CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 155/A
INTERPELLANZA - OPPI - AMADU - BIANCAREDDU - CAPELLI - CAPPAI - CUCCU Franco Ignazio - RANDAZZO sui comandi di personale all'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.
I sottoscritti,
premesso che la legge regionale n. 31 del 1998 dispone che "l'Amministrazione regionale è autorizzata a disporre il comando di proprio personale di ruolo presso le amministrazioni e gli enti pubblici sino al limite di cinque unità presso amministrazioni ed enti esterni al comparto contrattuale";
considerato che in data 30 dicembre 2004 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 54/71 con cui l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale è stato autorizzato ad "avvalersi della collaborazione di personale dipendente dalle Aziende sanitarie della Regione, in possesso di profili professionali specifici assenti o carenti nell'organico regionale", in considerazione della condizione del Servizio sanitario regionale caratterizzato "da notevoli carenze che condizionano l'erogazione appropriata ed equilibrata dei livelli essenziali di assistenza";
rilevato che in data 21 novembre 2005 l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, per tramite del suo direttore generale, dott. Mariano Girau, rispondendo alla richiesta - datata 28 ottobre 2005 - dei sottoscritti consiglieri regionali, rendeva noto che presso l'Assessorato erano in posizione di comando, a tempo parziale o completo, in totale 26 dipendenti;
considerato che:
- con nota del febbraio 2006 è stato comunicato ai dipendenti in comando che "deve intendersi momentaneamente sospesa" la loro collaborazione;
- semmai fossero esistite, le condizioni di "notevoli carenze che condizionano l'erogazione appropriata ed equilibrata dei livelli essenziali di assistenza" non paiono essere cessate d'improvviso, ma, anzi, parrebbero essersi aggravate per il pensionamento di numerosi dipendenti in forza all'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale;
- i sottoscritti consiglieri interroganti hanno in diverse occasioni stigmatizzato l'illegittimità di questi atti,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali fossero le condizioni "di notevoli carenze che condizionano l'erogazione appropriata ed equilibrata dei livelli essenziali di assistenza";
2) quali ragioni giuridiche abbiano portato alla decisione di non rispettare il limite posto dalla legge n. 31 del 1998 circa il numero di persone che è possibile comandare;
3) se siano cessate le condizioni di necessità di personale, posto che i suddetti dipendenti non sarebbero stati confermati in forze all'Assessorato della sanità o, se non fossero cessate, per quale motivo il personale è stato riassegnato alle ASL di appartenenza;
4) se questo non sia dovuto all'intervento dei sottoscritti che hanno fatto ravvisare le profonde illegittimità della deliberazione n. 54/71 e dei conseguenti atti;
5) quali azioni stiano ponendo in essere per ovviare ai descritti problemi.
Cagliari, 16 marzo 2006