CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 285/A
INTERPELLANZA DIANA - LIORI - ARTIZZU - MORO - SANNA Matteo sulle direttive in materia di organizzazioni di produttori agricoli emanate dalla Giunta regionale con delibera n. 27/16 del 17 luglio 2007.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- il decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, ha introdotto
norme per la regolamentazione delle organizzazioni di produttori
agricoli;
- l'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo n. 102 del 2005
attribuisce al Ministro delle politiche agricole e forestali il
potere di stabilire per decreto il numero minimo di produttori
aderenti e il volume minimo di produzione commercializzata per il
riconoscimento delle organizzazioni di produttori;
- l'articolo 3, comma 5, del decreto legislativo n. 102 del 2005
attribuisce alle regioni il potere di stabilire limiti superiori a
quelli indicati dal Ministro nel decreto di cui sopra;
considerato che:
- con decreto 12 febbraio 2007, n. 85, il Ministro delle politiche
agricole e forestali ha fissato i requisiti minimi per il
riconoscimento delle organizzazioni di produttori;
- relativamente alle organizzazioni di produttori lattiero-caseari,
il decreto di cui sopra stabilisce i requisiti minimi di 5
produttori aderenti e 1.000.000 di euro di volume minimo di
produzione commercializzata;
preso atto che:
- con delibera n. 27/16 del 17 luglio 2007, la Giunta regionale ha
fissato i requisiti minimi per il riconoscimento delle
organizzazioni di produttori;
- relativamente alle organizzazioni di produttori lattiero-caseari
del comparto bovino, la delibera di cui sopra stabilisce i
requisiti minimi di 350 produttori aderenti e 125.000.000 di euro
di volume minimo di produzione commercializzata;
valutato che:
- i requisiti minimi fissati dalla Giunta regionale appaiono del
tutto sproporzionati rispetto alle dimensioni del comparto bovino
sardo e, peraltro, il volume minimo di produzione commercializzata
non è neppure lontanamente paragonabile ai volumi minimi fissati
per i diversi altri comparti di produzione, per nessuno dei quali
si arriva a superare i 30.000.000 di euro;
- i requisiti minimi fissati dalla Giunta, a quanto risulta,
potrebbero essere rispettati da una sola delle organizzazioni di
produttori del comparto oggi esistenti e porterebbero dunque alla
revoca del riconoscimento a soggetti cooperativi importanti e
consolidati, in particolare delle zone interne;
- la revoca del riconoscimento a tali realtà comporterebbe la loro
esclusione dai contributi specifici previsti per le organizzazioni
di produttori, oltre a privarle del loro ruolo di fondamentale
importanza nella programmazione della produzione, nella
stabilizzazione dei prezzi e nel supporto alla commercializzazione,
a tutto svantaggio dei produttori,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale all'agricoltura e
riforma agro-pastorale affinché riferisca:
1) per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di fissare in
125.000.000 di euro il volume minimo di produzione commercializzata
necessario per il riconoscimento delle organizzazioni di
produttori, incrementando del 2.500 per cento il volume minimo
stabilito dal Ministero delle politiche agricole e forestali;
2) sulla base di quali dati la Giunta regionale ritiene che tale
volume minimo di produzione commercializzata sia realisticamente
compatibile con le dimensioni del comparto bovino sardo;
3) quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di
revocare la delibera n. 27/16 del 17 luglio 2007 o, in alternativa,
di rettificarla rimodulando i requisiti minimi richiesti per il
riconoscimento delle organizzazioni di produttori lattiero- caseari
del comparto bovino.
Cagliari, 16 ottobre 2007