CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 328/A
INTERPELLANZA LA SPISA - AMADU - CHERCHI Oscar - CONTU - LICANDRO - LOMBARDO - PILERI - PITTALIS - PETRINI - RASSU sul futuro della chimica in Sardegna alla luce dell'accordo di programma sottoscritto il 14 luglio 2003.
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I sottoscritti,
premesso che:
- in data 14 luglio 2003, a conclusione di una complessa e
articolata fase di concertazione con le parti sociali e datoriali,
regionali e nazionali, e di stretta e proficua collaborazione fra
il Governo nazionale e la Giunta regionale, è stato siglato, a
Palazzo Chigi, l'accordo di programma per la qualificazione dei
poli chimici della Sardegna;
- l'accordo rappresenta un importante risultato politico e
programmatico non soltanto per il comparto della chimica, ma per il
futuro dell'industria regionale ed è riconosciuto, unanimemente,
come lo strumento irrinunciabile per il rilancio del settore
chimico regionale entro un quadro di riferimento nazionale;
- le azioni previste dall'accordo riguardano una serie di
interventi di riqualificazione dei poli industriali e di rilancio
delle attività che coinvolgono in modo integrato i tre principali
siti chimici regionali di Assemini, Porto Torres e Ottana;
- la strategia di intervento sancita dall'accordo per la chimica è
parte integrante di un disegno programmatico di livello nazionale
che investe tutto il comparto della chimica del Paese ed in
particolare i collegamenti fra i siti della Regione Sardegna e
quello di Porto Marghera;
- uno dei punti più qualificanti dell'accordo di programma riguarda
l'intesa (siglata nel maggio 2004) fra il gruppo multinazionale
Ineos e la Syndial (Gruppo ENI) per la cessione alla Ineos di tutti
i principali assets della chimica appartenenti alla Syndial (in
particolare gli impianti di Assemini della linea del cloro, dei
cloro derivati e della filiera del PVC);
- l'attuazione della intesa Ineos-Syndial riveste, per il futuro
della chimica in Sardegna, un'importanza strategica senza
precedenti; l'intesa non solo assicura investimenti che aumentano
in modo sensibile la produzione di cloro e cloro derivati, ma
consolida tutte le altre produzioni chimiche della Regione; Ineos,
infatti, è il maggiore consumatore di etilene prodotto dallo steam
cracking di Porto Torres, impianto fondamentale per la
continuazione produttiva di altri impianti presenti sia nello
stesso sito di Porto Torres, che in quello di Assemini
(polietilene, cumene, fenolo, cicloesanolo, dicloroetano,
aromatici, ecc.);
considerato che:
- fin dal 2004 era del tutto evidente che il gruppo Ineos avesse un
interesse ad investire in Sardegna con una chiara prospettiva di
medio-lungo termine con la precisa richiesta che fossero assicurate
tariffe energetiche non svantaggiose rispetto ai principali
competitor internazionali;
- per queste ragioni la strategia di rilancio della chimica
regionale e nazionale ha fin da subito interessato le questioni
energetiche della nostra Regione sulle quali la precedente Giunta
regionale aveva assunto precisi impegni riguardanti in
particolare:
- attuazione degli interventi che prevedono che l'Isola diventi la
seconda via di adduzione del metano al continente italiano e, per
questo tramite, anche al sud del continente europeo, con
provenienza dalle coste del Mediterraneo meridionale;
- rilancio della miniera Carbosulcis, assicurando il raggiungimento
del break-even, nel quadro di un progetto integrato miniera-nuova
centrale termoelettrica del Sulcis;
- mantenimento, a tal fine, con gli opportuni interventi normativi
(modifica del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio
1994) delle prerogative di prezzo e delle agevolazioni finanziarie
previste per la produzione di energia elettrica, già previste per
il progetto ATI-Sulcis;
- coinvolgimento, con logiche di autoproduzione, delle grandi
industrie metallurgiche del Sulcis nel progetto di realizzazione e
gestione della nuova centrale termoelettrica per assicurare alle
stesse l'abbattimento dei costi energetici e certezze di
prospettiva ai loro piani industriali;
- per l'attuazione dell'accordo fu individuato (precedente Giunta e
Governo nazionale) dallo stesso accordo un comitato di
coordinamento composto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri
- Dipartimento per lo sviluppo territoriale (che lo presiede), dal
Ministero delle attività produttive, dal Ministero dell'ambiente,
con la partecipazione dell'Osservatorio chimico nazionale e della
