CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERPELLANZAN. 177/A
INTERPELLANZA BALIA - MANINCHEDDA - MASIA - SALIS - SERRA sul rischio da parte dell'Unione europea di rifinanziamento dell'estirpazione dei vigneti.
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I sottoscritti,
premesso che il commissario all'agricoltura europeo Mariann Fischer
Boel vuole riproporre la politica di estirpazione dei vigneti come
elemento qualificante della riforma per l'Organizzazione comune di
mercato del vino (Ocm vino);
considerato che il commissario parte dalla considerazione che
l'ingresso nell'Unione della Romania e della Bulgaria comporterà un
incremento della produzione vinicola pari a 7 milioni di ettolitri,
che si sommano agli attuali 180 milioni di ettolitri prodotti dai
paesi attualmente parte dell'Unione europea;
accertato che circa 80 milioni di ettolitri di vino sono
attualmente prodotti in Francia ed in Italia;
visto che, per superare le difficoltà del mercato vinicolo
conseguenti ad un eccesso di offerta, l'Unione europea intende
ridurre, nei prossimi cinque anni - offrendo incentivi pari a 24
miliardi di euro - gli impianti viticoli di circa 400 mila
ettari;
considerato che un'analoga politica incentivante attraverso
l'Organizzazione comune di mercato dello zucchero ha comportato per
la Sardegna la svendita del comparto bieticolo-saccarifero con
vantaggi soprattutto per i paesi produttori fuori dalla Comunità
europea;
evidenziato che la Sardegna ha attualmente circa 40.000 ettari di
superficie vitata di cui circa 8.000 riservati alle produzioni
Docg, Doc e Igt;
visto che negli anni '80 e '90 la Sardegna ha accolto la politica
europea favorevole agli espianti contribuendo ad estirpare oltre
27.000 ettari di vigneti, con una percentuale pari all'88 per cento
del totale contro una media nazionale del 46 per cento;
verificato che la Sardegna produce appena un milione di ettolitri
di vino all'anno, che quello viticolo è un comparto economico
radicato nelle tradizioni anche culturali dell'Isola e che concorre
al mantenimento di un sistema economico in affanno ed attraversato
da crisi profonde;
rammentato che la politica degli incentivi per le estirpazioni
potrebbe indurre ad accettarla anche operatori che vantano
produzioni di qualità col rischio di un ulteriore impoverimento di
un territorio già povero,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere
se:
1) in considerazione del fatto che il confronto nel merito con
Bruxelles è vicino, abbiano assunto iniziative dirette a
scongiurare questo pericolo;
2) abbiano sensibilizzato in questo senso il Ministro Paolo De
Castro perché non scelga ma svolga verso Bruxelles una funzione
tutoria nei confronti dei produttori isolani;
3) non ritengano che l'Isola, considerato l'attuale sistema
economico, abbia diritto ad una politica che favorisca i reimpianti
soprattutto a favore delle produzioni Docg, Doc e Igt.
Cagliari, 18 luglio 2006