CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 327/A
INTERPELLANZA LA SPISA sulle problematiche patite dai familiari e dai piccoli pazienti affetti dalla malattia rara denominata aciduria metilmalonica con omocistinuria.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- l'aciduria metilmalonica con omocistinuria è una malattia
metabolica che consiste in un difetto del metabolismo della
vitamina B12;
- è una malattia rara che colpisce un neonato ogni 4-5 mila, ed è
diagnosticabile a seguito dello screening neonatale allargato a
diverse malattie congenite del metabolismo;
- in Sardegna viene eseguito, dal 1990, solamente lo screening
neonatale della fenilchetonuria, mentre lo screening allargato
viene eseguito solamente in Toscana, Liguria e Lazio;
- di tale malattia risulta affetto, al momento, un bambino sardo di
appena due anni e mezzo la cui diagnosi non è stata tempestiva,
così come la patologia richiederebbe, e i danni subiti nei primi
mesi di vita potrebbero non essere più recuperabili;
considerato che:
- al momento, il bimbo è in cura presso la Clinica pediatrica
dell'Ospedale Microcitemico di Cagliari dove esegue controlli
periodici indispensabili per la cura;
- da qualche tempo, alla Clinica pediatrica del Microcitemico non
sarebbe più possibile eseguire i controlli di cui sopra per cui i
prelievi dovranno essere inviati presso altri laboratori nella
Penisola;
- il bambino si troverebbe nella fase più critica dello sviluppo
della malattia per cui la tempestività di acquisizione dei referti
consentirà al medico curante di adattare e dosare la terapia;
- l'invio dei prelievi nella Penisola, infatti, annullerebbe il
principio di tempestività non garantendo l'efficacia del servizio
così come lo è stato fino a quando era totalmente funzionante il
laboratorio di Cagliari;
- la riduzione delle analisi di laboratorio al Microcitemico, con
il blocco del settore "altamente specializzato", è dovuto al fatto
che, dopo 17 anni di precariato, la responsabile del laboratorio è
risultata vincitrice del concorso per dirigente della stessa
struttura e ora si trova in aspettativa mentre alla ASL non ci
sarebbe nessuno in grado di sostituirla;
evidenziato che:
- il farmaco salvavita per curare la patologia in oggetto non
sarebbe più in produzione in alcuna industria farmaceutica;
- il farmaco, la idrossocobalamina (OHB12 5mg/2 ml polvere e
solvente per soluzione iniettabile B03BA03) era prodotto dalla
Doppler di Rozzano in provincia di Milano, per conto della
Pfizer;
- il farmaco non è più in produzione in quanto è stato eliminato
dall'elenco del Ministero della sanità;
- contrariamente, dall'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) si
sostiene che non è vero che il farmaco idrossocobalamina sia stato
ritirato dall'elenco del Ministero;
preso atto che:
- attualmente, del farmaco non c'è traccia in alcuna farmacia
ospedaliera e le scorte previste per la somministrazione al piccolo
paziente sono andate ad esaurirsi;
- il medico che ha in cura il piccolo ha suggerito ai genitori di
somministrare la terapia utilizzata all'inizio della scoperta di
questa malattia, iniettando un farmaco simile, ma con basso
dosaggio e che non sviluppa gli stessi principi attivi;
- questo prodotto dovrebbe essere iniettato in dose molto alta
(almeno due siringhe) producendo una terapia molto dolorosa,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per
sapere:
1) quali iniziative intendano attuare a sostegno dei piccoli
pazienti affetti dalla malattia rara denominata aciduria
metilmalonica con omocistinuria e dei loro genitori che,
soprattutto in questo ultimo periodo, si trovano a dover affrontare
una serie di problematiche caratterizzate, soprattutto,
dall'eccezionalità della patologia diagnosticata e dalle esigenze
di bilancio;
2) quali azioni si intendano attivare allo scopo di garantire al
piccolo paziente la giusta terapia e il corretto dosaggio del
farmaco riscontrabile attraverso la tempestività dei referti di
analisi di laboratorio dei prelievi effettuati;
3) se sia possibile, in accordo con il Ministero della sanità, far
proseguire la produzione del farmaco salvavita così da garantire ai
piccoli pazienti affetti da aciduria metilmalonica con
omocistinuria, le scorte necessarie del farmaco il cui principio
attivo è la idrossocobalamina, ritenuto salvavita per questa
patologia;
4) quali siano i motivi per i quali non si è ritenuto opportuno
sostituire il direttore del laboratorio di analisi del
Microcitemico di Cagliari in aspettativa, motivo per cui è stata
bloccata l'attività della struttura, relativamente alle analisi
"altamente specializzate".
Cagliari, 26 giugno 2008