Regione Sardegna;
- tale comitato è stato formalmente istituito in data 1° marzo 2004
e, in tale occasione, si sancì che l'Assessorato regionale
dell'industria avrebbe coordinato le iniziative locali riguardanti
i tre siti della Regione;
- come segnalato con una mozione dell'ottobre 2004,
dall'insediamento della nuova Giunta ad oggi si percepiva in modo
netto che si fosse interrotto il percorso di attuazione
dell'accordo di programma e fosse venuta meno l'indispensabile
azione di raccordo con il Governo nazionale;
evidenziato che:
- quella netta sensazione dell'ottobre 2004 diventa oggi tragica
realtà a fronte degli ultimi recentissimi accadimenti che
evidenziano il rischio concreto che, nella totale assenza della
Regione Sardegna, si sancisca definitivamente il fallimento
dell'intesa Ineos-Syndial;
- da un comunicato ufficiale della Ineos, si apprende infatti
che:
- a far data dalla sottoscrizione dell'accordo di programma per la
Sardegna (con conseguente presentazione di un contratto di
programma positivamente istruito) e del protocollo di intesa del 14
dicembre 2006 per Porto Marghera, il Gruppo Ineos (Ineos vinyls
Italia) si è adoperato in ogni modo per dare attuazione all'intesa
con Syndial, collaborando fattivamente con le istituzioni locali e
centrali, come confermato dall'ottenimento, lo scorso marzo, della
positiva valutazione d'impatto ambientale per la realizzazione del
progetto di "bilanciamento" a Porto Marghera;
- l'intero progetto industriale è, quindi, basato su diversi
interventi, tutti strettamente necessari per il buon esito
dell'intero piano;
- l'acquisizione dell'impianto di produzione del cloro-soda di
Assemini da Syndial è uno step necessario per l'attuazione
dell'intero progetto;
- tale acquisizione non è stata possibile per difficoltà rivelatesi
insormontabili ed insorte imprevedibilmente alla fine dei
negoziati;
- benché il comunicato della Ineos non riveli tali difficoltà (da
loro non illustrabili in quanto, allo stato, confidenziali), è
chiaro che la Syndial stia cercando ogni e qualsiasi pretesto per
non concludere la trattativa mettendo così a rischio tutto
l'accordo di programma per la Sardegna;
- a fronte di questa situazione si apprende, inoltre, che, a
seguito di una ampia mobilitazione territoriale degli attori locali
e istituzionali di Porto Marghera e della Regione interessata, è
stato richiesto ed ottenuto un urgente incontro fissato per il 9 di
luglio con il Ministro Scajola per scongiurare il fallimento della
intesa Ineos-Syndial;
preso atto che:
- in tutta questa complessa e rischiosa situazione per la
sopravvivenza del comparto chimico nazionale, e quindi sardo,
appare ingiustificabile e inaccettabile il comportamento di totale
assenza della Giunta regionale, del suo Presidente e dell'Assessore
dell'industria;
- questa situazione assume i toni del grottesco se si considera che
ad oggi la Giunta regionale della Sardegna nulla ha fatto per
essere presente all'incontro con il Ministro Scajola del prossimo 9
luglio 2008, dove evidentemente saranno discusse le sole questioni
di Porto Marghera ed in secondo piano quelle della Sardegna;
tutto ciò rilevato, considerato che quanto si sta verificando, anche per inerzia della Giunta in carica, rischia di vanificare il lungo lavoro cominciato nel 2003 compromettendo le principali finalità strategiche dell'accordo sulla chimica in Sardegna,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione
e l'Assessore regionale dell'industria per conoscere:
1) se corrisponda al vero quanto sopra rappresentato;
2) le ragioni per le quali l'intera vicenda non sia stata
monitorata e governata dal Comitato di coordinamento nazionale
previsto dall'accordo di programma, con la fattiva partecipazione
della Regione, evitando che si arrivasse alla attuale situazione di
grave criticità;
3) quali siano le ragioni per cui la Sardegna, a differenza della
Regione Veneto, nulla ha fatto per una mobilitazione del territorio
contro il rischio del fallimento dell'intesa e per quali ragioni
non sarà presente all'incontro fissato per il 9 luglio 2008 presso
il Ministero delle attività produttive;
4) quali misure urgenti la Giunta regionale intenda adottare per
scongiurare il fallimento dell'intesa Ineos-Syndial e il
conseguente fallimento della parte più rilevante dell'accordo sulla
chimica in Sardegna;
5) se la Giunta regionale intenda riferire con urgenza al Consiglio
regionale sullo stato di attuazione dell'accordo di programma per
la chimica.
Cagliari, 2 luglio 2008