CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 209/A
INTERPELLANZA BALIA - MANINCHEDDA - MASIA - SALIS - SERRA sulla chiusura del centro di esposizione e vendita dell'ISOLA di Nuoro.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- si è puntualmente verificata nei giorni scorsi l'annunciata
chiusura del salone di esposizione e vendita dei prodotti di alto
artigianato dell'ISOLA, che da un quarto di secolo aveva sede nei
locali della Curia vescovile, in via Monsignor Bua nel cuore del
centro storico di Nuoro;
- la chiusura dell'unico punto vendita dell'ISOLA presente nella
città non è giustificabile sotto il profilo del previsto piano di
razionalizzazione dell'ente di tutela dell'artigianato, in quanto
quello nuorese è il primo realizzato in ordine di tempo e, con
oltre 400.000 euro l'anno, quello con il fatturato più alto in
Sardegna dopo Porto Cervo;
- il "bottegone" dell'ISOLA, in gran parte anche grazie alla
posizione strategica ed al valore storico architettonico del vasto
locale utilizzato, per oltre 25 anni ha rappresentato un importante
punto di riferimento per i turisti attratti dal capoluogo
barbaricino e per gli stessi cittadini nuoresi;
rilevato che:
- la storica sede dell'ente ha ospitato nel corso degli anni
diverse iniziative volte a promuovere l'artigianato sardo nelle sue
espressioni più autentiche, offrendo una prestigiosa vetrina agli
artisti già affermati ma anche a centinaia di giovani che, con
coraggio e determinazione, sceglievano di intraprendere gli antichi
mestieri dei padri;
- la chiusura dell'importante show room nuorese era stata
annunciata oltre un anno fa a seguito della disdetta del contratto
di affitto inviata il 25 giugno 2005 alla Curia vescovile dal
consiglio di amministrazione dell'ISOLA;
- già allora la stampa regionale aveva dato ampio spazio alle
preoccupazioni del mondo artigiano sulle gravi conseguenze che la
paventata chiusura del punto vendita nuorese avrebbe generato su
una voce importante per la fragile economia del centro
Sardegna;
evidenziato che l'esposizione di via Monsignor Bua, proprio grazie
alla certificazione di autenticità su tutti prodotti dell'ISOLA,
costituiva anche un valido strumento ed un freno contro il dilagare
di falsi che purtroppo colpisce le produzioni più tipiche e
tradizionali, con l'immissione sul mercato di imitazioni che vanno
dai gioielli, ai tappeti, coltelli, cassapanche, ceramiche, creando
gravissimi danni sia economici che d'immagine a tutto l'artigianato
sardo;
ritenuto che, allo stato attuale della vicenda, sia non solo
inutile, ma anche poco dignitoso, il rimpallo di responsabilità tra
il rappresentante della proprietà dei locali ed il commissario
liquidatore dell'ente;
considerato che quest'ultimo, in carica da oltre cinque mesi,
avrebbe comunque potuto adottare opportuni provvedimenti per
impedire la chiusura del prestigioso centro vendita o quantomeno
predisporre una valida alternativa che consentisse il simultaneo e
programmato trasferimento dell'attività in altri locali, attenuando
così le conseguenze negative e soprattutto evitando la dannosa
interruzione che ne è invece conseguita,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale del turismo,
artigianato e commercio per sapere:
1) se fosse a conoscenza della chiusura del punto vendita
dell'ISOLA a Nuoro e della conseguente cessazione dell'attività di
commercializzazione e marketing per la produzione artigianale
sarda, seconda per importanza in Sardegna;
2) se concordi sul fatto che tale chiusura abbia determinato
l'interruzione di un servizio offerto ai turisti ed ai sardi ed
abbia causato un grande vuoto nel vasto territorio che ruota
intorno al capoluogo barbaricino, visto che ora il centro ISOLA più
vicino si trova ad Oristano;
3) se abbia posto in essere qualche azione volta a prevenire la
chiusura dello show room nuorese decretata nel giugno dello scorso
anno dall'ex consiglio di amministrazione dell'ISOLA con la
disdetta del contratto di affitto;
4) quali urgenti provvedimenti intenda assumere per porre rimedio
all'incresciosa situazione determinata dalla scomparsa dell'ISOLA
dal centro barbaricino che ha dovuto subire l'ennesimo assalto alla
sua fragile economia ed alla già scarna offerta turistica e
culturale;
5) se ritenga di promuovere incontri ed iniziative con gli
esponenti del mondo artigiano nuorese che lamentano di sentirsi
sempre più abbandonati dalle istituzioni per rassicurarli su questa
particolare vicenda e per avviare una stagione di effettiva
rinascita per un settore così importante per l'economia di tutta
Sardegna
Cagliari, 15 novembre 2006