CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 309/C-5
INTERPELLANZA LAI Renato sul pericolo di incendi derivante dalla compromissione dei boschi dell'alta collina e montagna della Sardegna centro-settentrionale in conseguenza del fenomeno meteorologico di "neve pesante" eccezionalmente verificatosi il 17 dicembre 2007.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- nella notte tra il 16 ed il 17 dicembre 2007 in estese aree collinari e
montane del nuorese, del Goceano e della Gallura si è verificata una nevicata di
eccezionale portata sia per l'intensità che per la tipologia definita dagli
esperti "neve pesante";
- i territori maggiormente interessati dall'evento sono stati quelli dei Comuni
di Bitti e Orune per la Provincia di Nuoro, di Alà dei Sardi, Buddusò, Monti,
Calangianus, Tempio e Berchidda per la Provincia di Olbia-Tempio, di Nughedu San
Nicolò, Illorai, Esporlatu e Pattada per la Provincia di Sassari;
- i boschi nelle aree dove l'intensità della nevicata è stata maggiore, hanno
subito rilevanti danni tecnicamente definiti come sramatura, sbrancatura,
stroncatura dei fusti fino al ribaltamento dell'albero intero;
- risultano particolarmente estesi i danni alle foreste di sughera, molto
diffuse nelle aree interessate;
- le amministrazioni dei comuni della fascia nord orientale dell'Isola hanno
organizzato diversi incontri per richiedere lo stato di "calamità naturale" e
per richiamare l'attenzione della Regione e dello Stato;
- è stato elaborato, su richiesta dell'assemblea dei sindaci, tenutasi a Monti
il 17 gennaio 2008, uno studio da parte della Facoltà di agraria dell'Università
di Sassari, coordinato dal prof. Sandro Dettori, finalizzato ad analizzare le
conseguenze di tale evento nevoso, a quantificare i danni e ad individuare gli
interventi necessari;
considerato che:
- la relazione redatta dalla Facoltà di agraria dell'Università di Sassari mette
in evidenza il gravissimo pericolo di incendi derivante dalla presenza nei
boschi danneggiati di un'ingente biomassa costituita dai rami spezzati o caduti,
dai tronchi ribaltati, dalla ramaglia essiccata che ingombra le piante, il
sottobosco, il suolo costituisce una sorta di combustibile che incrementa il
pericolo di innesco e propagazione degli incendi e può ostacolare le operazioni
a terra di spegnimento;
- lo stesso studio analizza anche le conseguenze sotto il profilo fito-sanitario
per i traumi sulle piante e per l'apertura di ferite negli organi legnosi, con
esposizione ai parassiti fungini ed alle infezioni di altri particolari agenti
patogeni che possono avviare processi di deterioramento, deperimento ed
essiccamento da cui può derivare la morte della quercia da sughero;
tenuto conto che:
- gli interventi da adottare devono essere finalizzati ad affrontare ed a
prevenire il rischio di incendi dovuto alla presenza nei boschi danneggiati di
ingenti quantità di biomassa inerte ed essiccata;
- non va sottostimata l'esigenza di un intervento di tipo fito-sanitario sulle
piante danneggiate per impedirne 1'essiccamento;
- il recente quadro normativo potrebbe agevolare il coinvolgimento dell'Ente
foreste nelle azioni indispensabili a prevenire gli incendi boschivi con
interventi per eliminare le ramaglie essiccate presenti nelle sugherete, anche
private;
rilevato che:
- allo stato attuale la condizione dei boschi nelle aree interessate è ancora
fortemente compromessa in quanto sono mancati gli interventi di recupero;
- l'assenza di interventi avrà come ripercussioni l'aumento del pericolo di
incendi nelle foreste danneggiate e la diffusione di malattie parassitarie e
fungine con grave pregiudizio sulla vitalità delle piante;
- non è stata presa in considerazione la richiesta di intervento e di attenzione
al problema fatta dal sottoscritto con specifiche argomentazioni e attraverso un
apposito emendamento in occasione della discussione dell'articolo 5 della legge
finanziaria,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore della difesa
dell'ambiente al fine di conoscere:
1) quali interventi intendano mettere in atto con urgenza, considerata
l'imminenza della stagione estiva, per prevenire il rischio di incendi legato
alla persistenza nei boschi della Sardegna centro-settentrionale danneggiati
dalla nevicata del 17 dicembre 2007 di ingenti quantità di ramaglie essiccate;
2) con quali modalità possono essere affidate le competenze per azioni così
complesse all'Ente foreste della Sardegna;
3) come intendano procedere per salvaguardare lo stato fito-sanitario delle
piante danneggiate e sottoposte al rischio di essiccamento legato agli agenti
fungini e parassitari.
Cagliari, 23 aprile 2008