CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 88/C-8
INTERPELLANZA DAVOLI - PISU - URAS sulla grave situazione creata dalla prosecuzione della politica governativa di tagli nei trasferimenti finanziari e negli organici del personale scolastico in Sardegna.
I sottoscritti,
premesso che:
- è stata denunciata dalle organizzazioni sindacali della scuola alla Regione e alle istituzioni locali perché ci si opponga con la decisione e con l'efficacia necessaria, l'ulteriore drastica riduzione degli organici della scuola voluta dal Governo, che interessa il personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti scolastici della Sardegna;
- l'intero sistema scolastico in Sardegna vive una pesantissima crisi dovuta, principalmente, all'attuazione di politiche liberiste di progressiva riduzione della spesa pubblica finalizzata alla garanzia dei diritti sociali, ad iniziare da quello allo studio;
- tali politiche in Sardegna hanno colpito in profondità l'efficienza del sistema dell'istruzione pubblica, determinando l'aggravarsi dei fenomeni di dispersione ed abbandono scolastico, di fatto mortificando il diritto allo studio dei ragazzi e delle ragazze sarde e con esso le prospettive di sviluppo economico e sociale e di crescita civile della Sardegna;
- necessita una adeguata risposta, anche legislativa, a tali politiche neo-centraliste del Governo nazionale attraverso una specifica normativa regionale, da definire ai sensi della vigente Legge costituzionale, che consenta il tempestivo esercizio delle competenze proprie della Regione in materia di istruzione e formazione, per la costruzione di un efficace sistema scolastico e formativo integrato;
- è urgente intervenire per contrastare i predetti fenomeni di abbandono e dispersione scolastica, coinvolgendo ai sensi della legge regionale 24 dicembre 1998, n. 37 le province, con un nuovo e più efficace piano d'azione, che rappresenti una opportunità di lavoro stabile anche per i tanti insegnati precari in cerca di occupazione;
- in tale direzione va sollecitata l'Università degli studi di Cagliari perché venga avviata immediatamente la procedura per l'istituzione e svolgimento, nell'ambito delle proprie strutture didattiche, dei corsi speciali, di durata annuale, riservati ai docenti in possesso di trecentosessanta giorni di servizio, al fine del conseguimento dell'abilitazione, dell'idoneità all'insegnamento ovvero del diploma di specializzazione per il sostegno; infatti senza una idonea presenza di insegnanti di sostegno, non potrà essere contenuto il disagio che colpisce gli studenti in condizioni di maggiori difficoltà di apprendimento;
- i dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali manifestano viva preoccupazione per la definizione delle dotazioni organiche del personale Ausiliario Tecnico Amministrativo (ATA) per l'anno scolastico 2005/2006 in Sardegna, recentemente comunicate dalla direzione generale del personale della scuola dal MIUR (Ministero dell'istruzione e della ricerca);
- la prevista riduzione del personale ATA, in particolare collaboratori scolastici, essenziali per l'ordinario funzionamento degli istituti scolastici, è quantificata in ben duecentocinquanta posti, che vanno ad aggiungersi agli organici già soppressi all'insegna del "risparmio finanziario" e delle politiche governative di smantellamento dello stato sociale;
considerato che:
- questa legislatura regionale è stata indicata come la legislatura per l'istruzione, la formazione e la cultura, per costruire una vera rinascita della società e dell'economia sarda, nell'affermazione dei diritti ad incominciare da quelli allo studio e al lavoro; l'impegno va mantenuto;
- i provvedimenti relativi all'anno in corso si sommano alle riduzioni già operate nel triennio trascorso, nel quale gli organici hanno già avuto una contrazione di circa il dieci per cento e pertanto ben oltre i limiti fissati dalle leggi finanziarie;
- la continua emorragia di personale tecnico incide sulla funzionalità dei laboratori delle scuole, mentre il taglio di assistenti amministrativi appesantisce il peso sempre più crescente degli adempimenti burocratico-amministrativi in capo agli istituti scolastici;
- sono perciò a rischio i settori cruciali della cura della persona, dell'assistenza e vigilanza delle/degli alunne/i, anche portatori e portatrici di handicap, della gestione amministrativa e dei lavoratori, dell'igiene e della pulizia degli edifici, quei servizi cioè senza i quali la scuola non può garantire il fondamentale diritto all'istruzione;
- l'efficienza e la produttività dell'istituzione formativa pubblica, cui è affidato lo sviluppo delle capacità intellettuali, dell'istruzione di base e specialistica, delle giovani generazioni, che costituiscono la risorsa fondamentale per la rinascita della Sardegna, non possono subire ulteriori reiterati attacchi,
chiedono di interrogare l'Assessore della pubblica istruzione e l'Assessore del lavoro,formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere quali iniziative abbia posto in essere la Giunta regionale per contrastare la grave situazione rappresentata ed opporsi con decisione ed efficacia alla devastante politica dei tagli decisa dal Governo nazionale.
Cagliari, 6 giugno 2005