CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 143/A
INTERPELLANZA - BIANCAREDDU - OPPI - AMADU - CAPELLI - CAPPAI - CUCCU Franco Ignazio - RANDAZZO sul ritardo nelle nomine dei direttori sanitari ed amministrativi nelle Aziende sanitarie locali di Sanluri e Olbia e nell'Azienda Brotzu.
I sottoscritti,
ritenuto che l'anomalo ritardo nelle nomine dei direttori sanitari ed amministrativi nelle Aziende sanitarie locali (ASL) di Sanluri e Olbia e nell'Azienda Brotzu sia dovuto al fatto che nelle segreterie dei partiti della coalizione di maggioranza si sia smarrito il tanto vituperato "Manuale Cencelli";
preso atto che, dopo aver "piegato" alle inconfessabili esigenze individuali l'interpretazione della normativa che fissa i requisiti imprescindibili (articolo 3 bis del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modificazioni ed integrazioni) per gli aspiranti direttori amministrativi (leggasi ASL di Cagliari e di Lanusei), ci si sia resi conto che si rendevano necessarie ulteriori "pieghe", o meglio, l'intera "plissettatura" della legge per renderla adatta all'adattabile;
evidenziato che la sartoria politica parrebbe aver ricevuto la commessa per confezionare l'abito del direttore amministrativo e sanitario delle ASL in oggetto su misura per aspiranti che, avendo gestito il proprio bilancio familiare, amministrato diversi condomini, diretto istituti di pena, o per essere stati candidati in una qualsivoglia competizione elettorale o, meglio ancora, per aver estratto qualche tonsilla, ritengono di aver maturato la giusta professionalitą per ricoprire i suddetti incarichi;
rilevato che le fondate perplessitą adombrate in merito dall'Assessore regionale dell'igiene, sanitą e assistenza sociale, probabile causa del ritardo, sembrerebbero non aver trovato la necessaria copertura politica in Giunta, esponendo il titolare del dicastero, unico deputato a formulare le proposte di nomina, ad improbabili sospetti di incompetenza;
sottolineato come il requisito essenziale della direzione quinquennale di ente o struttura sanitaria significhi l'aver amministrato strutture preposte alla cura e riabilitazione dell'individuo, mentre parrebbe che, interpretando estensivamente il termine sanitario si arrivi a ricomprendere perfino gli accessori tipici di un servizio igienico delle case di civile abitazione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanitą e assistenza sociale per conoscere i provvedimenti che intendono adottare per indurre i direttori generali delle ASL ad attenersi scrupolosamente a quanto la legge esplicitamente dispone.
Cagliari, 12 gennaio 2006