CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 239/A
INTERPELLANZA ATZERI - MILIA sull'atteggiamento intimidatorio assunto dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale nei confronti di molti medici veterinari impegnati nella campagna vaccinale "blue tongue 2007".
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I sottoscritti,
premesso che la situazione delle campagne sarde è da tempo in grave
fermento per via di calamità che rischiano di mettere in ginocchio
interi comparti;
rilevato che compito precipuo dell'Assessorato regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale è quello di
permettere e garantire il sereno svolgimento delle azioni di
contrasto alla blue tongue e che pertanto è necessario un
atteggiamento dialogante e rispettoso di leggi e prerogative
professionali;
considerato che, da informazioni assunte direttamente dagli
interpellanti e da fonti e documenti di provenienza assessoriale,
risulta che:
- gli ordini provinciali dei medici veterinari hanno denunciato, in
data 8 marzo 2007, che molti medici veterinari liberi
professionisti, impegnati soprattutto nell'esecuzione della
campagna vaccinale blue tongue 2007, denunciano l'assenza delle
convenzioni con l'indicazione delle mansioni e dei relativi
compensi, e ciò nonostante la ASL di Sassari abbia già incaricato
parecchi professionisti;
- l'Assessorato non ha mantenuto l'impegno di cui all'incontro del
15 luglio 2005 per la ridefinizione concertata delle esigenze
professionali e delle convenzioni, manifestando così una palese
volontà di non attivare un confronto costruttivo con i medici
veterinari;
- si è eluso l'articolo 41 del codice deontologico dei medici
veterinari, a norma del quale gli ordini professionali devono
essere posti in condizione di esprimere un parere vincolante sulle
convenzioni riferite all'attività professionale dei propri
iscritti;
- gli ordini provinciali si trovano costretti a diffidare i propri
colleghi dal prendere servizio presso la ASL competente in attesa
che le citate convenzioni siano sottoposte al vaglio dell'ordine
professionale;
- in data 12 marzo 2007 il direttore generale dell'Assessorato
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, in
risposta a quanto rappresentato dagli ordini professionali,
minaccia di segnalare all'autorità giudiziaria eventuali casi di
astensione dal servizio o di rinunce in base alla supposta
violazione dell'articolo 340 del Codice penale;
- in data 13 marzo 2007 l'Assessore regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale dichiara che dall'articolo 41 del codice
deontologico non si evincerebbe alcun obbligo di sottoporre
preventivamente agli ordini professionali le convenzioni;
- i medici veterinari di cui all'oggetto dell'interpellanza a
tutt'oggi appaiono privi di copertura assicurativa a partire dal 1°
marzo 2007 e, anzi, dalla lettura dello schema di convenzione
predisposto dalla ASL n. 1 di Sassari, emerge, all'articolo 4, che
il veterinario è obbligato a stipulare a proprie spese idonea
polizza assicurativa,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se non ritenga necessario dar luogo agli accordi del 15 luglio
2005, mai rispettati, anche al fine di stabilire proficui rapporti
con i protagonisti delle campagne vaccinali;
2) se non sia urgente ridefinire le convenzioni anche alla luce dei
disagi denunciati;
3) se non ritenga controproducente, oltre che lesivo delle
professionalità impegnate in difficili territori, utilizzare
espressioni minacciose che appaiono infondate e sostitutive di una
più collaborativa concertazione;
4) a quale protocollo vaccinale debbano fare riferimento i
veterinari di cui all'oggetto dell'interpellanza, e in particolare
se siano state eseguite le prove di innocuità ed efficacia previste
dalla legge, quale tempistica e quale sia l'esito delle prove, e
quali siano i risultati relativi al vaccino attenuato con sierotipo
1 (BT1);
5) se sia al corrente dei rischi che corrono i professionisti
veterinari sottoposti all'obbligo di attivare una campagna
vaccinale fondata su protocolli a tutt'oggi sconosciuti;
6) se si renda conto della situazione assurda nel frattempo
creatasi, in base alla quale i medici veterinari sono sottoposti
alla duplice minaccia degli ordini professionali (che premono
affinché i suddetti professionisti non partecipino alla campagna
fino all'atteso chiarimento), e dell'Assessorato regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale (che minaccia
ritorsioni giudiziarie nel caso che i veterinari rifiutino di
portare avanti la suddetta campagna vaccinale);
7) quali urgenti iniziative intenda porre in essere per rimediare
ad un nuovo possibile fallimento della campagna vaccinale "blue
tongue 2007".
Cagliari, 16 marzo 2007