CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 118/A
INTERPELLANZA ATZERI - SCARPA sulla costituzione di una cabina di regia per le emergenze epidemiche veterinarie.
I sottoscritti,
considerato che:
- tra gli obiettivi principali del programma della Giunta regionale un posto preminente lo occupa quello di promuovere le migliori condizioni ambientali nel territorio della Sardegna;
- tra le condizioni che turbano l'equilibrio ambientale, lo stato di salute degli animali è parte rilevante in ordine al rapporto uomo-territorio e produzioni-mercato;
- lo stato di ottimale condizione di salute degli animali costituisce di per sé valore aggiunto vendibile sul mercato, e che il perdurare di numerose epidemie, oltre che recare danno ai produttori e allevatori può pregiudicare la credibilità e affidabilità del messaggio sull'ambiente e sul territorio che la Giunta regionale intende promuovere;
- gli interventi tendenti alla eradicazione delle epizoozie contagiose negli ultimi decenni e negli attuali tempi si sono dimostrati inadeguati, mal gestiti e comunque inefficaci;
- la Sardegna dispone di una categoria di veterinari, oltre che preparata e diffusa sul territorio, attenta, sensibile e capace di interpretare al meglio anche per cultura e integrazione nell'ambiente sociale, le modalità di intervento e di gestione degli interventi;
- in specifico per quanto riguarda l'ultima epizoozia della febbre catarrale degli ovini, la programmazione e la materiale gestione degli interventi hanno creato non poche polemiche e incomprensioni dovute,prevalentemente, al fatto che la gran parte degli interventi sono stati decisi all'esterno dell'Isola;
- le campagne vaccinali hanno vissuto momenti contradditori, scarsi momenti di monitoraggio e che resta inspiegabile l'impegno a rendere disponibili le dosi di vaccino spento necessarie e la indisponibilità pratica di queste;
- comunque è da considerare grave il ritardo con il quale si è arrivati a produrre i vaccini spenti, resi disponibili in parte solo quando consumate le scorte di vaccino vivo massivamente sperimentato sul bestiame sardo;
- tali atteggiamenti hanno creato allarme, sfiducia e, talvolta, ribellione nel mondo delle campagne;
- i veterinari di prima linea hanno, come conseguenza, vissuto le contraddizioni e le pressioni negative di tutti questi fatti;
- all'Università di veterinaria di Sassari e all'Istituto zooprofilatico della Sardegna è stato dato un ruolo marginale e, talvolta, sono stati ignorati;
- in queste vicende la direzione dell'Istituto zooprofilatico di Teramo è stata vista dagli allevatori, dai ricercatori e dall'opinione pubblica come estranea se non ostile;
rilevato che le epizoozie contagiose più note sono arrivate in Sardegna dall'esterno, ma che altre ancora sono presenti e da anni non si produce nessun serio ed organico intervento di lotta,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per conoscere:
1) se la Giunta regionale ritenga di dover produrre un piano di salute animale e di salute ambientale più in generale come da programma del Presidente;
2) se ritenga di dover promuovere il coordinamento e le intese necessarie per gli interventi di salute animale e per le patologie delle piante tra l'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessorato regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale;
3) se ritenga di dover promuovere l'attuazione delle norme di legge che prevedano la realizzazione nei porti e negli aeroporti di stalle e recinti di sosta per il controllo dello stato di salute degli animali e delle piante in ingresso in Sardegna;
4) se ritenga congrua, rispetto a quanto detto in premessa, la composizione della cabina di regia di cui alla deliberazione del 2 settembre 2005, nella quale la parte veterinaria è affidata dalla Regione al Ministero nelle persone del Dott. Marabelli e del Dott. Santucci e la parte burocratica è affidata a due, pur valenti funzionari regionali, ma di nessuna professionalità nel campo della veterinaria;
5) se non ritenga di dover revocare la delibera e provvedere a formarne un'altra di pari oggetto, con un minor sovraordinamento, previa consultazione dell'ordine dei veterinari e dei sindacati dei medesimi nonché dell'Università di veterinaria di Sassari;
6) se non ritenga di dover ricordare alla pur brava Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale che i contesti culturali, ambientali e sociali in cui contingentamente si opera devono essere conosciuti, rispettati e vissuti nel corretto rapporto di democrazia tra istituzioni e soggetti sociali interessati.
Cagliari, 12 settembre 2005