CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 159
INTERPELLANZA - BALIA - MANINCHEDDA sulle determinazioni del manager dell'Azienda sanitaria locale (ASL) n. 8 a seguito della visita all'ospedale Businco di Cagliari ed in specifico sulla "rimozione" o "concentrazione" dei simulacri sacri.
I sottoscritti,
premesso che, in base ad una notizia riportata da un giornale isolano, il dott. Gino Gumirato, manager dell'ASL n. 8, nel corso di una visita "estemporanea" all'ospedale Businco di Cagliari, ha espresso forti preoccupazioni:
a) sulle condizioni igienico-sanitarie dei reparti, sollecitando in merito una verifica dettagliata anche su eventuali inadempienze ascrivibili alla ditta appaltatrice;
b) sui mobili e sugli arredi vetusti, non più idonei né funzionali, scrostati e, in ogni caso, poco dignitosi per una struttura ospedaliera;
c) sull'"esuberante e rigogliosa foresta, peraltro ben curata", esistente nell'oncologia medica 1;
d) sulla presenza eccessiva di simulacri sacri nei reparti che, se proprio necessari, dovrebbero, a suo parere, essere concentrati in una zona, onde evitare che siano fonte di disordine,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) le condizioni igienico-sanitarie dell'ospedale Businco sono realmente insoddisfacenti, pregiudizievoli o comunque non adeguate ad una struttura dove l'igiene è una condizione necessaria anche per la tutela della salute;
2) nessuno dei dirigenti responsabili abbia segnalato, allo stesso manager, l'esigenza di sostituire mobili ed arredi scrostati ed inidonei;
3) l'"esuberante e rigogliosa foresta", che peraltro si riconosce ben curata, non sia semplicemente costituita da piante da appartamento, offerte quale segnale di sincero ringraziamento e stima al personale medico e paramedico, da parte di pazienti ospiti della struttura;
4) soprattutto, a fronte delle complesse problematiche che dal legislatore vengono attribuite al manager, ritenga utile, giusto o anche soltanto opportuno che, in reparti così complessi e delicati, e dove, per le patologie che affliggono le persone ricoverate, la sofferenza e la morte sono palpabili, compito primario del manager sia quello della "ricomposizione estetica" o "concentrazione" dei simulacri sacri o della loro limitazione numerica. Le considerazioni espresse dal manager non vengono neanche peraltro affidate alla "leggerezza" delle parole e dei discorsi, così da essere interpretate come ragionevole suggerimento, ma vengono affidate ad "ordini" scritti che, per l'autorevolezza della fonte, rivestono carattere imperativo;
5) non ritenga, l'on.le Assessore che le competenze e le professionalità del manager siano state indirizzate e spese con "leggerezza" e con interferenze fors'anche inopportune in un luogo di dolore, laddove nessuna "sensibilità" può sentirsi realmente offesa o infastidita da simboli religiosi, e dove molte "sensibilità" affrontano grazie a questi, con consapevolezza consolatoria e con maggiore serenità e conforto, la sofferenza.
Cagliari, 14 aprile 2006