CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 351/A
INTERPELLANZA SALIS - URAS - BIANCU - SERRA sui pesanti tagli del personale previsti in Sardegna dal piano di ristrutturazione della Telecom.
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I sottoscritti,
premesso che:
- a partire dall'ormai lontano 1999 i dipendenti della Telecom
Italia Spa sono stati interessati da ripetute operazioni di
collocamento in mobilità e cassa integrazione in conseguenza di una
serie di ristrutturazioni aziendali che, secondo le organizzazioni
sindacali, hanno determinato, nell'arco di tempo indicato, una
perdita totale di circa quindicimila posti di lavoro;
- per la Sardegna il calo occupazionale determinato in tale periodo
dalla Telecom è stato proporzionale ai dati nazionali, ma, a causa
della continua grave crisi economica, la perdita di circa 1.500
posti di lavoro per la nostra Regione ha comportato conseguenze più
pesanti che nel resto d'Italia;
- il nuovo piano di ristrutturazione presentato a giugno
dall'amministratore delegato della Telecom Italia prevede una
ulteriore riduzione dell'organico sul territorio nazionale; in base
a tale piano saranno 5 mila, su un totale di 58.168, i dipendenti
che lasceranno Telecom entro il 2010;
- lo stesso piano prevede che per la Sardegna gli esuberi siano 86
per la Provincia di Cagliari, 20 per quella di Sassari, 20 per
quella di Nuoro, 9 per quella di Oristano, per un totale di 135
posti di lavoro che verranno cancellati nei prossimi due anni;
considerato che, a causa dei suddetti tagli, il numero dei
dipendenti Telecom in Sardegna è passato negli ultimi dieci anni da
2500 a poco più di 1000 unità, la nuova riduzione risulta quanto mai
gravosa per la nostra regione in quanto comporta una perdita di
oltre il 13 per cento dei posti di lavoro, contro una percentuale
nazionale inferiore al 10 per cento;
evidenziato che la situazione si presenta ancor più grave se si
considera che i tagli proporzionalmente maggiori colpiranno proprio
i territori più poveri dell'isola in quanto il suddetto piano
prevede una riduzione di oltre il 20 per cento dell'attuale organico
Telecom per la provincia di Nuoro e una perdita pari al 30 per cento
per quella di Oristano;
sottolineato che su un organico già così pesantemente ridotto, gli
ulteriori tagli previsti comporterebbero gravi conseguenze per gli
utenti con la cancellazione di interi settori operativi e con un
netto peggioramento dei servizi offerti dalla compagnia di
telecomunicazioni;
preso atto che la Telecom Italia si è di recente aggiudicata
l'appalto della Regione autonoma della Sardegna per la realizzazione
della rete telematica regionale per un importo di 11,5 milioni di
euro, dopo aver goduto negli anni scorsi di ulteriori ingenti
commesse per la realizzazione del servizio ADSL in tutti i comuni
dell'Isola;
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere se:
1) ritenga opportuno avviare una trattativa, di concerto con le
organizzazioni sindacali, con la Telecom Italia Spa, per verificare
la possibilità di evitare in Sardegna l'ulteriore riduzione del
personale della società o quantomeno il riallineamento di tale
riduzione alle percentuali operate nel resto d'Italia;
2) inoltre ritenga opportuno, in considerazione dei rapporti di
collaborazione in corso tra la Regione e la Telecom Italia,
verificare con codesta società la possibilità di impiegare il
personale stimato in esubero nella realizzazione di nuove attività
ad alto contenuto tecnologico da ubicare in Sardegna, come già fatto
peraltro dalla Telecom in altre regioni del Meridione, evitando così
la perdita di 135 posti di lavoro che aggraverebbe ulteriormente la
già drammatica situazione occupazionale della nostra Regione.
Cagliari, 22 dicembre 2008