CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 186/C-7

INTERPELLANZA PACIFICO sulla gara d'appalto bandita dall'Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari per il service quinquennale di un sistema di riconfezionamento, magazzinaggio e preparazione della terapia giornaliera in monodose dei farmaci, da installare presso i locali della farmacia dell'Ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

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Il sottoscritto,

premesso che in data 9 giugno 2006 il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale (ASL) n. 8 di Cagliari ha dato avviso della gara d'appalto avente ad oggetto "il service quinquennale di un sistema di riconfezionamento, magazzinaggio e preparazione della terapia giornaliera in monodose dei farmaci, da installare presso i locali della farmacia dell'Ospedale SS. Trinità di Cagliari";

evidenziato che, come indicato nel capitolato speciale di gara, l'importo massimo per l'aggiudicazione è di euro 1.660.000 comprensivo del canone del service, del costo per le risorse umane e del materiale di consumo e che sarà, inoltre, a carico della ditta aggiudicataria anche il personale specializzato necessario all'erogazione del servizio;

osservato che il servizio oggetto dell'appalto, e qui giunge la nota di criticità della gara in questione, dovrà comprendere anche personale farmacista debitamente formato, il quale dovrà operare presso il Servizio di farmacia del Presidio ospedaliero SS. Trinità per garantire - così si legge nel capitolato - "il regolare funzionamento di tutto il sistema di distribuzione";

considerato che il ricorso a professionalità esterne non è in alcun modo necessario, è antieconomico, illegittimo e lede diritti acquisiti dai lavoratori in quanto pregiudica gravemente i 49 farmacisti di ruolo attualmente in servizio presso l'ASL di Cagliari;

evidenziato che è grave e inaccettabile che nella ASL n. 8 si ricorra all'appalto pubblico di un service che contempla, tra l'altro, l'addestramento del farmacista, privo dei requisiti di specializzazione previsti dalle norme vigenti, con l'intento di aggirare le norme di legge che regolamentano l'assunzione di personale dirigenziale;

indicato come sia inaccettabile la violazione della prescrizione indicata nella lettera f) del comma 2 dell'articolo 4 del CCNL, che obbliga la ASL alla preventiva contrattazione decentrata sulle materie ivi indicate;

mostrato che l'esternalizzazione delle attività di logistica non procura alcun vantaggio economico e ciò dovrebbe far riflettere sull'ordine del risparmio indicato dal direttore della ASL n. 8 di Cagliari che, "invece di migliorare e rendere virtuoso il circuito interno del farmaco" - come giustamente indicano i sindacati di categoria - si ostina a voler appaltare all'esterno processi che dovrebbero essere affidati all'interno della struttura, "a costi decisamente più bassi e con assunzioni di responsabilità che rimangono in toto delegate al dirigente pubblico";

ricordato che di questa situazione sono stati immediatamente informati l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e il direttore generale della ASL n. 8, con un lettera sottoscritta dal segretario regionale della Società italiana di farmacia, il quale ha rilevato come non sia "ammissibile che il personale esterno, con profili di elevata responsabilità, possa essere esente dai requisiti previsti dall'attuale normativa";

sottolineato che, se tale ipotesi dovesse concretizzarsi, creerebbe il disconoscimento di un titolo specialistico che è garanzia di competenza e professionalità oltre che di un articolato percorso formativo;

preso atto che a tale lettera, che chiedeva ai destinatari la risoluzione di quelle situazioni in difformità di legge e di mancato coinvolgimento che potrebbero compromettere il buon esito del progetto, non è stata data alcuna risposta;

evidenziato che, in data 21 giugno 2006, è stata inviata ai soggetti di cui sopra una nuova lettera a firma del segretario regionale del Sindacato nazionale farmacisti dirigenti del Servizio sanitario nazionale (SINAFO), che ha criticato duramente la decisione del dottor Gino Gumirato di voler mortificare i farmacisti della ASL n. 8 attraverso l'esternalizzazione di attività farmaceutiche strategiche e di responsabilità professionali del ruolo dirigenziale;

preso atto che anche tale lettera è rimasta senza risposta, così come nessun riscontro si è avuto sulla richiesta avanzata all'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e al direttore generale della ASL n. 8 di un incontro urgente avente come "unico fine quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale dei farmacisti operanti nelle aziende sanitarie della Sardegna";

osservato che tali preoccupazioni sono state avanzate in data 27 giugno 2006 da un'analoga lettera, inviata sempre all'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e al direttore generale della ASL n. 8, sottoscritta dalle organizzazioni sindacali CGIL FP, CISL FPS, UIL FPL, CIDA SIDIRIS, SINAFO, CONFEDIR, SNABI e AUPI, a testimonianza di un unanime disappunto per l'iniziativa intrapresa, giudicata illegittima in quanto riguarda una materia soggetta alla contrattazione decentrata;

preso atto che anche a tale comunicazione non è stata data alcuna risposta, benché le organizzazioni sindacali avessero chiesto l'immediata sospensione della procedura in corso e sollecitato una maggiore disponibilità al dialogo e alla concertazione sui temi della riorganizzazione e razionalizzazione delle diverse attività aziendali;

