CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 271/A
INTERPELLANZA ATZERI sulle gravi inadempienze relative alla gestione del programma di interventi per la difesa dai pericoli dell'amianto.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- l'amianto rappresenta, alla luce delle evidenze scientifiche, un
gravissimo problema per la salute pubblica;
- la presenza dell'amianto risulta diffusa in tutto il territorio
regionale e, pertanto, una seria politica realmente rivolta alla
tutela della salute deve provvedere non solo a predisporre con
metodo le campagne di decontaminazione, smaltimento e bonifica, ma
anche a rispettare con scrupolo le tempistiche di legge;
- la Sardegna, come in altri settori delicatissimi, è stata
l'ultima regione d'Italia a dotarsi del necessario strumento
normativo con l'approvazione della legge regionale 16 dicembre
2005, n. 22;
- il censimento dei siti contaminati dall'amianto, così come
previsto dall'articolo 10 della legge 27 marzo 1992, n. 257, è
propedeutico all'elaborazione del Piano regionale di protezione
dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e bonifica ai
fini della difesa dai pericoli dell'amianto;
visti:
- la legge regionale 16 dicembre 2005, n. 22;
- la determinazione dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale n. 1097 del 9 novembre 2006;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 48/26 del 21 novembre
2006, così come integrata dalla deliberazione n. 49/39 del 28
novembre 2006;
- la nota della Direzione generale della sanità - Servizio
prevenzione dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e
dell'assistenza sociale n. 34636/4 del 19 dicembre 2006, integrata
dalla nota della medesima Direzione generale n. 34836/4 del 21
dicembre 2006, avente ad oggetto "Progetto censimento-mappatura
amianto";
- il disciplinare della convenzione fra l'ASL n. 6 di Sanluri e
l'ARPA di Reggio Emilia di cui alla nota della medesima Direzione
generale n. 0001492 del 29 gennaio 2007;
- la nota della citata Direzione generale n. 0002164 del 6 febbraio
2007, avente ad oggetto il programma di formazione degli operatori
dei dipartimenti di prevenzione della Sardegna;
- la nota della ASL n. 8 - Dipartimento di prevenzione, n. 01/DP
dell'8 febbraio 2007, avente ad oggetto la costituzione del gruppo
di lavoro aziendale amianto;
- la nota del medesimo Dipartimento n. 04/DP del 23 febbraio 2007,
avente ad oggetto il corso di formazione del citato gruppo di
lavoro;
- la determinazione dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale - Direzione generale della sanità n. 171
del 17 aprile 2007, avente ad oggetto l'attuazione del progetto per
il censimento/mappatura dei siti interessati dalla presenza
dell'amianto;
- la comunicazione del Direttore generale della ASL n. 8 n. 26943
del 18 maggio 2007,
chiede di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e
dell'assistenza sociale e l'Assessore regionale della difesa
dell'ambiente per sapere:
1) quali urgenti provvedimenti intendano adottare di fronte a un
programma di "Censimento e mappatura dei siti interessati dalla
presenza di amianto", in evidente in ritardo rispetto alle altre
regioni d'Italia, in considerazione del fatto che la prima fase
(Censimento e mappatura degli edifici pubblici o aperti al
pubblico) deve essere ultimata entro il mese di ottobre 2007 e che
la seconda fase (Censimento e mappatura degli impianti industriali
attivi e dimessi) non è stata a tutt'oggi avviata, nonostante la
scadenza prevista per il mese di giugno 2007;
2) se tale situazione, oltre a porsi come fenomeno antigiuridico,
non costituisca motivo di apprensione per la tutela della salute
pubblica, oltre che circostanza idonea a perdere i finanziamenti
ministeriali;
3) se corrisponda al vero che dei quattro tecnici individuati dalla
ASL n. 8 e formati per lo svolgimento di un preciso programma
contro l'amianto, due siano stati sostituiti da altri tre non
formati allo scopo;
4) in caso affermativo, per quali motivi tecnici si sia operato in
dispregio delle competenze professionali acquisite e come mai ciò
sia potuto avvenire pur in presenza di risorse pubbliche
indirizzate a finanziare uno specifico corso di formazione ad alta
specializzazione tenutosi a Sanluri dal 26 febbraio al 3 marzo
2007;
5) quali titoli superiori siano posseduti dai tre tecnici
succitati;
6) se sia vero che alcuni tecnici, non adeguatamente titolati in
materia di amianto, siano in procinto di frequentare un corso di
alta formazione, che si terrà a Roma nel mese di ottobre,
utilizzando i fondi destinati all'ASL n. 8 e dedicati
esclusivamente al progetto mappatura amianto, mentre i tecnici già
formati non possono usufruirne;
7) in caso affermativo, se non ritengano che quanto esposto, oltre
a configurare un palese atto discriminatorio, non costituisca anche
uno spreco di denaro pubblico oltre che un motivo di pericolo per
la salute pubblica, dato che le operazioni di monitoraggio devono
essere affidate solo a professionisti di comprovata capacità;
8) se sia vero che, nonostante i tecnici formati a Sanluri siano in
grado di effettuare la georeferenziazione (in quanto dotati di
idonea strumentazione), siano stati stanziati 300.000 euro
(attraverso l'utilizzo dei fondi POR Sardegna 2000-2008 - mappatura
e monitoraggio dei siti inquinati da amianto) per affidare a ditta
esterna tale attività;
9) in caso affermativo, quali urgenti provvedimenti intendano
prendere al fine di evitare lo spreco di risorse pubbliche;
10) se non ritengano che in un clima politico, caratterizzato dalla
crescente insofferenza dei cittadini nei confronti dello spreco di
risorse pubbliche e degli atti che fanno pensare a pratiche
clientelari, non sia indifferibile l'esigenza di fare chiarezza in
tempi brevi.
Cagliari, 26 settembre 2007