CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 89/A
INTERPELLANZA ATZERI sugli indennizzi dovuti dallo Stato alle marinerie di Teulada e Sant' Anna Arresi.
Il sottoscritto,
premesso che la vicenda relativa ai pescatori delle marinerie di Teulada e Sant' Anna Arresi è divenuta ormai insostenibile e necessita di immediate e coerenti risposte finanziarie e politiche;
considerato che sono in gioco i destini di moltissime famiglie di pescatori, le quali reclamano il legittimo diritto di poter usufruire con tempestività dei peraltro striminziti indennizzi in precedenza pattuiti e perciò in ogni caso dovuti;
rilevato che la vertenza si trascina ormai da tempo con la logica del muro contro muro e che la esasperazione dei pescatori si sta concentrando in azioni di protesta estreme e radicali;
ritenuto che una simile vertenza, dalle straordinarie implicazioni sociali e politiche, debba trasferirsi urgentemente in Consiglio regionale affinché la massima Assemblea legislativa sarda possa autorevolmente pronunciarsi in materia;
constatato che intorno a tali gravi problematiche si stanno registrando intollerabili strumentalizzazioni, unite alla disinformazione e alla politica statale dei ricatti, che rappresentano risposte arroganti nei confronti dell'intera comunità isolana;
ritenuto che il contenzioso sugli indennizzi rappresenti l'aspetto emergente del più ampio problema relativo alla ricontrattazione delle servitù militari in Sardegna;
considerato, altresì, che la battaglia del Presidente Soru merita attenzione, rispetto e condivisione, in quanto sono in gioco la ridefinizione della sovranità dei sardi sul proprio territorio e quindi le stesse ragioni della specialità;
rilevato tuttavia che le marinerie in oggetto reclamano il riconoscimento dei propri diritti ormai da due anni e che la loro esasperazione è oggi totalmente condivisibile, in quanto i vincoli militari hanno impedito il regolare sviluppo delle attività economiche dei pescatori;
considerato inoltre che, anche se il problema del risarcimento dei danni del fermo di guerra è politicamente indissociabile dal problema più generale di rivendicare una completa riscrittura delle regole relative alla presenza delle basi militari in Sardegna, tuttavia occorre tutelare soprattutto la parte più debole della vertenza e cioè i pescatori e le loro famiglie,
chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali azioni intenda intraprendere per contemperare il diritto dei pescatori a usufruire in tempi brevi degli indennizzi dovuti con la sacrosanta battaglia a tutto campo per la ricontrattazione delle servitù militari in Sardegna;
2) se non ritenga opportuno anticipare le somme dovute dallo Stato alle marinerie in oggetto anche al fine di stroncare definitivamente le strumentalizzazioni in atto sulla vicenda;
3) se non ritenga di conseguenza politicamente più importante aprire con maggiore libertà d'azione un complessivo contenzioso Stato-Regione al fine di ridiscutere la presenza delle servitù militari nell'isola e lo stesso concetto di indennizzo, in quanto gravemente lesivo della dignità e dei diritti dei sardi alla sovranità sul proprio territorio.
Cagliari, 7 giugno 2005