CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 257/A
INTERPELLANZA ATZERI sull'importazione illegale di animali da macello e la tutela dei prodotti agroalimentari sardi.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- da tempo denuncia l'intollerabile situazione dell'importazione
illegale di animali da macello provenienti da altri paesi: porcetti
dall'Olanda, capre e pecore dalla Francia, suini dalla Spagna e
agnelli dalla Romania e, più in generale, la necessità che siano
compiuti i controlli di legge sul fenomeno, sia a tutela degli
operatori sardi, sia a tutela dei consumatori e della complessiva
immagine turistica della Regione;
- frequentemente, sulle più diffuse fonti di informazione, sono
riportati episodi di tale fenomeno ed in generale sulle
contraffazioni dei prodotti alimentari sardi, sulla carenza di
controlli sanitari e merceologici, secondo logiche e modalità che
fanno adombrare persino inadempienze e connivenze degli uffici di
controllo a ciò preposti;
- in tal modo viene arrecato un grave danno economico ai produttori
agricoli sardi che svolgono la propria attività con onestà,
ingenerando così la sfiducia dei consumatori su tutti i prodotti
regionali per la scarsa credibilità dei controlli e delle garanzie
sanitarie;
- la Regione spende ingenti somme per la promozione dei prodotti
tipici sardi, ma per l'inefficienza dei servizi di prevenzione
delle ASL e degli altri organismi competenti, si rischia di gettare
al vento questo denaro, o ancor peggio, di fare la pubblicità agli
imprenditori più truffaldini;
- appare quanto mai necessario verificare se le carenze dei
controlli ASL siano dovute a imperizia del controllore o a mancanza
di ruolo tecnico di chi dirige il servizio;
ricordato che, il 2 maggio 2006, lo scrivente ha presentato una
apposita e dettagliata interpellanza sulla importazione di agnelli
rumeni spacciati per sardi segnalando fatti, luoghi, persone e
circostanze irregolari, indicando persino il nome della ditta che
aveva effettuato il trasporto, in tal modo rischiando una
esposizione in prima persona e anche eventuali ritorsioni da parte
dei trasgressori, e che tuttavia, forse per distrazione, non ha
ricevuto alcuna risposta attendibile e soprattutto nulla si è fatto
per contrastare l'inquietante fenomeno;
rilevato che, il 5 luglio 2007, il titolare della ditta di
trasporto bestiame, già segnalato nella succitata interpellanza, è
stato arrestato a seguito di un provvedimento del Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere (CE) nell'ambito di una indagine su un
traffico illecito di suini dalla Spagna, in dispregio alle norme
fiscali e sanitarie e che ha visto la denuncia di 49 persone e 14
arresti tra imprenditori, veterinari e trasportatori di bestiame,
evasione fiscale per 44 milioni di euro, 250 suini sequestrati e
distrutti perché affetti da malattia vescicolare, ed altri 330
perché privi di documentazione sanitaria, con ciò confermando
quanto a suo tempo denunciato circa la estensione del
fenomeno,
chiede di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e
dell'assistenza sociale per sapere:
1) cosa è stato fatto e soprattutto cosa intende fare, per
contrastare l'elusione dei controlli sulla normativa vigente in
tema di trasporti animali nei macelli coinvolti e ripetutamente
segnalati anche dalla stampa, a seguito delle segnalazioni
riportate nella interpellanza n. 160 del 2 maggio 2006 e delle
ulteriori importazioni di agnelli rumeni avvenute nell'aprile del
2007;
2) se non ritenga opportuno e urgente, viste le ripetute e
circostanziate segnalazioni di irregolarità ampiamente riportate
dalla stampa, sollecitare più puntuali controlli da parte dei
veterinari ASL nei macelli dove più frequentemente avvengono queste
importazioni e, quindi, procedere anche all'irrogazione di sanzioni
nei casi accertati di condotta illecita;
3) se non ritenga il caso di sollecitare urgentemente l'intervento
dell'ufficio UVAC (Ufficio veterinario per gli adempimenti
comunitari) di Sassari anche per verificare che i settimanali
arrivi dei suini olandesi ai macelli siano regolarmente notificati
anche per via telematica con il sistema TRACES/ANIMO;
4) se non sia ormai improcrastinabile, visto il ripetersi di tali
episodi soprattutto nei macelli nel territorio della ASL n. 8 di
Cagliari, chiedere al Direttore generale di questa ASL la revoca
dell'incarico di responsabile di struttura complessa;
5) se, infine, dal combinato disposto degli eventi denunciati negli
ultimi anni, non sia configurabile la presenza consolidata di una
rete criminale (composta di imprenditori, trasportatori, mercanti
di morte, controllori pubblici) che ha evidentemente potuto contare
sull'impunità e sul silenzio di chi avrebbe dovuto
controllare.
Cagliari, 18 luglio 2007