CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 315/A
INTERPELLANZA LA SPISA sul ricorso alla Corte costituzionale proposto dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 22 aprile 2008 circa l'illegittimità dell'articolo 3, comma 13, della legge regionale n. 3 del 2008.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- i beneficiari dell'articolo 3, comma 13, della legge regionale n.
3 del 2008 sono tutti dipendenti assunti con concorso pubblico non
riservato che prevedeva il possesso di alcuni titoli per l'accesso
allo stesso concorso (attestato di dattilografo o attestato di
archivista) e l'espletamento di una prova pratica e di una prova
orale;
- gli stessi hanno partecipato ad un concorso interno bandito
dall'Assessore degli affari generali, personale e riforma della
Regione, con decreto n. 593/P del 17 giugno 2003 pubblicato nel
supplemento straordinario del BURAS n. 19 del 28 giugno 2003, per
titoli e per esami per 167 posti elevabili a 469 unità complessive
del livello economico iniziale della cat. C dell'Amministrazione
regionale, con relativa copertura finanziaria;
- tale concorso interno è stato successivamente modificato
dall'attuale Assessore degli affari generali, personale e riforma
della Regione, con decreto n. 1298/P del 4 novembre 2004,
determinando in 167 unità i posti messi a concorso (delibera della
Giunta regionale n. 45/16 del 4 novembre 2004) senza alcuna
elevabilità degli stessi e, soprattutto, senza modifica dei criteri
di selezione che andavano senz'altro adeguati alla nuova
situazione;
evidenziato che:
- l'espletamento del concorso senza modifica dei criteri di
selezione ha dato luogo ad una graduatoria nella quale i 167
vincitori in alcuni casi non avevano conseguito il massimo dei voti
mentre tantissimi fra i rimanenti idonei avevano conseguito il
massimo alla prova selettiva;
- nelle finanziarie precedenti e anche nell'ultima finanziaria sono
stati favoriti gli ingressi senza concorso di alcune categorie
(vedi legge n. 22 - ex controllo interno di gestione - ex IACP - ex
LSU - SAR - Progemisa - Hydrocontrol - Sigma invest) senza prima
verificare se, all'interno della Regione vi fossero già le
professionalità per svolgere i compiti per i quali sono stati
chiamati questi gruppi di nuovi dipendenti;
- i dipendenti di cui si parla hanno sempre svolto mansioni proprie
della categoria C, oltre che della categoria B, e sono tutti idonei
al concorso interno per cui hanno dimostrato ampiamente di essere
adeguati a svolgere le mansioni previste nella categoria superiore
e non si dovrebbe parlare di passaggio automatico ma di passaggio
dovuto;
verificato che:
- in altre situazioni analoghe di presunta violazione della
legittimità degli articoli 3 e 97 della Costituzione o di un
utilizzo troppo ampio dell'autonomia sotto il profilo
dell'inosservanza dei limiti alle competenze legislative della
Regione, la Corte costituzionale si è espressa in maniera chiara ed
inequivocabile dichiarando non fondata la questione (nello
specifico parliamo del ricorso verso l'articolo 3 della legge della
Regione Sardegna 8 luglio 2002, n. 11, sollevato dal Presidente del
Consiglio dei ministri, in riferimento agli articoli 3 e 97 della
Costituzione nonché all'articolo 3 dello Statuto speciale per la
Sardegna);
- nell'ambito del ricorso appena citato, la Regione Sardegna si era
opposta al ricorso proposto dal Presidente del Consiglio dei
ministri, costituendosi nel giudizio contro lo stesso e presentando
ampia memoria difensiva nei confronti dell'operato del Consiglio
regionale;
- la Corte costituzionale, infatti, riconobbe che, essendo la
materia dello stato giuridico ed economico del personale della
Regione Sardegna riservata dall'articolo 3, lettera A) dello
Statuto, alla legislazione esclusiva della Regione e garantita dal
nuovo articolo 117 della Costituzione che rende tale autonomia
ancora più ampia rispetto al dettato dello Statuto stesso;
- alla regola del pubblico concorso è possibile apportare deroghe
(come del resto ammette il terzo comma dell'articolo 97 della
Costituzione) qualora ricorrano particolari situazioni che le
rendano non irragionevoli;
- sembrerebbe davvero non irragionevole che dei dipendenti, che di
fatto svolgono da svariati anni i compiti propri della categoria C,
hanno effettuato il loro ingresso in Regione sottoponendosi ad un
concorso pubblico al quale, chiunque volesse farlo, ha potuto
partecipare e ha poi sostenuto le prove previste da una selezione
interna che li vede idonei in una graduatoria ancora aperta abbiano
il diritto sacrosanto di vedere applicato il comma 13 dell'articolo
3 della legge regionale n. 3 del 2008 che li colloca nel livello
iniziale della categoria C,
chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere se
non ritenga necessario e urgente intervenire, con gli studi legali
della Regione, a difesa dell'articolo 3, comma 13, della legge
regionale n. 3 del 2008 in considerazione di situazioni analoghe e
del tutto assimilabili in cui la Corte costituzionale si è espressa
in favore dell'operato del Consiglio regionale della
Sardegna.
Cagliari, 15 maggio 2008