CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Interpellanza n. 75/ C-7

INTERPELLANZA PACIFICO - CHERCHI Silvio - MATTANA sul rischio di chiusura della sede dell'associazione Asarp Casamatta onlus, con sede a Quartu Sant'Elena.


I sottoscritti,

premesso che l'Asarp, composta dagli utenti dei servizi di salute mentale e dai loro parenti, nasce in Sardegna nel 1986 per rivendicare nei confronti delle istituzioni inadempienti l'attuazione della legge di riforma psichiatrica, n. 180 del 1978;

considerato che, da allora, l'associazione lotta per contrastare ogni forma di internamento; combatte i pregiudizi diffusi sulla malattia mentale sostenendo la cultura del rispetto; favorisce la trasformazione dei servizi psichiatrici pubblici in servizi e strutture orientati alla deistituzionalizzazione e promuove l'integrazione sociale delle persone svantaggiate; si batte perché i malati mentali abbiano l'opportunità di vivere una vita migliore, sia attuata la legge 180 e, infine, vengano costruite strutture idonee per chi ha questo tipo di problema;

ricordato che per soddisfare il bisogno di dotarsi di uno spazio adeguato che funzionasse da sede sociale e da centro per attività culturali a favore dei sofferenti mentali e delle loro famiglie, l'Asarp nel 1992 ha predisposto e sottoposto a diverse amministrazioni comunali della provincia di Cagliari e all'azienda sanitaria locale, diversi progetti; così nel 1995 ha aperto Casamatta, la prima struttura residenziale per sofferenti mentali della provincia di Cagliari (ben poco esiste nel resto del territorio regionale): una casa situata nel centro di Quartu Sant'Elena che accoglie otto malati, tre uomini e cinque donne;

valutato che i risultati raggiunti sino ad oggi sono molto importanti perché le famiglie vengono alleggerite dell'enorme carico assistenziale e migliorano i rapporti con i loro cari; gli operatori e i volontari hanno la possibilità di sperimentare un percorso di crescita professionale unico e gli utenti hanno migliorato i rapporti con gli psichiatri di riferimento e si incominciano a tracciare precisi percorsi terapeutico-riabilitativi;

sottolineato che i fruitori del servizio hanno la possibilità di esprimersi nei vari laboratori che sono stati creati, hanno un ruolo molto importante nell'associazione perché portano spunti e idee e hanno partecipato a convegni portando avanti delle battaglie insieme all'associazione;

evidenziato che, insieme agli operatori, i malati hanno sempre dovuto fare i conti con le scarse risorse finanziarie che derivano dalle rette (circa 43 euro al giorno per ogni residente) con le quali l'associazione deve pagare le spese di affitto, per gli operatori, per vivere e per quanto occorre in una casa;

preso atto che oggi, a 10 anni dalla sua apertura, Casamatta potrebbe chiudere per mancanza di fondi, a causa dei preoccupanti ritardi di alcuni comuni nell'erogazione di somme dovute, fondamentali per garantire l'assistenza e il mantenimento delle persone malate residenti nella struttura;

ricordato che, allo stato attuale, il Comune di Quartu Sant'Elena deve versare le rette dal mese di luglio e il Comune di Cagliari da ottobre dell'anno passato;

evidenziato che operatori, volontari e familiari, stanchi di dover sollecitare continuamente il pagamento delle somme che sono fondamentali per garantire l'assistenza delle persone, hanno scritto nei giorni scorsi un appello al Presidente della Regione, all'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale, al sindaco di Cagliari e al commissario prefettizio di Quartu, in cui chiedono un intervento tempestivo che scongiuri la chiusura della struttura,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere:

1)    quali provvedimenti vogliano adottare per evitare la chiusura della Casamatta onlus di Quartu Sant'Elena;

2)    quali iniziative intendano assumere per sollecitare i comuni al versamento delle somme dovute all'associazione Asarp, in modo che vengano liquidate con immediatezza tutte le fatture sospese e si consenta così la stabilità di una struttura il cui ruolo sociale nella comunità di Cagliari è di fondamentale importanza.

Cagliari, 7 marzo 2005