visto l'inaccettabile protrarsi del silenzio da parte del direttore generale della ASL n. 8 e della Regione autonoma della Sardegna, il Sindacato nazionale dei farmacisti dirigenti del Servizio sanitario nazionale ha formalmente diffidato il direttore generale della ASL n. 8 dall'espletamento del pubblico incanto in oggetto, provvedendo in sede di autotutela, all'annullamento/revoca del bando medesimo, ovvero, e comunque, disponendo la sospensione immediata della procedura, fintanto che "non verrà realizzato un sereno e costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali di riferimento";

osservato che il Sindacato nazionale dei farmacisti dirigenti del Servizio sanitario nazionale, con lo stesso atto di diffida, ha chiesto alla Regione Sardegna di voler vigilare ed assumere tutte le più opportune iniziative in via di sollecitazione ed impulso al fine dell'immediato ripristino da parte della ASL n. 8 di Cagliari della "legalità violata e per la realizzazione del coincidente interesse pubblico di utilizzo e valorizzazione delle forze e delle responsabilità dirigenziali già presenti nell'Azienda nel migliore rispetto dell'economicità e dell'efficienza del servizio";

accertato che, in data 28 giugno 2006 (protocollo n. L/2871), la direzione generale dell'Area legale della Presidenza della Regione ha trasmesso all'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, con atto sottoscritto dal direttore del Servizio degli affari generali e del contenzioso amministrativo, copia dell'atto di diffida;

visto che l'ulteriore e imbarazzante silenzio da parte sia della Regione autonoma della Sardegna, e in particolare dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, sia del direttore generale della ASL n. 8, dottor Gino Gumirato, ha costretto il SINAFO a sollecitare, tramite il suo avvocato, un urgente riscontro al precedente atto di diffida, in assenza del quale sarà costretto a dare corso agli atti per la migliore tutela dei diritti e degli interessi dei farmacisti dirigenti della ASL n. 8 di Cagliari,

chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali siano i motivi che hanno indotto la Regione autonoma della Sardegna a ignorare in modo sistematico le numerose sollecitazioni giunte dalle organizzazioni sindacali di categoria, anche attraverso un atto formale di diffida di un avvocato, a tutela dei diritti e degli interessi dei farmacisti dirigenti della ASL n. 8 di Cagliari, la cui professionalità è oggi gravemente pregiudicata dalla gara d'appalto bandita dall'Azienda sanitaria locale di Cagliari;
2) quali provvedimenti la Giunta regionale intenda adottare per tutelare i 49 farmacisti dirigenti attualmente in servizio presso la ASL n. 8 di Cagliari, considerati non più idonei all'espletamento delle funzioni istituzionali loro assegnate dalla normativa vigente e considerati dal bando sprovvisti di capacità al punto tale di non essere suscettibili neppure di essere formati all'utilizzo di nuove apparecchiature e/o sofware gestionale;
3) quali azioni concrete e immediate intenda intraprendere per sospendere, nell'ambito della sua competenza, un bando di gara che contiene disposizioni palesemente contrarie alla legge e ai principi di efficienza e di economicità che sovrintendono l'attività della pubblica ammistrazione, degli enti e dei soggetti ad essa equiparati, tanto che non sembra escludersi la necessità di trasferire gli atti agli organi giudiziari di competenza: Tribunale della Repubblica - Sezione lavoro e Corte dei conti;
4) se non ritenga opportuno, visto quanto indicato nel punto precedente, invitare, anche tramite l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, il direttore generale della ASL n. 8, dottor Gino Gumirato, ad annullare o revocare immediatamente il bando in questione, ovvero a disporre l'immediata sospensione della procedura fintanto che non venga realizzato un confronto con le organizzazioni sindacali sui temi della riorganizzazione e razionalizzazione delle diverse attività aziendali;
5) se non ritenga necessario censurare il comportamento del direttore generale della ASL n. 8 che, su un tema che incide sui diritti dei lavoratori in servizio presso l'Azienda e su questioni di ordine economico-gestionale, ha ignorato qualsiasi richiesta giunta dai soggetti interessati, manifestando oltre che insensibilità, una dubbia capacità di saper gestire in modo trasparente e corretto il dialogo con una categoria professionale, come quella dei farmacisti, che in questi anni ha dato prova di indubbia capacità;
6) se non ritenga doveroso biasimare formalmente il comportamento del direttore generale della ASL n. 8 di Cagliari che si è fatto promotore di un bando di gara che:
a) viola il disposto di legge che prevede l'esternalizzazione di attività sanitarie esclusivamente in assenza di professionalità interne all'Azienda;
b) disattende la prescrizione della lettera f) del comma 2 dell'articolo 4 del CCNL che obbliga l'Azienda sanitaria alla preventiva contrattazione decentrata sulle materia ivi indicate;
c) comporta l'intermediazione di un privato libero di stabilire, in situazione quasi di monopolio, il costo del servizio prestato, con un aumento di costi che andrebbe a ricadere inevitabilmente sulla collettività e sugli utenti del servizio sanitario;
7) se sia a conoscenza del fatto che nel capitolato speciale di gara sono indicate, in modo dettagliato, le caratteristiche delle apparecchiature automatiche per il confezionamento di dosi singole di farmaci, per lo stoccaggio e la preparazione della terapia giornaliera in monodose degli stessi e se non coincidano con una sola tipologia di sistema attualmente in commercio, circostanza questa che, se verificata, potrebbe rendere la procedura di aggiudicazione e l'apertura delle buste dei partecipanti del tutto superflua e compromessa dal punto di vista della sua regolarità.

Cagliari, 4 agosto 2006