CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 87/A
INTERPELLANZA LA SPISA - LOMBARDO - CONTU - SANJUST - PETRINI sul protocollo in materia di indennizzi ai pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi e sul futuro del poligono di Capo Teulada e della Brigata Sassari.
I sottoscritti,
preso atto delle dichiarazioni del Presidente della Regione riguardo la presenza dei militari in Sardegna, con particolare riferimento al poligono di Capo Teulada ed alla richiesta di indennizzi a favore dei pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi;
appreso che lo stesso Presidente riterrebbe necessaria la chiusura dello stesso poligono e, pertanto, non ritiene debba essere firmato il protocollo d'intesa con il Ministero della Difesa, attraverso cui verrebbe finalmente riconosciuto un equo indennizzo ai pescatori delle due marinerie maggiormente danneggiate dai vincoli militari;
rammentato che:
- la Brigata Sassari, forte ormai di poco meno di quattromila uomini e donne, tutti soldati professionisti e tutti sardi, è stata conservata in vita proprio in considerazione del fatto che la Sardegna ha le basi di Capo Teulada e Perdas de Fogu, che consentono la possibilità di addestrare i militari sul proprio territorio senza spendere risorse per trasferimenti in aree addestrative lontane;
- molti volontari non emigrarono per raggiungere i reparti alpini o bersaglieri sul continente, ma a centinaia andarono a coprire mensilmente i posti dei reggimenti della Brigata Sassari;
- in tal modo sono stati raggiunti due scopi principali: i nostri ragazzi, rimasti in Sardegna, hanno tenuto qui i loro redditi e la Brigata Sassari ha evitato il previsto scioglimento (furono sciolte allora la Brigata Centauro, la Gorizia e la Cremona);
rilevato che:
- la chiusura di Capo Teulada rappresenterebbe per la Brigata Sassari l'impossibilità di addestrarsi mensilmente e di essere pronta per ogni esigenza operativa;
- la logica conseguenza sarebbe quindi un suo trasferimento in continente dove ogni brigata ha ampie aree addestrative per la preparazione dei suoi reparti;
- il trasferimento significherebbe implicitamente lo scioglimento, tanto che i nostri ufficiali, sottoufficiali e soldati verrebbero dispersi nelle altre Brigate;
- per la Sardegna significherebbe perdere quattromila famiglie di militari che verrebbero trasferite in pochi mesi e almeno quattrocento civili, che lavorano nelle caserme dell'isola, si troverebbero sostanzialmente in esubero (cooperative per la manutenzione, cuochi, refettoristi, addetti alle pulizie, impiegati etc.);
- solo il reggimento di Capo Teulada ha erogato nel 2004 quindicimilioni di euro tra stipendi, pagamenti di ditte diverse etc;
considerato che:
- altre pesanti perdite sarebbero individuate per Teulada in circa cinquecentomila euro all'anno che il Comune incassa dallo Stato solo per la presenza di militari;
- si perderebbero i flussi finanziari indotti dalla presenza in Sardegna di ventimila soldati che ogni anno frequentano Teulada; gli stessi devastanti effetti si ripercuoterebbero su altri centri che ospitano reggimenti della Brigata e soprattutto su Macomer che, da un anno, sta osservando una lenta ripresa grazie ai mille uomini del reggimento del genio militare, recentemente costituito, che eroga circa dodicimilioni di euro all'anno;
- in sintesi la chiusura di Capo Teulada avrebbe ripercussioni gravissime su tutta l'economia sarda per la conseguente chiusura della Brigata Sassari;
sottolineato che il danno non sarebbe solo economico ma anche e non meno importante, morale, perché una delle unità più prestigiose dell'Esercito, vanto ed ambasciatrice dei sardi nel mondo, sarebbe chiusa mestamente in nome di richieste demagogiche che nulla offrono in cambio ai nostri giovani se non promesse di un futuro sviluppo turistico, certamente non incompatibile con la presenza dei militari in Sardegna,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione perché riferisca in Consiglio regionale sulle reali intenzioni riguardo al problema del futuro del poligono di Capo Teulada e del pagamento degli indennizzi ai pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi.
Cagliari, 30 maggio 2005