CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 138/C-2
INTERPELLANZA CALIGARIS - IBBA sulla sperimentazione del digitale terrestre, sullo slittamento della data di spegnimento dell'analogico, sulle iniziative e sui tempi per il superamento del "digital divide".
I sottoscritti,
premesso che:
- l'esperimento di attuazione del digitale terrestre si sta rivelando un'autentica beffa per i cittadini, costretti ad aderire all'iniziativa da campagne di informazione scorrette e dalla prospettiva del bonus governativo per l'acquisto del decoder;- l'accordo sottoscritto da Governo, Regione e DGTVI (l'associazione che riunisce RAI, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree Sport Italia, Frt, Fondazione Bordoni) è stato contestato dal Presidente della Regione e dalla RAI per le modalità e i tempi di attuazione;
ricordato che:
- dell'intesa è stato tenuto all'oscuro il Consiglio regionale e nella commissione tecnica per l'attuazione non sono state coinvolte le associazioni dei consumatori;- la Legge Gasparri prevede incentivi alle famiglie per acquistare i decoder in modo da garantire una rapida transizione al "tutto digitale";
- la banda larga, secondo la task force del Governo, è "l'ambiente tecnologico che consente l'utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività";
- il piano di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva digitale prevedeva in un primo tempo la pianificazione per un totale di 54 frequenze con 18 reti destinate all'emittenza nazionale e 6 a quella regionale e successivamente ulteriori 18 reti per provincia utilizzando le attuali frequenze per la diffusione televisiva analogica;
- il passaggio al digitale sarebbe dovuto avvenire mediante una conversione graduale degli impianti soprattutto dove gli operatori dispongono di frequenze ridondanti delle quali si possono privare senza danno per l'utenza in modo da realizzare la diffusione contemporanea di entrambe le tecniche di trasmissione;
appreso che:
- la RAI, in accordo con il Ministero delle comunicazioni, ha annunciato che lo spegnimento del segnale analogico slitta in Sardegna dal 31 gennaio al 15 marzo 2006 per i capoluoghi, mentre il 31 luglio 2006 è la data fissata per il resto del territorio;- la scadenza del passaggio al digitale terrestre è stata fissata nelle altre regioni per la fine del 2008 mentre l'Unione europea ha anticipato la data entro il 2010;
- circa 300 mila famiglie sarde sono ancora prive del decoder, peraltro ritenuto non idoneo alla interattività, e il cui acquisto è previsto con il contributo statale di 90 euro per i titolari di abbonamento alla RAI;
- stanno per essere messi in commercio decoder predisposti per l'interattività e televisori dotati di decoder per ricevere il segnale digitale;
- è stata costituita un'associazione di titolari di emittenti televisive interessate alla predisposizione e alla diffusione del digitale terrestre;
- l'Unione europea ha aperto una procedura di infrazione sul bonus da 90 euro utilizzato per l'acquisto del decoder;
- il Ministro delle comunicazioni ha dichiarato che "i tempi previsti per le regioni pilota saranno rispettati" e che "le polemiche in Sardegna non c'entrano nulla con la questione del digitale terrestre";
considerato che:
- RAI 1, RAI 2, RAI 3 e diverse televisioni non sono ancora sul digitale mentre lo stesso segnale analogico non riesce a coprire l'intero territorio dell'Isola;- i programmi di infrastrutturazione per la dotazione degli abitati della banda larga, indispensabili per superare il "digital divide", procedono a rilento mentre la pubblica amministrazione è all'avanguardia nell'e-government;
- tra i cittadini, anche per dichiarazioni contraddittorie, si sono diffuse confusione, incertezza e preoccupazione sull'acquisto e l'uso di decoder contestati e sulla tipologia della piattaforma digitale scelta per l'esperimento e per le conseguenze che produrrà lo spegnimento del segnale analogico;
- la Giunta regionale ha deciso di dirottare verso altri progetti i dieci milioni di euro previsti per il digitale terrestre;
- la Federazione nazionale e l'Associazione regionale della stampa, nonostante le diverse richieste di chiarimento, sono state tenute all'oscuro sui contenuti dei numerosi canali tematici e informativi, pubblici e privati, che il digitale consentirà;
- la campagna informativa prevista dal Governo è in sensibile ritardo,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione per conoscere:
1) se non ritengano opportuno intervenire nei confronti del Ministero delle comunicazioni per sospendere un esperimento che, in quanto tale, avrebbe dovuto prevedere una verifica seria sulle condizioni reali, tecniche e sociali, di attuazione ed evitare che i cittadini siano soltanto cavie di un progetto che sembra rispondere esclusivamente a interessi commerciali;2) se la Regione sia stata informata della nuova data di spegnimento dell'analogico e della decisione irrevocabile del Governo di rispettare i tempi;
3) se non valutino più rispondente alle esigenze dell'Isola lo spegnimento dell'analogico graduale e coordinato con la realizzazione delle infrastrutture e con l'evoluzione delle tecnologie consentendo a tutti i cittadini, soprattutto gli anziani e quelli meno dotati delle conoscenze e delle informazioni tecniche, di adeguarsi alla nuova tecnologia;
4) se alla messa in mora dell'intesa siglata nel maggio scorso con Governo, RAI e DGTVI siano seguiti atti per una profonda revisione o per un nuovo testo di accordo che tenga conto degli errori commessi, degli impegni disattesi, delle preoccupazioni degli operatori e dei cittadini;
5) i motivi che hanno impedito il rispetto dell'accordo e il coinvolgimento dei soggetti (associazioni dei consumatori e sindacato dei giornalisti) che si sono sentiti ingiustamente esclusi;
6) lo stato di attuazione dei programmi in corso per il superamento del "digital divide" e per la realizzazione dell'e-government.
Cagliari, 5 dicembre 2005