CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 190/A

INTERPELLANZA LICANDRO - CONTU - LA SPISA - PETRINI - SANJUST - LOMBARDO - SANCIU - RASSU sulla deliberazione della Giunta regionale n. 34/25 (Indirizzi alle aziende sanitarie per il contenimento della spesa per trattamenti farmacologici a base di farmaci inibitori della pompa protonica).

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I sottoscritti,

premesso che, su proposta dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, in data 2 agosto 2006, la Giunta regionale ha emanato la deliberazione n. 34/25 intitolata "Indirizzi alle aziende sanitarie per il contenimento della spesa per trattamenti farmacologici a base di farmaci inibitori della pompa protonica";

rilevato che, nella premessa alla deliberazione citata, l'Assessore rileva come "dall'attività di monitoraggio della spesa farmaceutica e dai dati dell'Osservatorio nazionale sull'impiego di medicinali per il 2005 è emerso che la categoria terapeutica degli inibitori di pompa protonica (PPI) registra in Sardegna una spesa pro capite più elevata rispetto ai dati nazionali [...] con uno scostamento dalla media nazionale del 28 per cento [...] con una spesa per l'anno 2005 superiore a 37 milioni di euro";

considerato che la commissione per il prontuario terapeutico regionale ha concluso, nella sua relazione, che fra tutti gli inibitori di pompa commercializzati in Italia il "lansoprazolo" rappresenta il miglior rapporto costo/benefici e dunque, secondo i calcoli dell'Assessorato, l'adozione esclusiva di tale inibitore comporterebbe un risparmio di spesa per il Servizio sanitario regionale stimato in 17 milioni di euro/anno;
ricordato che, alla luce delle conclusioni della commissione per il prontuario terapeutico regionale, la Giunta regionale, nella ricordata delibera, ha deciso di "attivare forme di capillare informazione presso i medici perché prescrivano, per somministrazione orale, il "lansoprazolo", deliberando al tempo stesso di rafforzare nelle aziende sanitarie i controlli presso i medici di base circa le prescrizioni ed eventualmente attivando le procedure di addebito, in caso di errata prescrizione, a carico dei suddetti professionisti,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non ritengano:
1) così deliberando, di aver creato una condizione di violazione del principio di libera scelta terapeutica da parte del medico, costituendo al tempo stesso una sorta di corsia preferenziale per le aziende farmaceutiche titolari del diritto di sfruttamento commerciale della molecola del "lansoprazolo";
2) di aver offeso la categoria professionale imputando ai medici il disavanzo della spesa farmaceutica regionale e adombrando al tempo stesso, con il ricorso a ispezioni e controlli, il sospetto di una non sempre trasparente professionalità o, nella migliore delle ipotesi, il sospetto di una scarsa capacità medico-scientifica;
3) quindi, alla luce delle ragioni sopra esposte, di dover annullare tale delibera e, in subordine, che sarebbe stato più congruo adottare il prezzo del "lansoprazolo" come prezzo di riferimento dei farmaci inibitori di pompa, consentendo in questo modo di raggiungere ugualmente lo scopo del risparmio, salvaguardando il principio fondamentale della libera scelta.

Cagliari, 19 settembre 2006