CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Interpellanza n. 86/A
INTERPELLANZA LA SPISA - SANJUST sul tema delle ultime decisioni della Giunta regionale in tema di formazione professionale.
I sottoscritti,
ricordato che a seguito della discussione avviata dagli enti di formazione professionale nell'autunno scorso, venne siglato dalla Giunta regionale un accordo finalizzato a garantire una solida prospettiva di sviluppo dell'attività formativa degli enti sardi attraverso l'imminente emanazione di nuovi bandi per l'affidamento di progetti relativi alle misure del POR Sardegna, in grado di scongiurare la perdita di un gran numero di posti di lavoro nel settore specifico;
preso atto che la questione si interseca con la necessità di avere regole certe per l'accreditamento delle agenzie formative;
appreso che la Giunta regionale ha adottato alcune deliberazioni sia in materia di criteri per l'accreditamento sia di approvazione dei nuovi bandi;
constatato che per l'accreditamento degli enti è stato scelto un sistema che da un lato amplia l'ambito dei soggetti per quanto attiene la natura giuridica, ma per altro vincola al possesso di alcuni requisiti minimi, al fine di selezionare in base alla qualità ed alla esperienza raggiunte negli ultimi anni, ma oltremodo penalizzante per le agenzie formative sarde in rapporto alle strutture immateriali ed ad alcune figure professionali obbligatorie previste in controtendenza a quanto la formazione sempre più specializzata ed in continua evoluzione richiede;
rilevato che il contenuto dei bandi contestualmente approvati, relativamente agli assi III e IV del POR, è caratterizzato da una forte impronta selettiva, che appare non congruente con le disposizioni relative all'accreditamento; in particolare si riscontra che "i soggetti proponenti dovranno dimostrare di avere svolto, nell'ultimo quinquennio, almeno un corso per una qualifica professionale ascrivibile alla stessa attività economica per la quale viene presentata la domanda" (pag. 3 dell'avviso pubblico per la selezione di progetti formativi per l'inserimento di figure professionali nelle aziende dei sistemi produttivi regionali);
considerato che tale impostazione costringerebbe a svolgere attività formative solo nei settori già praticati, senza poter quindi impegnare l'esperienza acquisita da ciascuna agenzia formativa in iniziative nuove e potenzialmente capaci di creare occupazione aggiuntiva;
rimarcato che la qualità degli enti di formazione consiste proprio nella capacità di acquisire progettisti di alto profilo e nonché di valorizzare ed aggregare le migliori professionalità formative, rimanendo quindi in capo agli esperti di settore la responsabilità di fornire i migliori contenuti;
valutato che l'impostazione degli atti della Giunta si espone al rischio di escludere enti di buona levatura, per il solo fatto che l'attività svolta pur con grande professionalità non si è espletata negli specifici ambiti economici e merceologici, mentre enti di minore livello qualitativo potrebbero essere ammessi per il solo fatto di aver svolto attività corsuali e addirittura solamente nell'obbligo formativo negli stessi settori;
sottolineato il fatto che è il sistema di accreditamento che deve costituire il giusto filtro rispetto alla serietà e la qualità dei soggetti formativi,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere quale sia stato il procedimento attraverso cui si è giunti alla individuazione dei differenti criteri di selezione adottati nei bandi e quale sia la valutazione in merito ai rischi di ingiustificata esclusione di agenzie formative che pur avendo tutti i requisiti per l'accreditamento non possano svolgere alcuna attività con gravi ripercussioni sul versante occupazionale.
Cagliari, 20 maggio 2005