CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 280/A

INTERPELLANZA LA SPISA sui disservizi denunciati dai familiari degli utenti inseriti nel servizio di Assistenza domiciliare integrata (ADI) dell'ASL n. 8.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- a seguito del travagliato passaggio di consegne fra la società che gestiva il servizio di ADI (ADI 2000) e la società subentrante (CTR Domisanitas) dopo gli esiti dei bando di gara espletato dall'ASL n. 8, non sembrerebbero attenuarsi i disagi nei confronti degli utenti assistiti dal servizio;
- quasi quotidianamente si levano alte le proteste degli assistiti e dei loro familiari che troverebbero discordanti gli interventi e i servizi che dovrebbero ricevere dal personale inviato ai domicili, così come è accaduto fino ai primi giorni di agosto, periodo precedente alla presa in carico del servizio da parte della società subentrante;

considerato che:
- i disagi di cui siamo venuti a conoscenza segnalano una costante discontinuità dei trattamenti fisioterapici a causa dell'impossibilità dei nuovi operatori a presentarsi al domicilio negli orari disponibili e vincolanti lo stato fisico dei pazienti;
- in particolare, si tratta di pazienti cronicamente allettati, e in particolare, qualcuno portatore di catetere vescicale permanente, marcata riduzione delle masse muscolari e distrofia cutanea;
- in particolare, una paziente, che necessiterebbe di fisioterapia da effettuare con puntualità, dal primo agosto al giorno diciotto dello stesso mese ha ricevuto solamente due interventi fisioterapici;
- l'anno precedente, la fisioterapia quotidiana e costante praticata alla donna, le ha consentito la ripresa della deambulazione dopo quasi un anno di immobilità;

tenuto conto che:
- di seguito, alla stessa paziente è stata interrotta la fisioterapia per la mancata possibilità, da parte degli operatori della società subentrante, di poter soddisfare le esigenze della stessa, esigenze peraltro certificate dalla ASL di competenza;
- sono insorti, inoltre, problemi anche sul fronte infermieristico e, sempre ai familiari della donna, portatrice di catetere PEG (gastrostomia endoscopica percutanea), i nuovi operatori avrebbero comunicato di non essere in grado di sostituire la sonda della PEG, che gli infermieri della precedente società sostituivano senza problemi, sostenendo che tale pratica si sarebbe dovuta effettuare solo all'interno delle strutture ospedaliere, il tutto senza considerare i gravi disagi di un trasporto in ambulanza della paziente;

preso atto che il diritto alle cure domiciliari deve essere tutelato, difeso e garantito dall'istituzione regionale, e per questo, sottoposto ad un costante monitoraggio allo scopo di prevenire ogni disservizio che possa creare nel paziente, già in precarie condizioni fisiche e psicologiche, ulteriori danni che possano ulteriormente aggravarne le condizioni,

chiede di interpellare il Presidente della Regione al fine di sapere:
1) se non ritenga necessario attivarsi con urgenza allo scopo di garantire ai pazienti inseriti nel servizio di ADI nella ASL n. 8 la massima serenità e la continuità degli interventi prescritti dagli specialisti dell'azienda sanitaria di competenza;
2) come intenda procedere per far luce sulla serie di disservizi denunciati dai pazienti del servizio di ADI e loro familiari, provocati a seguito del cambio di società nella gestione del servizio stesso.
3) come intenda agire nei confronti della società appaltatrice del servizio ADI, qualora le denunce si rivelassero veritiere e venisse accertato come il disservizio potrebbe aver ulteriormente compromesso la condizione fisica e psicologica degli utenti.

Cagliari, 10 ottobre 2007