CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 192/A
INTERPELLANZA ATZERI sulle iniziative espositive e sull'attività di scambi culturali promossi dall'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e sulla richiesta ai dipendenti del medesimo Assessorato di utilizzazione folklorica della lingua sarda.
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Il sottoscritto,
premesso che stiamo vivendo una drammatica situazione economica che si sta concretando in gravissimi tagli alla spesa pubblica, con particolare riferimento alle fasce più deboli;
considerato che, a fronte di tali tagli, occorre
programmare la spesa pubblica e canalizzarla verso progetti
orientati allo sviluppo, piuttosto che verso iniziative di dubbia
utilità per la collettività e i cui costi sono di difficile
giustificazione;
ritenuto che, in materia di promozione culturale, identitaria e
linguistica, sia indispensabile proporre programmi realmente
incisivi, idonei a valorizzare il nostro patrimonio
etnostorico;
sottolineato, che nella presente legislatura, i fondi per le manifestazioni etnico-identitarie e in tema di lingua sarda hanno subito gravissimi tagli;
ritenuto perciò che le scarse risorse disponibili debbano essere utilizzate in coerenza alle politiche neoliberiste della Giunta;
visto il decreto n. 2301 dell'8 agosto 2006, recante all'oggetto "L.R. 11.5.2006, n. 4, art. 23, c. 1 lett. c). Realizzazione d'iniziative espositive e attività di scambi culturali anche a carattere internazionale", che autorizza una spesa complessiva di 200.000 euro;
visto, in particolare, il progetto "URP! Dieci ideazioni tra pubblico e privato", definito dallo stesso decreto "un evento espositivo anticonvenzionale, che punta a rinsaldare i legami tra i Cittadini e l'Amministrazione Regionale attraverso l'arte contemporanea";
vista la strutturazione dell'evento come di seguito citata: "Dieci artisti internazionali, italiani e sardi saranno invitati a realizzare degli interventi nell'edificio dell'Assessorato a Cagliari, a partire dai temi generali del rapporto tra pubblico e privato, cittadino e collettività, locale e globale, ma anche da quelli più specifici legati al contesto sociale e culturale della Sardegna e di Cagliari. Le opere non soltanto 'abiteranno' fisicamente gli uffici e gli spazi comuni dell'Assessorato, ma verteranno sull'Assessorato, esplorando i rapporti tra cittadino e potere, visto non nella sua dimensione più astratta e generale, ma in quella concreta rispecchiata dall'esperienza quotidiana del lavoro amministrativo. L'inedita formula espositiva porta i visitatori a diretto contatto con la struttura regionale, li riavvicina ad essa e consente loro di riappropriarsi simbolicamente dei luoghi e degli strumenti del governo locale, in una prospettiva non soltanto di trasparenza, ma anche di partecipazione. La Regione diventa così, da promotore invisibile e lontano degli eventi culturali, loro diretta protagonista, al tempo stesso soggetto e oggetto dell'intervento artistico";
rilevato che per sostenere un così illuminato progetto sono previsti 80.000 euro;
considerato che, da informazioni e documenti assunti direttamente dall'interpellante, risulta che nei locali dell'Assessorato sia stato affisso un manifesto dal titolo "URP! Dieci proposte tra pubblico e privato", diretto ai dipendenti, nel quale si informa che l'Assessorato sta organizzando una mostra d'arte contemporanea e si legge testualmente: "Per alcuni degli artisti è molto importante il coinvolgimento di quanti lavorano nell'Assessorato, inteso sia come disponibilità ad accogliere delle opere d'arte nei propri uffici che come partecipazione diretta alla realizzazione dei lavori. Questo è il caso di Melanie Manchot, artista tedesca che lavora con la fotografia e il video. Melanie cerca quattro persone, scelte tra i dipendenti dell'Assessorato, che cantino davanti alla telecamera una canzone sarda per sola voce. Non sono importanti le doti canore: Melanie vuole ottenere quattro ritratti di persone che cantano con gioia e passione per un progetto video ideato appositamente per la mostra. L'installazione costituirà una sorta di immaginario ingresso all'Assessorato";
visto infine, che entro il 28 settembre dovranno essere registrate le canzoni, e che tale evento "richiede non più di un'ora",
chiede di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali,
informazione, spettacolo e sport per sapere se:
1) a fronte dei tagli occupazionali e delle risorse pubbliche in
atto, giustificati da ragioni di contenimento della spesa e da
calcoli ragionieristici, non sia assolutamente spropositata la
somma di 200.000 euro per gli eventi di cui al citato
decreto;
2) in particolare non risulti spropositata la somma di 80.000 euro
per la manifestazione "URP! Dieci ideazioni tra pubblico e
privato", anche in considerazione di una mancata analisi
costi/benefici derivanti da simili iniziative;
3) il manifesto di cui sopra sia riconducibile a qualsiasi titolo
all'Assessorato, e se quindi la richiesta di quattro cantori da
scegliere tra i dipendenti rientri nella strategia promozionale
ideata o avallata dall'Assessore e dalla Giunta;
4) le registrazioni delle canzoni debbano avvenire in orario di
lavoro;
5) l'organizzazione di tali eventi pregiudichi in qualunque modo
l'azione amministrativa, l'efficienza e l'efficacia del lavoro dei
dipendenti;
6) l'utilizzo della lingua sarda così come emerge dai documenti
citati rientri nella politica culturale della Giunta;
7) non ritengano offensivo anche solo ipotizzare di utilizzare il
canto in lingua sarda per tali scopi, considerata la natura
folkloristica delle modalità previste;
8) infine non ritengano controproducente, per l'immagine
dell'Amministrazione regionale, utilizzare con leggerezza la nostra
identità etnostorica attraverso l'affidamento di tali progetti ad
artisti di così chiara fama come la tedesca Melanie, che però
dimostrano di non conoscere la nostra realtà.
Cagliari, 26 settembre 2006