimenti o lamentano disservizi.

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Quanto alle azioni intraprese per l'incremento del personale del Servizio di Anatomia Patologica, in attesa delle linee guida regionali sulla dotazione organica, si precisa che è stato recentemente istituito un posto di dirigente medico di anatomia patologica da destinare per l'appunto al presidio di Monserrato, mentre per quanto riguarda il personale tecnico, nell'impossibilità di fare ricorso a forme flessibili per il divieto imposto dalla Finanziaria (L.244/07) e di confermare il personale già a contratto, peraltro sprovvisto della specializzazione necessaria, si è provveduto a bandire un concorso per tecnici di laboratorio biomedico e nelle more, si è dato l'avvio ad una procedura per la mobilità interna di tecnici di laboratorio biomedico, all'esito della quale saranno destinate n. 2 unità al Servizio in argomento.

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La manutenzione delle apparecchiature è assicurata sia da contratti di manutenzione annuali che da chiamate <<on demand>>.

Non risulta in letteratura che una macchina si possa deteriorare per il non uso...

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Per quanto attiene infine all'organizzazione del lavoro ed allo spostamento dei campioni, è il caso di ricordare che non tutti gli ospedali, seppure dotati di reparto di chirurgia, sono provvisti di servizio dì anatomia patologica.

Per esempio, l'evoluta Provincia autonoma di Trento, nella quale sono attivi nove ospedali nei quali è praticata la chirurgia, solo due (Trento e Rovereto) sono dotati di un proprio servizio di anatomia patologica.

E' appunto per questa realtà organizzativa, diffusa su tutto il territorio nazionale, che si stanno sempre più attivando i progetti di teleconsulto, come per es. il progetto RTP .

Telemedicina Specializzata-Rete di Telepatologia Oncologica, nei quali è coinvolta anche quest'Azienda.

Il <<pezzo anatomico>> sta nel luogo del prelievo ma può essere oggetto di diagnosi a distanza.

Quanto alla chiusura del P.O. San Giovanni di Dio, anche in considerazione delle attuali possibilità nel reperire i fondi necessari per la costruzione di ulteriori <<Blocchi>> a Monserrato, che in ogni caso richiederebbero tempi di almeno tre anni per la loro realizzazione, non si ritiene che per la durata del mandato dello scrivente, sia ipotizzabile una chiusura del presidio.

Si esprime la convinzione che le attività di Anatomia patologica svolte complessivamente nell'Azienda Ospedaliero Universitaria, non abbiano avuto alcun nocumento dalla temporanea unificazione dei servizi dei Presidi di Monserrato e del San Giovanni di Dio, attuata in esecuzione del Piano Sanitario Regionale.