CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERPELLANZAN. 178/A

INTERPELLANZA BALIA - MANINCHEDDA - MASIA - SALIS - SERRA sui possibili danni che deriverebbero ai produttori di vino anche della nostra Isola dall'annunciata autorizzazione da parte dell'Unione europea all'uso dei trucioli di legno per la vinificazione.

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I sottoscritti,

premesso che la Commissione europea ha manifestato la propria volontà volta alla modifica della normativa comunitaria in materia di vinificazione, autorizzando l'utilizzo dei trucioli di legno (cosiddetti chips);

considerato che l'Italia e con essa la Sardegna, dopo un itinerario di valorizzazione qualitativa del prodotto, conseguente alle note vicende del vino al metanolo, ha acquisito nuove quote di mercato con il 25 per cento delle esportazioni mondiali di vino di qualità;

accertato che il consumo dei vini Doc, Docg e Itg, come risulta dai dati forniti dal Comitato di gestione vini della Commissione europea, ha subito un incremento del 54,6 per cento in Italia, del 51,4 per cento in Francia e dell'82,4 per cento in Spagna;

visto che la probabile decisione della Commissione europea, di consentire acché i produttori di vino accelerino la fase della vinificazione con l'utilizzo di trucioli di legno, persegue l'obiettivo di far assumere al vino qualità organolettiche similari a quello invecchiato in barrique alterando le reali qualità intrinseche;

considerato che verrebbero così a cadere i divieti e le imposizioni contenute nel regolamento CEE n. 1493/99;

evidenziato che il Governo italiano parrebbe avere dimostrato disponibilità ed interesse verso l'ipotizzata modifica del regolamento, esprimendo disappunto limitatamente all'uso dei trucioli per i vini Doc, Docg e Itg;

visto che la Commissione europea parrebbe orientata a non introdurre nemmeno l'obbligo che l'uso dei trucioli di legno venga riportato nell'etichetta, col conseguente rischio che il consumatore venga tratto in inganno e con evidente danno per quei produttori che continuano ad invecchiare il vino in barrique;

verificato che non risultano, allo stato, aggiornati tecnologicamente nemmeno i laboratori di analisi per verificare - sempre che permanga la volontà di escludere l'uso dei trucioli per i vini di qualità così come manifestato dal Governo italiano - che le "alterazioni" non vengano, da produttori disinvolti, estese ai vini Doc, Docg e Igt;

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se:

1) abbiano assunto iniziative dirette nei confronti della competente Commissione della Comunità europea e nei confronti del Governo per impedire la vinificazione con l'aggiunta di trucioli di legno;
2) nonostante le auspicate manifestazioni di contrarietà da parte della Regione e del Governo italiano, qualora la competente Commissione dell'Unione europea dovesse acconsentire all'uso dei trucioli di legno, non ritengano comunque utile prevedere l'obbligo di indicazione nelle etichette;
3) non ritengano in ogni caso utile dotare i laboratori di analisi di strumentazioni in grado di rilevare l'uso dei trucioli di legno per l'invecchiamento.

 

Cagliari, 19 luglio 2006