CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 267/A
INTERPELLANZA CAPELLI - RANDAZZO Alberto - CAPPAI - CUCCU Franco Ignazio - MILIA - RANDAZZO Vittorio sulla partecipazione di operatori sanitari della salute mentale appartenenti alla ASL n. 8 di Cagliari al corso di formazione che si terrà dall'11 al 13 ottobre 2007.
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I sottoscritti,
appreso dell'ennesimo incarico di consulenza esterna
affidato dal direttore generale della ASL n. 8, dott. Gumirato,
alla sociologa triestina dott.ssa Laura Fischer, della quale non è
dato sapere a quale titolo e a quali costi operi presso il
Dipartimento di igiene mentale di Cagliari;
constatato che la solerte dottoressa friulana sembra prodigarsi in
nome e per conto della ormai "famosa" dott.ssa Del Giudice - famosa
più per l'onerosità delle sue plurime consulenze che per i
riconosciuti meriti accademici - nell'organizzare dispendiosi corsi
di formazione in quel di Trieste, ovviamente a spese dei
contribuenti sardi ed in particolare della ASL di Cagliari;
rilevato che l'ennesimo corso che si terrà appunto a Trieste
dall'11 al 13 ottobre - nel quale figurano quali relatori la stessa
dott.ssa Del Giudice, il prof. Dall'Acqua e 1'On.le Gessa -
sembrerebbe prevedere l'iscrizione gratuita per gli operatori
sanitari che risponderanno all'invito, ma viaggio, vitto e
indennità di trasferta saranno a carico della ASL n. 8;
preso atto che, nonostante le mozioni, interpellanze e
interrogazioni rimaste rigorosamente senza risposta il direttore
generale della ASL n. 8, dott. Gumirato, e l'Assessore regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, dott.ssa Dirindin,
continuano imperterriti nello spreco del denaro pubblico,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per
conoscere:
1) con quali motivazioni e quali costi il direttore generale della
ASL n. 8 ha affidato il recente incarico di consulenza alla dott.
ssa Laura Fischer presso il Dipartimento di igiene mentale di
Cagliari;
2) quali sono le motivazioni per cui vengono sistematicamente
organizzati corsi per operatori sanitari fuori dalla Regione,
quando i relatori dei suddetti corsi potrebbero tenere le loro
lezioni con più facilità e meno impegno finanziario in qualsiasi
sede regionale;
3) se non ritengano opportuno intervenire tempestivamente affinché
abbiano fine tale inaudito spreco di denaro pubblico e tali
irresponsabili condotte che rappresentano un inammissibile insulto
nei confronti di tutti quei cittadini sardi che dal governo
regionale attendono di essere tutelati e garantiti
nell'irrinunciabile diritto costituzionale alla salute e al
lavoro.
Cagliari, 19 settembre 2007