CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 213/A
INTERPELLANZA LADU - GALLUS - MURGIONI sulla pubblicità istituzionale della Regione.
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I sottoscritti,
premesso che sull'affidamento della campagna di pubblicità istituzionale della Regione alla società Saatchi & Saatchi si stanno sollevando una serie di dubbi che mettono in discussione perfino la regolarità dell'appalto di affidamento della pubblicità stessa;
evidenziato che tali dubbi e perplessità sono stati sollevati da un eminente componente della Commissione regionale istituita ai fini di provvedere all'assegnamento della pubblicità regionale e inseriti nei verbali delle riunioni di detta Commissione;
atteso che il tenore della campagna pubblicitaria della società aggiudicataria non solo parrebbe identica a una stessa campagna pubblicitaria già presentata dalla Regione all'inizio dell'estate, ma appare perfino priva degli elementi più caratterizzanti della nostra storia, cultura e tradizioni, per di più carente sotto il profilo della promozione e diffusione nei mercati turistici mondiali dell'immagine della nostra Isola;
rilevato che, dato lo stato di gravissima crisi socio-economica che attraversa la Sardegna, l'ingente spesa finanziaria, pari a 65 milioni di euro, per sostenere la campagna pubblicitaria istituzionale risulta abnorme, per di più se viene affidata ad agenzie che, come viene denunciato, non sono in grado di contribuire alla crescita del movimento turistico sardo;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione
per sapere se:
1) sia stato informato del fatto che, all'interno della Commissione
che doveva giudicare le proposte pervenute in base al bando di
gara, sono stati sollevati dubbi sulla regolarità circa
l'espletamento del bando stesso e l'affidamento alla società
risultata vincitrice e, in tal caso, per quale motivo non sia
intervenuto;
2) sulla base della denuncia circostanziata e autorevole effettuata
da un eminente componente della Commissione esaminatrice, non
ritenga di dover annullare il bando di gara, riavviando le modalità
per l'affidamento della pubblicità istituzionale e inserendo
elementi a maggiore garanzia della trasparenza e delle finalità che
si intendono perseguire;
3) non ritenga, infine, di dover rivedere la ripartizione della
somma prevista per tale pubblicità, destinandone parte a sostegno
degli operatori turistici sardi che sarebbero maggiormente in grado
di incidere sulla promozione dell'immagine della Sardegna senza
stravolgerne la storia, la cultura e le tradizioni del popolo
sardo.
Cagliari, 23 novembre 2006